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27 Aprile 2025
Vivere da single nel nostro Paese è molto costoso e spesso un lusso
Consumatori Costume e Società

Vivere da single nel nostro Paese è molto costoso e spesso un lusso

Nella società attuale, le persone single sono in costante aumento. Questo dipende sia dal fatto che sono in costante crescita il numero delle separazioni e dei divorzi, così come dalle scelte individuali che non sempre sono indirizzate a relazioni di coppia.

Inoltre, molte persone, purtroppo, restano vedove e quindi sono costrette a vivere da sole.

Le percentuali dei single nel nostro Paese

Sviluppando questo fenomeno, abbiamo rilevato che, secondo un’analisi effettuata sulla popolazione nazionale, oltre il 30% dei componenti non ha una relazione stabile e, quindi, vive una vita da single.

In particolare, questa realtà è maggiormente sentita nel nord e nel centro del Paese dove, le percentuali superano il 35%, mentre nel sud della nostra penisola, pur non discostandosi di molto, si attestano al di sotto del 30%.

A vivere da soli sono prevalentemente gli uomini, con una percentuale che varia con il variare dell’età. Infatti, tra gli uomini che non hanno raggiunto i 45 anni, la percentuale dei single e dell’11%, mentre tra le donne si attesta al 6%. Queste percentuali aumentano in maniera esponenziale tra gli over 65, che costituiscono quasi il 50% delle persone che, nella nostra nazione, vivono da sole.

Alla luce di questi dati possiamo dire che in Italia vivono 8.846,000 single che, come abbiamo detto, sono rappresentati sia da giovani senza relazioni stabili, così come da persone anziane, divorziate o rimaste vedove.

Il costo delle spese medie mensili dei single

Se queste sono le percentuali dei single nel nostro Paese, il dato più allarmante è il costo delle spese medie mensili che costoro devono sostenere.

Vivere da soli, infatti, non è soltanto una scelta di vita dettata dalle situazioni individuali che, quasi mai, rientravano nelle prospettive e nelle aspettative di vita, ma è anche uno status che ha dei costi oggettivamente molto onerosi, ad iniziare dai prezzi degli immobili, che, soprattutto nelle grandi città, sono quasi proibitivi per una persona singola.

Un single, infatti, nella migliore delle ipotesi, può permettersi un monolocale che non è sempre facile trovare, quindi, si deve adattare ad un appartamento che non va a dividere con altre persone, con la conseguenza che, deve sostenere, da solo, ogni onere, e questo vale sia per l’acquisto, così come per la locazione o per le utenze o per l’arredamento che, essendo sostenuto da una persona sola, oggettivamente, incide in modo diverso sulle risorse economiche individuali.

Per essere ancora più chiari, senza mai dimenticare che una coppia non ha bisogno di un appartamento che sia il doppio di quello in cui vive un single, è facile comprendere come le utenze non aumentano in funzione del numero delle persone che abitano una casa perché, ad esempio, le spese per il riscaldamento o il consumo dell’energia elettrica è determinato dalle dimensioni dell’appartamento o della presenza delle persone nella casa.

In altri termini, se una casa è vissuta da uno o da due persone, alla fine il costo non si differenzia di molto, di conseguenza se deve essere sostenuto da una persona sola, per costui è di molto più oneroso.

Una persona che vive da sola spende normalmente il 50% in più

Il discorso non cambia se approfondiamo i costi dei generi alimentari. In merito, in uno studio approfondito di MoneyFarm si puntualizza che: “Per quanto riguarda i generi alimentari, bisogna tenere presente che il costo al chilo aumenta al diminuire della quantità acquistata, penalizzando i single: per cibo e bevande, chi vive solo spende in media ben 304 euro al mese, contro i 236 euro a testa di chi convive, con un maggior costo di 68 euro (+29%). Questa voce è anche quella che, in valore assoluto, incide di più sulle spese mensili, dopo la casa”.

Insomma, per essere ancora più chiari, sottolineiamo che è una persona che vive da sola spende normalmente il 50% in più rispetto agli stessi costi sostenuti da una coppia.

Per parlare in termini economici, chi vive da solo spende ogni mese 564 euro in più rispetto ad una coppia che divide le spese a metà. Questo principio vale anche quando si tende ad affrontare spese ricreative o di vacanza e perfino nelle spese per i trasporti e i servizi sanitari.

I risparmi per chi convive

Abbiamo richiamato questo studio perché, nella sua analisi, giunge a spiegare, in modo dettagliato, quanto riesce a risparmiare una persona single se anziché essere in quella situazione individuale sceglie una vita di coppia. In particolare, si precisa che:

Chi va a convivere:

  • a 45 anni, a 50 anni potrà contare su un risparmio di 34.260 euro.
  • a 35 anni, a 50 anni potrà contare su un risparmio di 102.780 euro.
  • a 25 anni, a 50 anni potrà contare su un risparmio di 171.300 euro.

Quindi, alla luce di quello che abbiamo detto, vivere da single non è né una scelta facile né, il più delle volte, una scelta felice. Al contrario, la speranza e l’augurio è che le persone che vivono da single, non siano dei divorziati con degli obblighi di mantenimento nei confronti del coniuge, perché, in tal caso, gli oneri, soprattutto per chi vive nella grande città, diventano spesso insostenibili.

Le conseguenze economiche

In conclusione di questo lavoro, ci preme sottolineare che la scelta di vivere da soli, che nel nostro Paese è sempre più frequente, ha delle conseguenze molto importanti da un punto di vista economico.

La vita di coppia, comunque la si affronti, ossia da coniugati o da conviventi, offre l’opportunità di poter dividere le spese ed affrontare insieme scelte economiche tendenzialmente portate al risparmio, cosa che non può accadere quando si è single.

Costoro sono parte integrante della nostra realtà sociale, sono una fascia della popolazione di cui si parla poco e a favore di cui ci sono poche iniziative. Al contrario, ogni provvedimento è a favore delle famiglie intese in senso tradizionale e se questo è giusto, non lo è nel momento in cui ci si dimentica, cosa che accade troppo spesso, per non dire quasi sempre, delle persone che vivono nella loro solitudine.

Uno status che, in merito basti pensare che in Italia il 35% delle persone sole, ossia 3.079.000 italiani, sono vedovi, non è sicuramente frutto di una scelta.

In conclusione, il caro vita mette indubbiamente a dura prova i bilanci familiari, ma quello che non ci saremmo mai aspettati e che purtroppo corrisponde alla realtà, è il fatto che ad essere maggiormente in difficoltà sono i single: persone che, quando vengono adottati provvedimenti finalizzati ad una maggiore equità sociale, sembrano quasi sempre dimenticate.

Noi, come Foro Nazionale Consumatori, vogliamo farci portavoce di costoro, vogliamo conoscere e comprendere la loro storia. Lo vogliamo fare perché intendiamo metterci al loro servizio, ed essere semplicemente di supporto a chi appare, troppo spesso dimenticato.

Sabrina Greci

 

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