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19 Febbraio 2025
Gli assegni previsti per gli invalidi civili nel 2025
Costume e Società Lavoro e Previdenza

Gli assegni previsti per gli invalidi civili nel 2025

Agli invalidi civili, con almeno il 74% di invalidità, oltre alle detrazioni fiscali spettanti, che possono essere fatte valere con la presentazione della dichiarazione dei redditi, e nei casi più gravi l’acquisto dei beni necessari con l’iva al 4% ivi inclusa, laddove ci sono le condizioni previste dall’articolo 381, dall’Inps viene riconosciuta una prestazione economica, che per il 2024, per effetto dell’incremento del 5,4%, rispetto all’anno precedente, è stata di 333,33 euro al mese.

Ricordiamo che, nel 2023, l’incremento fu dell’8,1% e consentì di far aumentare le pensioni da 292,55 a 316,25 euro al mese.

I valori della percentuale di rivalutazione

Per quanto riguarda il 2025, i valori della percentuale di rivalutazione, se confermati, dovrebbe essere estremamente bassi, pari cioè all’1,6%, se così fosse, la pensione di invalidità civile aumenterebbe di 5,33 euro, per un importo mensile di 338,66.

Un contributo oggettivamente inadeguato alle esigenze delle persone invalide e sul quale, da sempre, la nostra associazione si sta abbattendo per cercare di farlo aumentare in maniera adeguata.

Non solo, visto l’inadeguata capacità di adeguare in questo modo la pensione degli invalidi civili al costo della vita e l’inflazione in atto, il Governo ha previsto la possibilità di poter effettuare una revisione in modo diverso e più consono, quindi di poter di conseguenza garantire una maggiore equità ed un più corretto adeguamento al costo della vita.

Speriamo solo che non siano soltanto pensieri, ma una vera manifestazione di intenti.

Assegno di invalidità: i limiti da rispettare

Al di là di questo importo e di queste considerazioni, occorre precisare che, per poter ottenere l’assegno di invalidità, oltre alla disabilità riconosciuta, c’è bisogno di rispettare un limite reddituale, che, per il 2024, quando viene riconosciuta un’invalidità compresa tra il 74 e il 99% è pari ad euro 5.725,46 euro ed aumenta fino ad euro 19.461,12 se l’invalidità è del 100%.

Questo, indipendentemente dal fatto che, una persona riconosciuta disabile, lavori o meno.

Quello che conta, ripeto, è il non superamento del limite reddituale.

Fatta questa doverosa premessa, ricordiamo che, secondo la legge 118 del 1978: “sono invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenie di carattere organico o dismetabolico, insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionali che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo o, se minori di anni 18, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età”. A loro, come detto, spetta l’assegno d’invalidità civile.

Importi previsti per il 2025

 

PRESTAZIONE

Importo 2024

euro

Importo 2025

euro

Aumento previsto

euro

Assegno mensile invalidi civili parziali 333,33 338,66 5,33
Assegno mensile invalidi civili assoluti 333,33 338,66 5,33
Pensione ciechi civili assoluti non ricoverati 360,48 366,24 5,76
Pensione ciechi civili assoluti ricoverati 333,33 338,66 5,33
Pensione ciechi civili parziali 316,24 338,66 22,42
Indennità mensile frequenza minori 333,33 338,66 5,33

 Un invalido civile può lavorare e se lavora, perde il diritto alla pensione?

Per quanto riguarda l’attività lavorativa, a cui abbiamo fatto cenno, in un primo momento, con il messaggio 3495 del 14 ottobre 2021, l’INPS aveva precisato che, per poter ottenere l’assegno di invalidità civile, era necessario rispettare il requisito dell’inattività lavorativa. Successivamente, interpretando più correttamente la legge, ha evidenziato che lo stesso è compatibile con un’eventuale attività svolta a condizione che venga rispettato il limite di reddito. Quindi, si può lavorare purché il reddito non superi gli importi previsti.

Maggiorazione necessaria per arrivare ad una pensione civile di 740 euro

L’assegno di invalidità civile, per gli invalidi al 100%, può comunque essere incrementato in virtù di una maggiorazione, prevista dalla circolare dell’Inps, numero 107 del 23 settembre 2020, emanata a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale 152/2020 e dal successivo decreto-legge “agosto” (DL, 14 agosto 2020 n.104, articolo 15) che, per quanto riguarda il 2024, ha consentito agli aventi diritto di poter raggiungere il tetto massimo di 735 euro al mese.

Per quel che riguarda il 2025, se la rivalutazione verrà confermata all’1,6%, la pensione di invalidità civile maggiorata potrà aumentare fino a circa 735,00 al mese.

Non ci resta che attendere, per il momento, evidenziamo che, per ottenere la maggiorazione di 401,72 euro, ossia per poter arrivare a ricevere dall’Inps un assegno di 735 euro al mese, l’invalido al 100%, non deve superare i seguenti limiti di reddito:

  • 9.555,65 euro se l’invalido è una persona non coniugata;
  • 16.502,98 euro se è coniugato. In tal caso, infatti, si sommano al reddito dell’invalido, quello del coniuge.

Quindi precisiamo che, se per l’assegno d’invalidità civile fa fede solo il reddito del disabile, per quanto riguarda la maggiorazione è necessario esaminare il reddito familiare, ossia sia quello dell’invalido che quello dell’eventuale coniuge.

Occorre altresì precisare che, la maggiorazione, come previsto dalla Circolare soprarichiamata, non è riconosciuta in modo automatico e che, per averla, è necessario presentare apposita domanda all’Inps.

La suddetta circolare precisa, infatti, che: “l’applicazione dell’incremento di cui all’articolo 38, comma 1, alla maggiorazione di cui alla legge n. 544/1988 che, ai sensi dell’articolo 1, comma 10, della medesima legge, può essere riconosciuta solo a domanda, gli interessati, ricorrendo i prescritti requisiti, devono presentare istanza per ottenere congiuntamente la maggiorazione ed il relativo incremento, secondo le consuete modalità”.

Purtroppo, per esperienza diretta, constatiamo che molti invalidi, pur avendone diritto, non hanno presentato la domanda e di conseguenza hanno perso questi importi e continuano a percepire il semplice assegno di invalidità civile senza maggiorazione.

Al fine di regolarizzare la loro posizione ed ottenere il riconoscimento dei loro diritti, li invitiamo a rivolgersi presso le nostre sedi.

Carlo Fantozzi

 

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