Sembra finalmente esserci uno spiraglio per liberarci dall’assillo continuo o, per meglio dire, dalle molestie che riceviamo da parte degli operatori telefonici dei vari call center, che ci propongono sempre l’ultima straordinaria e irrinunciabile proposta commerciale. Telefonate che nascono da una nostra, spesso involontaria, adesione, sottoscritta nei modi più diversi e di cui spesso neanche ci rendiamo conto. Ogni volta che riceviamo queste telefonate, quasi istintivamente, mentre ci domandiamo sempre “ma come fanno ad avere il mio numero?” Con i nostri cellulari, blocchiamo quei numeri, ma non serve a nulla, perché escono fuori come funghi e siamo costantemente infastiditi da questi autentici molestatori.
La domanda che ci poniamo è che cosa fare per evitare queste continue molestie? Cosa dobbiamo fare per tutelare la nostra privacy?
La verità e che una legge in merito esiste già ed è del 2018 e prevede che “Possono iscriversi, a seguito di loro specifica richiesta, anche contemporaneamente per tutte le utenze telefoniche, fisse e mobili, loro intestate, anche per via telematica o telefonica, al Registro pubblico delle opposizioni. Con l’iscrizione al registro di cui si intendono revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo e a qualsiasi soggetto, che autorizzano il trattamento delle proprie numerazioni telefoniche fisse o mobili effettuato mediante operatore con l’impiego del telefono per fini di pubblicità o di vendita ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale ed è altresì precluso, per le medesime finalità, l’uso delle numerazioni telefoniche cedute a terzi dal titolare del trattamento sulla base dei consensi precedentemente rilasciati. Sono fatti salvi i consensi prestati nell’ambito di specifici rapporti contrattuali in essere, ovvero cessati da non più di trenta giorni, aventi ad oggetto la fornitura di beni o servizi, per i quali è comunque assicurata, con procedure semplificate, la facoltà di revoca”. Quindi, con questa legge, si intende superare la barriera costituita dall’essere registrati negli elenchi telefonici, per potersi iscrivere nel registro pubblico delle opposizioni ed offrire la possibilità a tutti coloro che non compaiono in quegli elenchi, che ormai sono la stragrande maggioranza, visto e considerato che sempre più cittadini scelgono di non avere più il numero fisso ma di avvalersi solo dell’ausilio del cellulare, di potercisi iscrivere per poter tutelare la propria privacy.
La stessa legge prevede che “con decreto del Presidente della Repubblica, da emanare su proposta del Ministro dello sviluppo entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono apportate le opportune modifiche alle disposizioni regolamentari vigenti che disciplinano le modalità di iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni ed è altresì disposta l’abrogazione di eventuali disposizioni regolamentari incompatibili con le norme della presente legge”.
Purtroppo, come spesso accade nel nostro Paese, questa legge è ferma da quattro anni per la mancanza di questo decreto di attuazione, che non viene emanato, per una diversa interpretazione tra AGCOM e Garante per la Privacy.
Il tema del contendere è la diversa interpretazione che si dà alle telefonate ricevute dai risponditori automatici, ossia quelle telefonate che riceviamo sui nostri cellulari e che riproducono messaggi preimpostati finalizzati ad attività di carattere commerciale, un metodo sempre più utilizzato ed invasivo. Da un lato L’AGCOM vorrebbe estendere l’applicazione dell’Iscrizione nel Registro dell’opposizione anche ai risponditori automatici, dall’altro lato il Garante per la Privacy vuole mantenere la distanza e la differenza tra i risponditori automatici e l’operatore del call center.
Ora, come abbiamo detto, sembra finalmente giunto il momento del cambiamento. Ossia, si va verso la soluzione che tutti coloro che scelgono di non comparire nell’elenco telefonico saranno iscritti automaticamente nel Registro pubblico delle opposizioni.
Ovviamente questo varrà anche per i cellulari. Chi invece è iscritto negli elenchi può continuare a scegliere liberamente di iscriversi anche nel Registro pubblico delle opposizioni e quindi di non essere disturbato. Inoltre, ci sarà anche il blocco delle tanto discusse chiamate automatizzate.
Sabrina Greci
Presidente Foro Nazionale Consumatori