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10 Ottobre 2024
Economia Primo Piano

Classifica delle migliori aziende per cui lavorare in Italia

Sono 128 le aziende che quest’anno hanno chiesto di partecipare alle classifiche dei Best Workplace, con l’obiettivo di vedersi riconosciute come le migliori aziende per cui lavorare in Italia, al fine di attrarre i talenti più validi e far crescere l’employer branding.

Ben 53.610 collaboratori delle aziende partecipanti alla selezione, hanno espresso le proprie opinioni riguardo al proprio ambiente di lavoro. L’imponente ricerca condotta da Great Place to Work® Italia ha permesso di selezionare e premiare 50 aziende, vincitrici della Classifica che viene svolta per il 20mo anno consecutivo. Essere riconosciute come le migliori aziende in cui lavorare, migliora la reputazione dell’azienda e ne aumenta la visibilità. Per comprendere come funziona una strategia efficace in tal senso, dobbiamo considerare la differenza tra un passaparola negativo ed uno positivo, diffuso dai dipendenti. Si pensi a quanto il commento di un dipendente abbia peso sulla pubblica opinione circa un particolare prodotto o a quanto ormai contino i valori di un’azienda, nella valutazione di un eventuale datore di lavoro (dipendenti maltrattati, impossibilità di fare formazione, assenza o meno di progetti sociali ed ecosostenibili). A conferma di ciò, Giuseppe Banfi, Amministratore Delegato di Biogen Italia ha dichiarato: “Lavorare con Great Place to Work® Italia ed ottenere l’importantissimo risultato di essere riconosciuti tra le Best Companies ha permesso di rendere consapevoli le persone del grande lavoro fatto e avere una marcia in più per attrarre nuovi talenti”.
La classifica, unica nel suo genere, passa in rassegna aziende appartenenti a svariati settori, in particolare il manifatturiero e produzione che spicca con il 20%, mentre il settore IT conquista l’11%; Servizi finanziari ed assicurazioni rappresentano il 16%. Non dimentichiamo che l’Italia è uno dei primi Paesi in Europa, per produzione di farmaci che nella classifica rappresenta il 12% dei partecipanti a pari percentuale con le aziende del settore Servizi Professionali. La restante fetta di aziende è polverizzata tra aziende del settore Retail (4%); Telecomunicazioni (4%); Trasporti (4%); Healthcare (4%).
Spiccano i nomi delle big pharma italiane come Ely Lilly Italia S.p.a che si classifica al nono posto; Hilton, colosso del settore Ospitalità al quinto posto e, punto di riferimento tra le aziende del settore Servizi professionali, Ricerca e Selezione, l’azienda The Adecco Group che si posiziona all’undicesimo posto. Il file rouge che lega tutte le aziende è il numero di ore dedicate alla formazione: 55 ore di formazione erogate in media per collaboratore ogni anno e le Best Practice focalizzate sull’ascolto dei bisogni dei dipendenti: dalla micropausa con stretching, all’Asilo Nido flessibile in azienda, oltre ad altre iniziative concrete che agevolano l’equilibrio fra lavoro, vita privata e le diverse esigenze individuali. Ne è un esempio originale Hilton, che favorisce il pensiero creativo e le nuove idee tra il personale dell’hotel. Allo scopo sono stati creati gli ambienti “Heart of House”, dove è possibile rilassarsi, condividere pensieri e godersi un pasto. Questi spazi includono un muro di ispirazione con messaggi positivi in più lingue ed un muro di idee brillanti espresse dai colleghi attraverso il sondaggio dell’azienda. A corredare il tutto la musica in tutte le aree e spazi tranquilli dedicati alla meditazione e persino alla preghiera.
Si attesta al nono posto Danone Nutricia Società Benefit, in virtù di una Best Practice che valorizza i Team Leader individuandone i punti di forza e di debolezza sui quali migliorare. Di team parliamo ancora per l’azienda dodicesima in classifica: Co.fi.dis S.p.A. (Settore finanziario), che si distingue per un riconoscimento in Welfare, oltre alla possibilità per il 1° classificato di ogni Team di andare in visita presso una delle filiali Internazionali, rafforzando così lo spirito di appartenenza.
Il processo di valutazione si basa sulla valutazione di un questionario Trust Index©, sull’analisi di clima aziendale, che mette in evidenza come un ambiente di lavoro eccelso, sia caratterizzato da tre relazioni fondamentali: una relazione di fiducia reciproca con il management aziendale, il rapporto di orgoglio per il proprio lavoro e per l’organizzazione di cui si fa parte oltre alla qualità dei rapporti con i colleghi. Le dimensioni indagate nel questionario sono 5: Rispetto (i cui criteri per la valutazione vertono su sviluppo professionale; coinvolgimento; cura); Credibilità, (mira a valutare comunicazione a due vie; competenza; integrità); Orgoglio (misurato nel lavoro individuale; nel gruppo di lavoro; nella percezione dell’immagine aziendale); Coesione (indagata su confidenza; accoglienza; collaborazione); Equità (intesa come equità del trattamento; imparzialità; giustizia). A garanzia della bontà dei risultati, l’anonimato e la riservatezza, 62 domande a risposta multipla, 2 domande aperte e 5 domande “demografiche”.
Nella segmentazione del Profilo dei Collaboratori ascoltati, il 53% appartiene al genere maschile, mentre il restante 47% al genere femminile, rispecchiando la fotografia del Censis, secondo cui il nostro Paese è ultimo in Europa nel tasso di occupazione femminile. Nello spaccato dell’età, la categoria tra 35 e 44 anni è quella che pesa di più nelle interviste, con il 34%; la voce meno numerosa è quella dei lavoratori giovani tra i 26 ed i 34 anni, con appena il 4% e quelli più anziani, oltre i 55 anni con il 10%.
Chiara la correlazione evidenziata dall’indagine, tra la qualità dell’ambiente di lavoro e la crescita del business delle aziende. Nel 2020 per le startup tecnologiche il risultato economico risulta essere alto, come il gradimento dei collaboratori.
Nella categoria fino a 49 dipendenti, tra le 7 aziende classificate, Il primo podio spetta ad Accuracy, società parigina presente in Italia dal 2008, una una high-end financial advisory firm internazionale, interamente indipendente che fornisce al management delle società ed ai loro azionisti, supporto nelle decisioni strategiche o critiche, come transazioni, contenziosi e ristrutturazioni. Il 100% dei dipendenti sostiene di lavorare in un luogo piacevole, oltre il 90 per cento è convinto di lavorare divertendosi e di vivere un buon clima collaborativo.
Sono solo 11 le aziende classificate nella categoria tra i 50 e i 149 dipendenti. È l’azienda Biogen Italia S.r.l appartenente al settore Biotecnologie e prodotti farmaceutici, a conquistare un meritato primo posto. Pioniera nelle neuroscienze, sviluppa terapie innovative per persone affette da gravi patologie neurologiche. Le iniziative aziendali sono quindi volte a prendersi cura della persona a 360°: il dipendente e la sua famiglia hanno la possibilità di accedere gratuitamente ad uno psicologo, ha permessi dedicati al volontariato e ad attività di CSR, permessi speciali per la famiglia e per festeggiare momenti importanti come il proprio compleanno e premiare l’anzianità aziendale (un mese sabbatico retribuito), sono solo alcune delle iniziative promosse a favore del dipendente e del suo stile di vita.
Il vincitore che si aggiudica il primo posto in classifica nel segmento delle aziende con oltre 500 impiegati è MSD Italia Settore Biotecnologie e prodotti farmaceutici, che rappresenta la prima esperienza di CrowdFunding per la Salute e che mette al centro progetti per la disabilità, modalità di cura e prevenzione, iniziative per la corretta informazione sulla sanità.
Contro tendenza con il drammatico andamento delle assunzioni a predominanza maschile ed innovativa per il design dell’organizzazione, l’American Express Italia, settore servizi Finanziari e Assicurazioni, che si piazza al secondo posto in classifica. La loro strategia è rafforzare la presenza femminile ai vertici, attraverso diverse soluzioni di sviluppo. Il programma garantisce, infatti, un’esposizione rilevante a livello locale e globale dei talenti femminili nell’azienda, attivando Mentoring e Coaching per supportare il loro percorso di carriera.
Da segnalare anche Andriani SpA (Settore: Manifatturiero & Produzione/ Prodotti Alimentari) la cui Best Practice è rappresentata dalla scelta etica di indire la “Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo”, una scelta importante che può fare la differenza, soprattutto se teniamo conto che le stime del Censis prevedono che nel 2020 i disabili intellettivi in Italia saliranno a 4,8 milioni.
Portano un’agognata ventata di ottimismo nel 2021 queste aziende strategiche, fonte di ispirazione per qualsiasi imprenditore che voglia creare il proprio ambiente di lavoro all’insegna del rispetto reciproco e della dignità umana. Citando Brunello Cucinelli, l’umanista Imprenditore considerato il Re Mida del cachemire, dobbiamo ripartire dalla gioiosità della vita, dalla stima, dall’umanità mettendo “Al centro dell’impresa l’uomo”.

Teresa Sisto

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