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10 Ottobre 2024
Economia Primo Piano

E…STATE in Calabria

Tra qualche mese in Calabria si aprirà la stagione estiva, forse speriamo, tornerà ad essere una stagione “normale” dopo le ultime due trascorse tra mascherine, tamponi e vaccini!
Certamente, sarà il banco di prova per capire se la forte affluenza verso la “California d’Italia” registrata lo scorso anno è stata determinata dalle paure del Covid, che ha fatto rinunciare ai viaggi oltre confine, dalle risicate disponibilità economiche che hanno fatto optare tante famiglie verso mete finanziariamente più sostenibili, dalla voglia verso un ritorno e la riscoperta della propria terra d’origine o da una offerta turistica, finalmente, congrua e commercialmente apprezzata dal mercato!
Ad occhio e croce constatando l’odierna realtà dei fatti, la lettura più attinente sembra propendere per le prime tre delle quattro ipotesi di cui sopra. Se è vero, infatti che la stagione estiva è uno dei momenti più attesi dagli operatori del settore ed in generale da tutto l’indotto economico regionale, essendo uno dei pochi potenziali volani di crescita economica, è altrettanto vero, che in questo periodo emergono tante ed ataviche lacune, la cui risoluzione è oggettivamente imprescindibile se si vuole puntare con decisone ad una riqualificazione della regione come terra a forte vocazione turistica.
Premesse, quelle a seguire, già copiosamente dette e ridette, ma che non ci stancheremo mai di ripetere se servissero da stimolo per una politica di rilancio della Regione.
La Calabria offre prodotti unici al mondo in termini di materie prime in ambito turistico, oltre 400 chilometri di costa balneabile, contesti paesaggistici che racchiudono in pochi chilometri bellezze montane, collinari e marine, moltissimi borghi nei quali rivivono tradizioni, arti rurali e contadine e vecchi mestieri, siti e parchi archeologici, antichi monasteri, conventi, abbazie, chiese e santuari, torri e castelli medioevali ed un’offerta enogastronomica variegata. Una condizione di base che raramente si può trovare concentrata in poche centinaia di chilometri, perfetta sulla carta per far si che l’intera regione potrebbe “vivere” di solo turismo!
Ad oggi, però il tempo e gli anni continuano inesorabilmente a passare senza che alcuna rivoluzione epocale sia in atto, ne tantomeno un deciso e permanente cambio di passo, se non per i limitati casi di iniziativa privata o territorialmente circoscritti, vi è stato realmente.
Purtroppo constatiamo che una offerta turistica regionale, coordinata ed organizzata, capace di conquistare la propria fetta di mercato in modo permanente, ad oggi non esiste!
I motivi potrebbero essere tanti, ma su tutti vi è stata e vi è ancora la ridotta capacità politica ed amministrativa di intervenire e risolvere le tante carenze di natura strutturale ed infrastrutturale disseminate su tutto il territorio regionale.
La viabilità, i collegamenti, i trasporti, i servizi essenziali, l’urbanizzazione dei siti balneari, gli impianti di depurazione, le reti idriche, rimangono i punti cruciali su cui mettere mano se si vuole realmente creare condizioni di sviluppo e soprattutto se si intende aprire la regione all’interesse dell’investitore privato.
Ci auguriamo che la Regione (Istituzionalmente intesa) e con essa i comuni, sappiano intercettare e sfruttare i copiosi fondi del PNRR facendo scelte oculate in tal senso al fine di gettare le basi per un potenziamento territoriale necessario per sostenere un ambizioso progetto turistico regionale, attraverso il quale si potrebbero concretizzare risposte effettive ed efficaci finalizzate all’aumento dei livelli occupazionali, alla crescita economica dell’intero indotto ed allo sviluppo del territorio, con tutti i benefici annessi e connessi che ne potrebbero derivare.
Oggi esiste una grande opportunità, con la consapevolezza che probabilmente sarà anche però l’ultima chiamata per il rilancio del territorio! Se vi sarà la capacità di rispondere “presente”, la Calabria potrebbe affermarsi come una tra le più importanti mete turistiche Europee, qualificando una offerta turistica che può tranquillamente concentrarsi non solo sul periodo estivo ma sull’intero arco dell’anno.

Rocco Mungo

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