Recensioni online non autentiche? Scopri come il nuovo decreto permette alle aziende di cancellarle e tutelarsi dai danni.
Il Consiglio dei Ministri ha espresso il suo parere positivo al nuovo decreto, introdotto contro la piaga delle recensioni online non autentiche. Provvedimento che offre, alle aziende, l’opportunità di cancellare quelle false e ingannevoli.
Le recensioni online possono influenzare il tuo fatturato
Le recensioni online sono uno strumento che incide sul fatturato di un’attività commerciale, creando, se positive, un giro di affari o, se negative, un danno, a chi ha delle attività imprenditoriali e, per quanto riguarda gli utenti che hanno bisogno di affidarsi a delle recensioni autentiche, spesso sono causa di un fastidio o di un disservizio.
Stiamo parlando di un fenomeno in costante incremento di cui, allo stato attuale, non è possibile stabilire, in modo completo, il numero e l’entità.
Il report che svolge Trip Advisor
Una delle fonti che ci offre spunti di riflessione è il report che svolge Trip Advisor, una piattaforma che fa recensioni ma le vaglia in modo attento e che, in virtù di questo, ci comunica che, per quanto riguarda l’anno 2022, le recensioni false online sono state 1.300.000.
Il 72% di queste è stata rimossa prima di essere postata e quindi c’è anche un controllo che aiuta a contrastare questo tipo di fenomeno che, nel tempo, sta crescendo fino a raddoppiarsi, di anno in anno.
Ormai, ad esempio, circa il 70% dei consumatori, quando va a scegliere un’attività di ristorazione, fa un passaggio di analisi delle recensioni e, visto che possono avere un impatto sul fatturato di un’attività di ristorazione dal 10 al 30%, sempre secondo il report di Trip Advisor, la maggior parte di esse sono recensioni riportate, magari da un parente o da un amico, se non addirittura, e lo si fa per aumentarne la valutazione, pagate. Quindi false.
Le recensioni dovranno essere precise e pertinenti in modo da non indurre in errore i consumatori
Per porre un freno a questo fenomeno, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sta lavorando ad un provvedimento che prevede l’obbligo di dimostrare la propria identità e di aver usufruito del servizio, su cui si rilasciano le recensioni, in un tempo massimo di 15 giorni.
Le recensioni dovranno, altresì, essere precise e pertinenti in modo da non indurre in errore i consumatori.
Nello specifico, con riferimento a quanto appena detto, il testo del decreto recita: “Il consumatore che dimostra l’effettivo utilizzo di servizi o prestazioni, può rilasciare la propria motivata recensione non oltre quindici giorni dalla data di utilizzo del prodotto o di fruizione del servizio. Per impedire eventuali attività fraudolente, la recensione deve essere sufficientemente dettagliata e rispondente alla tipologia del prodotto utilizzato o alle caratteristiche della struttura che lo offre”.
Le aziende ora hanno l’opportunità di cancellare le recensioni non autenticate.
Inoltre, i proprietari delle strutture che vengono recensite, qualora intendano utilizzarlo, hanno il diritto di replica e la possibilità di poter rimuovere, oltre ai commenti vecchi e non più attuali, le eventuali recensioni ingannevoli e false.
In merito, nel testo, si legge:
“Il legale rappresentante della struttura recensita o un suo delegato hanno diritto di replicare e di ottenere la cancellazione delle recensioni che lo riguardino, qualora l’autore non abbia usufruito del bene o servizio recensito o le valutazioni siano ingannevoli o non veritiere o eccessive. L’imprenditore che ne abbia interesse ha diritto a ottenere la cancellazione delle recensioni che lo riguardino che non siano più attuali, in ragione della decorrenza di due anni dalla data di fruizione del servizio da parte dell’autore o dell’adozione di misure idonee a modificare o superare le ragioni che avevano dato luogo al giudizio”.
Infine, il disegno di legge stabilisce il divieto di acquistare e vendere recensioni anche tra intermediari e imprenditori.
Viene altresì vietata l’attribuzione di recensione e commenti ai prodotti o ai servizi diversi da quelli valutati e la promozione delle recensioni tramite incentivi.
Un ruolo importante, nella disciplina delle nuove regole, sarà svolto dall’Agcom (Autorità per le Garanzie della comunicazione) mentre l’Agcm (l’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato) avrà il compito di vigilare sul rispetto effettivo della norma e potrà intervenire anche sanzionando le eventuali violazioni.
Adozione di codici di condotta da parte degli intermediari e dei soggetti attivi nella diffusione di recensioni online
In particolare, il nuovo decreto prevede che, L’AgCom, disciplina con regolamento l’adozione di codici di condotta da parte degli intermediari e dei soggetti attivi nella diffusione di recensioni online e comunica quelli sottoscritti; mentre l’Agcm, sentita l’AgCom e l’Autorità garante per la protezione dei dati personali e il Ministero del turismo, con proprio provvedimento, adotterà delle linee guida o codici di condotta che “orientino le imprese nell’adozione di accorgimenti idonei ad assicurare la genuinità delle recensioni“.
L’Agcm stabilisce, inoltre, la procedura di vigilanza sul monitoraggio e la valutazione periodica di conformità, “nel rispetto dei principi di trasparenza, non discriminazione e proporzionalità”.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel presentare il decreto ha sottolineato che lo stesso rappresenta “Una svolta per la politica industriale del nostro Paese, che valorizza il ruolo delle piccole e medie imprese, cuore pulsante dell’economia nazionale e dell’identità produttiva del Made in Italy, attraverso un sistema normativo mirato all’innovazione, alla competitività e alla crescita. Un impegno disatteso da tutti i Governi che ci hanno preceduto e che, noi, intendiamo rispettare puntualmente ogni anno, come stiamo facendo per la legge annuale sulla concorrenza, secondo una chiara visione strategica“.
Questo è un provvedimento di cui si avvertiva la necessità e che, per quanto riguarda l’Europa, ha già dei precedenti.
In particolare, in Germania ed in Francia, si chiede alle piattaforme di spiegare all’utente, in modo specifico e dettagliato, come viene fatto il sistema di verifica delle recensioni, questo perché non è sufficiente dire che sono autentiche ma, occorre, certificare con assoluta precisione la loro autenticità.
Sabrina Greci