Sembra ieri il 24 Giugno 2011, eppure sono passati ormai 10 anni dalla nomina di Mario Draghi alla guida della BCE. E, a quanto pare, tanti ne sono bastati per cancellarne altri dieci di ortodossia monetaria, basata su un modello rigido, eretto per tenere per sempre alla larga i fantasmi della Repubblica di Weimar, applicato senza se e senza ma sia da Wim Duisenberg che da Jean Claud Trichet. Un modello, quindi, ossessionato dall’inflazione prospettica, con il timore di un futuro indirizzato da una banca centrale che inseguisse la curva dei rendimenti. Eppure, il “domani” è il risultato dell’azione posta nel presente: quindi, se hai prezzi correnti in discesa perché porre in essere politiche per quello che potrebbe verificarsi un domani?
La LAGARDE nei fatti vuole continuare opera di rinnovamento…
Prima l’obiettivo principale della BCE era il mantenimento della stabilità dei prezzi, con un target fissato su un orizzonte di 12 mesi inferiore al 2%, quello di mantenere lo stesso livello, inferiore ma prossimo al 2%, nel medio periodo. Ora il target è Simmetrico al 2%, e questo come ben descritto seppur passato poco sui titoli…. è una revisione strategica.
Tutti gli strumenti della BCE per contrastare lo spettro della deflazione
Nello statuto la banca possiede un arsenale di tutto rispetto, rappresentato da operazioni di mercato aperto che servono a influenzare i tassi di interesse, regolare la liquidità del mercato monetario e segnalare l’orientamento di politica monetaria. Inoltre, è possibile attivare operazioni su iniziativa delle controparti che sono finalizzate a immettere o assorbire liquidità overnight. I tassi di interesse applicati a queste operazioni costituiscono in genere un limite minimo e un limite massimo per il tasso di interesse overnight del mercato monetario.
Inoltre l’avvento Draghi prima e oggi Lagarde pongono 2 nuovi strumenti non più non convenzionali che fanno parte dell’arsenale della BANCA CENTRALE:
– “OMT” Outright Monetary Transactions (istituitto nel 2012) SALVA STATI;
– PEPP PANDEMIC emergency program purchase ACQUISTO BOND SUL SECONDARIO (istituito nel 2020) mostrando a chi parlava di “munizioni ormai terminate” che l’artiglieria pesante è armata.
Una colata di liquidità sui mercati
Un’azione di questa portata è scontato che impatterà in maniera considerevole sull’eurosistema e sulla parità dei poteri di acquisto (PPP), influenzando anche il valore dell’Euro rispetto alle altre valute mondiali e costituendo una evidente facilitazione per l’export. Basti pensare che il solo mercato ABS/RMBS offre un potenziale di 1400 miliardi, oggi cristallizzati o quasi all’interno dei bilanci bancari. Pur limitandosi a porre come collaterale i soli titoli semplici, la quantità che verrebbe liberata è davvero importante e permetterebbe alle banche di riequilibrare velocemente il rapporto tra deposti e prestiti con effetti positivi anche sul CoreT1. Non solo, il rincaro dei depositi accesi presso lo stesso istituto centrale (-0,40%) incentiverà gli istituti ad impiegare e, quindi, a fornire nuovamente liquidità all’economia reale e al sistema imprese. Il tutto, unito al programma di finanziamenti finalizzati noto come Tltro e ad un costo del denaro pari a zero, crea per tutta l’Unione, e quindi anche per i singoli governi, una condizione unica e irripetibile per comprare e per avere il tempo necessario a porre in essere riforme politiche e fiscali. Il ventaglio di strumenti offerti avrà come fine ultimo il miglioramento della trasmissione monetaria all’interna dell’Unione a fronte della disomogeneità dei prezzi, cercando di evitare in futuro possibili scompensi inflazionistici oggi presenti in tutta l’eurozona.
Gli effetti sulle scelte di allocazione
La dicotomia monetaria oggi presente tra FED, Banca Centrale d’Inghilterra e BCE crea una condizione favorevole per l’apprezzamento del dollaro statunitense e della sterlina. Inoltre, nonostante in Europa e Giappone le politiche monetarie siano espansionistiche, l’obiettivo duration zero su tutti i governativi è da perseguire. Gli attuali prezzi, richiedono un premio al rischio troppo elevato e, allo stesso tempo, il dato sull’inflazione core di entrambe le aree mostra un incremento su base mensile. L’outlook rime positivo fino alla fine dell’anno per gli High Yield europei,le obbligazioni convertibili globali e quelle dei paesi emergenti, comparti questi tutti destinatari della forte liquidità oggi presente sui mercati. Altrettanto positivo l’outlook per i prossimi mesi sul real estate, settore in cui vediamo margini di crescita negli Stati Uniti, negli emergenti e nella periferia europea con Italia e Spagna a guidare la performance. Infine, l’appiattimento dei differenziali, migliorerà i bilanci degli istituti bancari, facendo così aumentare i margini e la disponibilità nel fornire credito ad imprese e famiglie.
Michele Menditto