Nelle ultime settimane hanno goduto di molta attenzione le scommesse di alcuni giocatori di calcio. Eppure qualche osservatore ha notato che, ai bordi di quegli stessi campi da calcio, si moltiplicano pubblicità che promuovono il c.d. gioco lecito, nelle più diverse piattaforme. Quando è che il gioco diventa una patologia?
Oggi ci soffermiamo sull’argomento da un particolare punto di vista, legato alla tutela del consumatore. Ricordiamo che il nostro ordinamento prevede una procedura di liberazione dai debiti, a favore di quei soggetti, consumatori, che si trovino in una condizione di sovraindebitamento non derivante da loro colpa grave. È il piano del consumatore, cioè un accordo di ristrutturazione dei debiti che consente all’utente di sanare la sua posizione, versando solo una percentuale del dovuto, con l’approvazione del Tribunale competente.
Orbene, una recente sentenza del Tribunale di Torino, emessa il 26.7.2023, ha affermato che la ludopatia non esclude la possibilità di ricorrere alla procedura di ristrutturazione.
Rammentiamo che la colpa grave del consumatore, che esclude la possibilità di servirsi di tale procedimento, ricorre quando il consumatore abbia agito in modo inescusabile sotto il profilo della diligenza impiegata nell’assumere le obbligazioni (Cass., sez. I, 27 Luglio 2023, n. 22890). È rilevante, altresì, l’eventuale colpa dei finanziatori, nell’aver erroneamente valutato il merito creditizio del soggetto poi incorso nel sovraindebitamento.
Nel caso di specie, la ludopatia era stata provata anche sulla scorta di una terapia in corso. Pertanto il Tribunale ha omologato il piano di ristrutturazione dei debiti, e ciò non solo per la detta patologia del ricorrente. Il giudice ha rilevato pure che l’ammontare complessivo dei debiti, pari ad 73.495,03 euro, non fosse molto elevato, ed ha tenuto conto dell’assenza di spese voluttuarie, e quindi del fatto che tutte le spese fossero impiegate per il mantenimento familiare o per il gioco. Il tribunale ha quindi accolto la proposta del consumatore, consentendogli di estinguere la posizione debitoria mettendo a disposizione della procedura il complessivo importo di 24.600,00 euro.
Francesco Salimbeni