Il click day è previsto a gennaio 2022. Dopo l’emanazione del decreto attuativo, ora, si attende una piattaforma per l’inserimento delle richieste di rimborso. Pubblicate anche le FAQ che chiariscono questioni specifiche e tecniche e il modello tramite il quale il venditore certifica le modalità di pagamento, le tipologie di beni acquistati e il totale della spesa.
Dopo l’emanazione del decreto 27 settembre 2021 del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) attuativo del “Bonus idrico”, istituito dalla Legge di Bilancio 2021, finalizzato al risparmio delle risorse e alla riduzione degli sprechi di acqua manca solo la messa in rete della piattaforma dedicata, attraverso la quale sarà possibile inviare la richiesta corredata da idonea documentazione. Il Ministero della Transizione Ecologica mette a disposizione sul proprio sito istituzionale un’area dedicata, con una serie di FAQ che sono state aggiornate sulla base delle richieste di chiarimento ad oggi pervenute. L’obiettivo è quello di fornire agli utenti il supporto necessario per un confronto sulle questioni più specifiche e tecniche, in funzione del buon esito della domanda, che potrà essere caricata in piattaforma nel mese di gennaio 2022.
È inoltre disponibile online anche il Modello esercente bonus idrico tramite il quale il venditore certifica le modalità di pagamento, le tipologie di beni acquistati e il totale della spesa effettuata dal beneficiario per la quale si chiede il rimborso. Dal momento in cui diventerà operativa la piattaforma, prima si presenterà la domanda e maggiori saranno le possibilità di vedersi accreditato il bonus. Considerato lo stanziamento, 20 milioni di euro per il 2021, sarà un click day. Le risorse si esauriranno in poche ore. Per richiedere il “Bonus idrico” manca la solo la messa in rete della piattaforma dedicata, attraverso la quale sarà possibile inviare la richiesta corredata da idonea documentazione. Gli interventi agevolabili sono quelli per la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. Il bonus è fruibile dalle persone fisiche residenti in Italia a cui è riconosciuto un bonus pari ad € 1.000 da utilizzare, entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
Il bonus idrico sarà erogato fino all’esaurimento delle risorse economiche messe a disposizione. Il bonus idrico non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente.
I beneficiari possono utilizzare il bonus entro il 31 dicembre 2021 per le seguenti spese:
• la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
• la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Sulle spese sostenute non è possibile beneficiare di altre agevolazioni fiscali.
I beneficiari dovranno presentare istanza registrandosi su una applicazione web, denominata “Piattaforma bonus idrico”, accessibile, previa autenticazione, dal sito del Ministero della Transizione Ecologica.
I cittadini interessati potranno accedervi tramite SPID, Identità digitale, oppure tramite Carta d’Identità Elettronica e in fase di compilazione della richiesta dovranno indicare le seguenti informazioni:
• nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
• importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
• quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
• specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre alla specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
• identificativo catastale dell’immobile per cui è stata presentata istanza di rimborso;
• dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
• coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
• indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus;
• attestazione del richiedente nel caso in cui non sia proprietario o comproprietario degli estremi del contratto da cui trae titolo;
• attestazione di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus.
Contestualmente dovrà essere allegata anche la copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui si riporta il codice fiscale di colui che richiede il credito.
Per gli acquisti di rubinetti e sanitari effettuati presso soggetti non tenuti a emettere fattura elettronica, risulterà valida anche una copia del versamento bancario o postale o del pagamento tramite altri sistemi di pagamento tracciabili accompagnata dalla documentazione del venditore utile a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato. Disponibile online il modello. Importante: il rimborso è escluso ove la richiesta risulti incompleta di informazioni e/o degli allegati. Il bonus sarà emesso secondo l’ordine temporale di arrivo delle istanze fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
Federica Sorge
Caporedattore Economia.News