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11/09/2024
Economia

Il Modello 730/2024 redditi 2023

Da quest’anno può essere presentato anche in assenza di un reddito di lavoro dipendente o di pensione

Il modello 730, da quest’anno, può essere presentato da tutte le persone fisiche, non titolari di partita Iva e che siano titolari di redditi che possono essere dichiarati nel modello 730. Rispetto all’anno scorso, la presentazione del 730, non richiede necessariamente la titolarità di redditi da lavoro dipendente e/o di pensione. La volontà del legislatore fiscale è quella di lasciare a “regime” la presentazione del Modello Redditi Persone Fisiche esclusivamente ai titolari di partita Iva.

Altra peculiarità di quest’anno è la possibilità di presentare il 730 senza l’indicazione dei dati del sostituto di imposta (datore di lavoro/ente di previdenza) anche nell’ipotesi in cui il contribuente abbia un sostituto di imposta; in questo caso, l’eventuale rimborso risultante dal 730 sarà effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Fino all’anno scorso era possibile presentare il 730 senza sostituto di imposta solo nelle ipotesi in cui, effettivamente, il contribuente alla data di presentazione del 730 non aveva un sostituto di imposta.

Chi deve dichiarare, per esempio, solo redditi fondiari (quadri A e B del modello) può utilizzare il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta, invece del modello Redditi Pf 2024.

I redditi che possono essere dichiarati nel 730 sono: i redditi dei terreni, dei fabbricati, i redditi di lavoro dipendente e di pensione, i redditi di capitale, i redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e i redditi diversi (es. redditi di terreni e fabbricati situati all’estero, redditi da sublocazioni brevi), redditi soggetti a tassazione separata (es. redditi percepiti dagli eredi).

Da quest’anno, inoltre, possono utilizzare il modello 730 anche coloro che devono adempiere agli obblighi relativi al monitoraggio delle attività estere di natura finanziaria o patrimoniale a titolo di proprietà o di altro diritto reale, e/o che sono tenuti al pagamento delle relative imposte (IVAFE, IVIE e Imposta cripto-attività), attraverso la compilazione del nuovo quadro W, introdotto del 730. Fino all’anno scorso, per tale attività di natura finanziaria o patrimoniale detenute all’estero, era necessario presentare il Modello Redditi Persone Fisiche.

La presentazione del 730 è possibile fino al 30 settembre 2024, avvalendosi dell’assistenza fiscale del Caf; in particolare è sempre possibile delegare quest’ultimo anche a chiedere il 730 precompilato predisposto dall’Agenzia delle Entrate. Delegando il Caf alla richiesta del precompilato, nell’ipotesi in cui la dichiarazione che si presenta non viene modificata e/o integrata rispetto ai dati in essa presenti, il contribuente non è obbligato a presentare al Caf la documentazione fiscale relativa agli oneri e spese presenti nel modello ma dovrà, invece, sempre presentare la Certificazione Unica. Nell’ipotesi in cui invece la dichiarazione viene modificata e/o integrata allora il contribuente deve consegnare al Caf tutta la documentazione fiscale anche quella relativa agli oneri e spese indicati dall’Agenzia delle Entrate. Discorso a parte riguarda le spese sanitarie, la cui documentazione non deve essere presentata al Caf nell’ipotesi in cui l’importo indicato dall’Agenzia delle Entrate nel precompilato non è modificato e/o integrato; invece, nell’ipotesi di integrazione, allora il contribuente dovrà consegnare la sola documentazione relativa all’integrazione e, per l’importo risultante dal precompilato, potrà avvalersi del prospetto delle spese sanitarie scaricabili dal sito web “Sistema Tessera Sanitaria”.

Dal sito web Sistema Tessera Sanitaria, accedendo alla propria area riservata, come cittadino e entrando con lo Spid, è possibile consultare le proprie spese sanitarie, attraverso la selezione dell’anno di pagamento e scaricare il relativo prospetto. Per il 730 di quest’anno, l’anno di pagamento da selezionare per la ricerca delle spese sanitarie sostenute è il 2023. Dal prospetto delle spese sanitarie di potrà verificare la data di emissione della fattura/scontrino, la data di pagamento, il numero del documento, il metodo di pagamento se tracciato, l’erogatore della prestazione, l’importo della spesa, la tipologia di prestazione sanitaria, l’importo pagato e l’eventuale rimborso.

Fede Di Matteo

Responsabile Assistenza Fiscale CAF Silpa

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