Disposta la sospensione dei termini di presentazione delle domande di agevolazione nei territori del centro nord, fatta eccezione per la regione Piemonte. Resta aperto lo sportello per le regioni del Mezzogiorno. Gli accordi per l’innovazione nella filiera del settore automotive sono finalizzati all’insediamento, alla riconversione e alla riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, al fine di favorire la transizione verde, la ricerca e gli investimenti.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha definito i termini e le modalità di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni e delle domande sugli Accordi per l’innovazione nella filiera del settore automotive.
Gli Accordi per l’innovazione devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione finalizzati all’insediamento, alla riconversione e alla riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, al fine di favorire la transizione verde, la ricerca e gli investimenti nella filiera del settore automotive.
Possono beneficiare delle agevolazioni i seguenti soggetti:
- a) le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
- b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’articolo 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
- d) i Centri di ricerca.
I progetti di ricerca e sviluppo, devono avere le seguenti caratteristiche:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
- prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate allo sviluppo e alla produzione di:
- nuovi veicoli nonché sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni;
- tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;
- nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;
- nuovi sistemi, componenti meccanici elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati per l’assistenza alla guida (ADAS), la connettività del veicolo (V2V e V2I), la gestione di dati, l’interazione uomo veicolo (HMI) e l’infotainment;
- sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto, comprensive delle eventuali maggiorazioni, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:
- a) il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% (cinquanta percento) dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% (venticinque percento) dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
- b) il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente ai soggetti sopra elencati ed alle imprese agricole, nel limite del 20% (venti percento) del totale dei costi ammissibili di progetto.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi a:
- a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
- b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
- c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
- d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto;
- e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Con Decreto direttoriale 23 febbraio 2023 è disposta, a partire dalle ore 10.00 del 24 febbraio 2023, la sospensione dei termini di presentazione delle domande di agevolazione nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Resta aperto lo sportello esclusivamente per la regione Piemonte nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto e per le regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna)
Federica Sorge
caporedattore Economia.News