La siccità è il suo principale nemico dobbiamo difenderla per il bene di tutti.
Le temperature climatiche che stiamo affrontando quotidianamente non sono solo un’anomalia alla quale non eravamo abituati ma anche la causa di gravi conseguenze per l’economia italiana. Questo è dovuto al fatto che la calura porta con sé anche la siccità. Ed è proprio in questo anno che l’Italia sta vivendo una delle peggiori siccità della storia. Secondo l’osservatorio globale sulla società dell’unione europea, la pianura padana è, addirittura, l’area geografica più colpita di tutta l’Europa. Il fiume più importante d’Italia, il Po, non è mai stato così basso negli ultimi 100 anni, ed ovviamente questa situazione non può non pregiudicare la normale produzione dei nostri prodotti e le conseguenze sono devastanti per l’intera economia.
Questo perché diminuendo l’acqua non diminuisce soltanto la risorsa principale in grado di assicurare e consentire all’agricoltura il suo decorso naturale ma, purtroppo, anche la sorgente principale indispensabile per generare energia elettrica. Se a questo stato di cose aggiungiamo gli effetti devastanti della guerra Russia o Ucraina, ci rendiamo perfettamente conto che siamo di fronte ad uno dei periodi più critici della storia di questo secolo.
Aprendo lo sguardo sul nostro Paese, possiamo rilevare che, in molti casi, le produzioni e le rese del settore agricolo si sono ridotte anche del 50%. Più in particolare, in alcune regioni italiane si sono manifestati gli effetti di questa crisi. Basti pensare che in Campania si registra una diminuzione del 20% della produzione del grano. In Puglia del 25% di quella dei legumi. In Piemonte del 30% della produzione di cereali e in Lombardia del 30% di quelle orzo e di frumento.
Numeri drammatici che daranno inevitabile luogo, ed in parte lo stanno già facendo, a pesanti rincari sul prezzo degli alimenti, che aumenteranno anche del 30 40% con conseguenze inevitabili sulle ormai provate, anche della crisi petrolifera che ha fatto aumentare a cifre inimmaginabili i carburanti, tasche degli italiani.
I consumatori italiani alle prese con il caro carburanti si troveranno presto anche alle prese con gli rincari di pasta, latte, pane, frutta e verdura, ossia delle materie prime per vivere. Una conseguenza drammatica di questa situazione che potrebbe ulteriormente metterci tutti a dura prova.
Fonti ministeriali e delle associazioni di categoria sottolineano che tra i prodotti maggiormente a rischio di rincari ci sono tutti quelli che si nutrono di acqua, come la frutta fresca di stagione, le verdure, il grano. Non solo, a causa proprio della mancanza del frumento e del foraggio, indispensabile per l’alimentazione degli animali, a questi prodotti si potrebbe aggiungere anche il latte.
Di solito è nei momenti di crisi che si vanno a cercare le cause e gli effetti per cercare di dare una risposta all’emergenza. La siccità da un lato è un fenomeno naturale, imprevedibile e rischioso, ma se questo è vero è altrettanto vero che i suoi effetti sono tanto più devastanti quanto più è precaria la situazione nella quale si va a manifestare.
l’Italia è un Paese meraviglioso, ma anche in questo settore, dimostra tutte le sue lacune. Basti pensare a come è realizzata la nostra rete idrica. Un’enorme rete che attraversa tutto il Paese ma che, purtroppo, non è in grado di mantenere l’acqua che ci viene immessa e proprio per questo, più di 1/3 dell’intero prodotto, ossia quasi un miliardo di metri cubi all’anno, equivalenti a 2,5 milioni di metri cubi al giorno, viene perso.
Osservando questa situazione non possiamo non capire che, in primo luogo, la soluzione da adottare è proprio quella della ristrutturazione della rete idrica nazionale ed un corretto riutilizzo dell’acqua piovana.
Dopotutto, l’acqua piovana è la materia prima necessaria per assicurare la vita stessa dell’agricoltura, quindi l’elemento indispensabile per la nostra alimentazione. Se questa è la situazione non dobbiamo più accettare che l’acqua piovana venga persa ma dobbiamo attivarci per assicurare la sua raccolta e il suo utilizzo.
La Comunità Europea ha finanziato un programma “Finding Innovative Solutions for Water Scarcity in Southern Europe”, volto alla ricerca di soluzioni per contrastare la siccità nel nostro Continente. Questo gruppo di lavoro ha realizzato un “White Paper” ossia un documento nel quale si indicano le possibili soluzioni alla grave emergenza.
Nella premessa si legge che: “L’acqua è una precondizione per la vita sulla Terra ed è essenziale per uno sviluppo socioeconomico sostenibile, per la sicurezza alimentare e per ecosistemi sani. La popolazione in crescita, i cambiamenti demografici, tendenze di urbanizzazione massiccia e i cambiamenti climatici, tra gli altri fattori, stanno aumentando la pressione sulle risorse idriche disponibili. In termini di consumo d’acqua, l’agricoltura è di gran lunga il settore che esercita la maggiore pressione sulle risorse di acqua dolce in generale, essendo responsabile del vicino 59% del consumo totale di acqua in Europa. La sostenibilità dei sistemi alimentari è costantemente minacciata da scarsità d’acqua, in particolare nelle regioni dell’Europa meridionale – Spagna, Grecia, Cipro, Italia, Malta e Turchia, dove l’acqua le carenze dovrebbero aumentare nel prossimo futuro. Il 75% dei nostri posti di lavoro dipendono dall’acqua, mentre le crisi idriche sono tra le prime in termini di rischi globali di impatto.
L’amministrazione e la protezione delle risorse idriche, dolci e salate ecosistemi, e dell’acqua che beviamo e in cui ci bagniamo è quindi uno dei capisaldi della gestione ambientale, colture resistenti alla siccità e riciclaggio dell’acqua nelle fabbriche potrebbero risparmiare fino al 40% nei settori agricolo e industriale.”
L’obiettivo a lungo termine del programma Water Scarcity è quello di facilitare la transizione verso un’economia di risparmio idrico attraverso il Sud Europa e contribuire a ridurre in Europa il consumo e lo spreco di acqua da parte di:
– Creazione di una forte comunità di esperti su cui progredire le sfide chiave per affrontare la scarsità d’acqua, con uno speciale focus su Water Governance, Schemi finanziari e Legali Applicazione e creazione di solide partnership con stakeholder rilevanti.
– Promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità attraverso il supporto scaleup e PMI che offrono soluzioni per affrontare specifiche sfide legate all’acqua affrontate da diverse parti interessate in loro operazioni quotidiane.
– Condivisione delle conoscenze per creare capacità per il business e individui per garantire la sostenibilità ambientale di qualsiasi attività e delle nostre attività quotidiane (es attori, agricoltori, cittadini), favorendo l’adozione di una cultura del risparmio idrico tra gli utenti finali in Europa.
Per quanto ci riguarda, Il nostro compito, inteso come FNC, oltre a sperare che tutto ciò si possa realizzare, è quello di contribuire a promuovere una politica di sensibilizzazione del valore dell’acqua e, di conseguenza, raccogliere tutte le denunce che hanno come oggetto la sua dispersione, per far sì che possa essere correttamente utilizzata e rappresentare la materia prima necessaria per il bene di tutti quei prodotti che, altrimenti, non avrebbero nessuna ragione di esistere.
Sabrina Greci
Presidente Foro Nazionale Consumatori