L’Italia ha anticipato alcuni cardini del piano turistico fino al 2030 nel corso della rassegna turistica Itb, la più importante fiera B2B dedicata al turismo in Germania terminata il 10 marzo dove sono stati presenti Enit e il Mitur, con da remoto il ministro Massimo Garavaglia.
Enit ha coinvolto le regioni e i tour operator per una sinergia pianificata che dà centralità alla sostenibilità ambientale, socio-culturale ed economica, all’innovazione e alla digitalizzazione. Questi pilastri implicano un ripensamento del futuro attraverso un processo che coinvolga il settore pubblico e privato e un forte ecosistema di comunicazione interna ed esterna, supportato dalle nuove tecnologie. Responsabilità e affidabilità sono più che mai cruciali per ristabilire la fiducia dei viaggiatori, insieme al pass turistico di cui si sta discutendo in Europa. Grazie al suo ecosistema digitale, primo per engagement tra gli uffici del turismo europeo, alle attività rivolte ai potenziali turisti e agli operatori turistici di tutto il pianeta, Enit con l’Italia scommette sulla ripartenza. Enit sta sostenendo con diversi bandi il settore privato, così come i partenariati pubblico-privato, e sta lavorando per facilitare l’accesso a finanziamenti e risorse economiche per gli imprenditori di viaggio. L’Italia con l’Agenzia Nazionale del Turismo ha fatto quindi tappa in Germania che rappresenta il primo Paese per presenze e spesa turistica: oltre 7,6 miliardi di euro di introiti in Italia nel 2019 con un aumento del +7,4% rispetto al 2018 ed una quota parte del 17,2% sul totale internazionale. La Germania è infatti storicamente il principale Paese di provenienza in Italia per flussi turistici. I viaggiatori tedeschi hanno fatto registrare quasi 59 milioni di notti nel complesso degli esercizi ricettivi italiani nel periodo prepandemia che rappresentano il 26,6% sul totale internazionale. Le regioni preferite continuano ad essere Trentino Alto Adige con 19 milioni di presenze, Veneto con 16 milioni e Lombardia con 5,2 milioni. Insieme raggiungono una quota del 69% circa sul totale. Le strutture ricettive accolgono il 53,6% dei flussi turistici dalla Germania con 31,5 milioni di notti pre Covid. Negli esercizi extra-alberghieri, i 27,2 milioni di pernottamenti sono in crescita del +2,4% rispetto al 2018. Enit porta sempre più al centro i paradigmi dell’accessibilità, della sostenibilità e dell’innovazione, con cui connota la propria azione e ha in programma decine di eventi e iniziative per mostrare le bellezze del Made in Italy in sinergia con le regioni sulla piattaforma virtuale. I viaggiatori nazionali sosterranno la ripresa insieme ai Paesi europei vicini, come Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Francia, con i quali si condividono forti legami da molti decenni. Lo scenario internazionale sottolinea la rilevanza dei flussi turistici domestici e di prossimità per una piena ripresa entro il 2024. “L’area Dach rappresenta il principale bacino di utenza turistico, confermando la preferenza delle destinazioni italiane anche durante e dopo la pandemia, mantenendo circa il 60% dei pernottamenti esteri, la quota principale dei flussi internazionali verso l’Italia. Nel 2022 stiamo concentrando l’attenzione sulle grandi città, come hub del turismo internazionale in crescita per diventare sempre più sostenibili, turismo slow e outdoor, promuovendo viaggi fuori dai percorsi turistici battuti. Pensiamo che i turisti saranno ancora cauti, anche senza restrizioni Covid, quindi l’aria aperta e anche il caravanning stanno crescendo ancora di più” dichiara Roberta Garibaldi, amministratore delegato Enit. “Enit non ha mai fermato la propria attività, portando avanti il piano del turismo e in più fornendo informazioni attendibili sugli sviluppi della pandemia, sulle misure di sicurezza delle numerose destinazioni italiane e dell’industria del turismo” afferma Giorgio Palmucci, presidente Enit.
fonte: ENIT – Agenzia Nazionale Turismo