13 Gennaio 2025
Costume e Società

L’evoluzione dei costumi da bagno dal dopoguerra ad oggi

L’evoluzione dei costumi da bagno

Estate stagione di mare, stagione in cui per andare in spiaggia si indossano i costumi da bagno da sempre sinonimo di libertà, di stile, di personalità. Ma è sempre stato così? I costumi da bagno sono sempre stati quelli che vediamo oggi lungo le nostre coste? La ovvia risposta ai due quesiti è sicuramente negativa, perché c’è stata una continua evoluzione dei costumi da bagno, che riflettono non solo i cambiamenti nella moda, ma anche i mutamenti sociali e culturali che vengono molto influenzati dalla moda e dal cinema. Ogni decennio ha portato innovazioni che hanno trasformato i costumi da bagno, facendoli diventare non solo indumenti per il nuoto, ma veri e propri simboli di stile e libertà.

La trasformazione della moda dei costumi da bagno

Negli anni a cavallo tra il dopoguerra e l’inizio del boom economico, la moda dei costumi da bagno subì una trasformazione significativa. La guerra appena terminata, con il suo carico di austerità e povertà, aveva ancora influenze sul modo di pensare e pertanto era sentita la necessità di risparmiare tessuto e i costumi avevano un design snello, meno decorato e generalmente si preferivano i modelli interi e molto coprenti, e con linee semplici e funzionali.

Anni ’50

Con l’arrivo degli anni ’50, quando iniziò il miracolo economico, il costume da bagno iniziò a diventare un elemento di moda più sensuale, anche grazie all’influenza di icone del cinema come Marilyn Monroe e Brigitte Bardot. Si iniziavano a vedere in spiaggia i primi bikini, pur non senza molte resistenze per la morale dell’epoca. I costumi interi divennero più eleganti e strutturati, spesso decorati con motivi floreali e pois al posto del più morigerato nero.

Anni ’60

Ma è negli anni ’60, con la rivoluzione culturale e sessuale, che i costumi da bagno cambiarono definitivamente pelle, e il bikini diventò finalmente accettato, e persino celebrato, come simbolo di libertà e di emancipazione femminile. Il design dei costumi divenne assai più audace, con tagli più profondi e modelli più ridotti.

Anni ’70

Altro importante scossone fu dato, negli anni ’70, dall’introduzione di materiali sintetici come il lycra e il nylon, che permettevano una maggiore aderenza e comfort. Erano gli anni dei figli dei fiori e i costumi da bagno erano spesso colorati e psichedelici, come richiedeva lo spirito libero e sperimentale dell’epoca. Nelle località balneari italiane, all’inizio con audaci turiste straniere, fece la sua comparsa anche il monokini. Gli anni ’80 furono caratterizzati da costumi da bagno che celebravano l’eccesso e la forma fisica, erano gli anni in cui perversava l’aerobica e la cultura del corpo e del fitness. Spopolavano i costumi interi con tagli altissimi sulla gamba, colori vivaci e motivi audaci, a scimmiottare la fortunata serie televisiva “Baywatch” e per assomigliare alla protagonista Pamela Anderson, famosa nel suo costume rosso intero nella spiaggia di Malibù in California.

Anni ’90

Nuove tendenze e mode negli anni ’90, quando si potevano vedere sia bikini minimalisti sia costumi sportivi e pratici. La cultura grunge e l’influenza del surf portarono a design più rilassati e casual, spesso con stampe a quadri e colori più neutri. Nuovo millennio e nuova evoluzione nella moda dei costumi da bagno più attenti all’innovazione tecnologica e all’inclusività. I costumi da bagno sono diventati più personalizzati, con l’introduzione di modelli mix-and-match che permettono alle persone di creare look unici.

Introduzione di materiali eco-friendly e pratiche di produzione etiche

Nella seconda decade del 2000 abbiamo assistito ad una maggiore attenzione alla sostenibilità, con l’introduzione di materiali eco-friendly e pratiche di produzione etiche. I design sono diventati più inclusivi, con brand che offrono una gamma più ampia di taglie e stili per adattarsi a diverse forme e preferenze. Non si deve più avere necessariamente un fisico da modella per poter indossare dei bei costumi. In questi anni si torna anche al passato, con il successo di costumi ispirati agli anni ’50 e ’60 che celebrano il vintage in chiave moderna.

Sostenibilità e tecnologia al servizio della moda: il tema centrale

Dal 2020 le parole d’ordine per la moda summer wear sono sostenibilità e tecnologia. La sostenibilità è diventata un tema centrale nella moda dei costumi da bagno, con l’utilizzo di materiali riciclati come il nylon rigenerato da reti da pesca recuperate e altri rifiuti oceanici, a dimostrazione dell’attenzione verso l’ambiente. La tecnologia viene messa al servizio della moda, con costumi da bagno che offrono protezione UV, resistenza al cloro e asciugatura rapida.

Personalizzazione e l’inclusività

Oggi i costumi devono rispondere principalmente a due esigenze, la personalizzazione e l’inclusività. Non c’è azienda produttrice non attenta a mettere in produzione una maggiore diversità di taglie e stili, assicurando che ogni persona possa trovare il costume perfetto per sé.

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