Realizzata per Foro Nazionale Consumatori nell’ambito del Progetto ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
In tutte le regioni d’Italia ormai, il numero dei veicoli senza assicurazione obbligatoria (RC AUTO) è nuovamente cresciuto.
Dopo il periodo di calo registrato tra il 2017 ed il 2021, in cui si è passati da 2,8 milioni A 2,4 milioni di veicoli non assicurati, nel 2023 si è tornati al punto di partenza con 2,8 milioni, secondo le stime ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici).
L’ IVASS, I’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, è il fulcro della protezione degli assicurati, anche se spesso si trova a dover fronteggiare numerose difficoltà.
La frequenza di sinistri nel centro, sud ed isole italiane è mediamente superiore alla media nazionale, con valori superiori al 6%.
Tra le fasce a maggiore rischio coinvolte negli incidenti stradali emergono gli anziani dai 65/70 anni d’età.
Ecco alcuni fattori che diminuiscono le prestazioni di guida degli anziani:
1. Cambiamenti del tempo di reazioni correlati all’età, disturbi visivi, cognitivi e muscolari che diventano più frequenti con l’invecchiamento.
2. Farmaci, utilizzati per il trattamento dei disturbi degli anziani e classi farmacologiche, che possono essere sedanti a compromettere le prestazioni di guida.
3. Difficoltà a stimare la velocità dei veicoli o di oggetti in arrivo.
Le principali motivazioni dei premi assicurativi più elevati in alcune regioni d’Italia
I premi assicurativi in Italia possono variare da regione a regione per una serie di motivi.
Ecco alcuni dei fattori principali che influenzano ciascuna zona:
1. Rischio di furto e atti vandalici: in alcune regioni, come Campania e Lazio, il tasso di criminalità più alto, aumenta il rischio di furti e atti vandalici.
2. Incidentalità stradale: in regioni come Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, si registrano le percentuali maggiori di sinistri stradali.
3. Condizioni climatiche e catastrofi naturali: regioni esposte a terremoti, tempeste, alluvioni o altri eventi estremi.
Soluzioni possibili per unificare i premi a livello nazionale
Unificare i premi assicurativi a livello nazionale per tutelare i consumatori è un obiettivo ambizioso che può portare benefici, come maggiore trasparenza, competitività e protezione contro abusi da compagnie assicurative.
Tuttavia ci sono molteplici aspetti da considerare e diversi modi per raggiungere tale unificazione.
Ecco alcune strategie che potrebbero essere adottate:
1. Regolamentazione Centrale: creazione di una legge nazionale, attraverso l’istituzione di una normativa che imponga dei parametri minimi per la determinazione dei premi assicurativi, ad esempio la creazione di tabelle nazionali che stabiliscano i limiti di prezzo per diverse tipologie di assicurazioni.
2. Controllo sui premi: un ente di vigilanza speciale come l’IVASS, potrebbe avere il potere di regolamentare i premi per garantire che siano equi.
3. Collaborazione con autorità europee: poiché molti aspetti del mercato assicurativo possono essere influenzati da normative europee, una collaborazione tra i vari Stati membri porterebbe ad una standardizzazione delle politiche a livello europeo, tutelando i consumatori.
Unificare i premi assicurativi a livello nazionale potrebbe non essere semplice, ma una combinazione di regolamenti trasparenti, incentivi alla concorrenza e all’educazione del consumatore, unitamente ad una sorveglianza efficace, porterebbe a creare un sistema più equo e protettivo.

L’indagine è stata realizzata da Leonardo Lisanti e Matteo Morichelli, studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Istruzione Superiore Statale, Leon Battista Alberti, Roma.