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10 Ottobre 2024
Economia Primo Piano

La fiducia, skill fondamentale per l’essere umano e per i manager, e asset della reputazione aziendale

Edelman, la prima agenzia di comunicazione al mondo, realizza da oltre vent’anni il Trust Baromenter, la più grande indagine globale sulla fiducia che viene presentata annualmente in anteprima mondiale in un evento colossale: il World Economic Forum. Questa ricerca coinvolge oltre 36.000 persone in 28 Paesi e permette di avere anno dopo anno, da oltre vent’anni, conoscenza di elementi utili per la comprensione dell’orientamento dei consumatori e di tutti gli stakeholder verso impresa/ business, Governo, Media e associazioni non governative. Secondo l’Edelman Trust Barometer 2022 Italia, l’indice generale della fiducia continua a crescere nel nostro Paese, al 57%, superando la Germania e Francia. La fiducia nelle Istituzioni è in linea con il trend globale, per quel che riguarda il Business, (al 59%), le Ngo in crescita (54%) e i Media (50%). Resta indietro la fiducia per il Governo (al 49%). Gli italiani sono preoccupati per le prospettive economiche a breve termine, solo il 27% crede alla possibilità di un miglioramento delle condizioni di vita sia proprie che della propria famiglia: oltre 9 italiani su 10 sono preoccupati per il posto di lavoro in quanto hanno paura di perderlo. 8 su 10 invece temono gli effetti dei cambiamenti climatici. Per gli italiani i pilastri di riferimento nell’ambito di lavoro, avendo un’alta fiducia verso il proprio datore di lavoro, tra i leader resta molto alta la fiducia nei propri colleghi di lavoro, quella delle autorità sanitarie nazionali e del proprio CEO. In generale a livello mondiale la fiducia verso Governo e media è in forte calo, un tempo erano considerati dai cittadini due istituzioni affidabili, oggi hanno perso di credibilità e vengono ritenuti inaffidabili: da una parte il Governo che cerca consenso ed ha fame di “click” e audience e dall’altra i media tradizionali ed i social tra fake news e disinformazione. C’è un altro trend negativo a cui fare attenzione: si è verificato un crollo della fiducia nelle istituzioni, nei media oltre al fallimento della leadership intesa come leader di governo, come imprenditori, come giornalisti e come grandi manager. La fiducia una volta era legata alla gerarchia, oggi è diventata locale e si è dispersa negli ambiti ristretti legati al datore di lavoro, ai colleghi, alla famiglia. In parallelo si sta registrando un crollo della fiducia all’interno delle democrazie nei paesi come Australia, Olanda, Sud Corea, Germania e Usa e un preoccupante aumento della fiducia all’interno delle autocrazie. (Emirati Arabi, Cina e Tailandia). Si è ampliata la forbice sociale tra ricchi e poveri: i percettori di reddito elevato hanno ancora fiducia nelle istituzioni, chi ha invece il reddito più basso è più diffidente verso le istituzioni e più aperto a teorie complottiste, populismi e diffusione fake news. Il ruolo di ripristinare la fiducia in questo momento tocca alle organizzazioni non governative e, in prima battuta dalle aziende a cui si richiede maggiore impegno su temi sociali ed ambientali. Alla politica e ai media si chiede di cercare di essere più credibili tornando a dare una buona informazione e capacità di Governo nelle scelte di lungo periodo.

Secondo Fiorella Passoni, amministratore delegato di Edelman Italia la paura della perdita del lavoro è una paura che si è andata modificandosi dalla pre-pandemia in cui la paura era legata alla delocalizzazione delle fabbriche, oggi “è il timore di non essere adeguatamente formati a fare la parte del leone. Con un’aspettativa di vita più lunga, oggi è necessario considerare la formazione costante e il re-skilling come beni di prima necessità, su cui i leader dovranno necessariamente esprimersi”. La capacità di ispirare e creare fiducia è una dei soft skills che viene richiesta ai leader nel mercato del lavoro. La fiducia che un leader riesce ad instaurare tra i componenti del gruppo fa maturare maggiore coinvolgimento nei progetti di lavoro in quanto aumenta la motivazione ad eseguire i compiti in modo più efficace e rapido. Nel mondo globalizzato di oggi la carta vincente che genera il successo dell’azienda è rappresentata dalla capacità delle persone di collaborare con fiducia reciproca. Diversi studi dimostrano che la produttività aziendale cresce quando la cultura aziendale si basa sulla fiducia. Di fatto in queste aziende la qualità delle performances è più elevata rispetto a quelle la cui l’organizzazione ruota attorno ad altri fattori. Secondo la teoria sulla velocità della fiducia di Covey, la fiducia è come l’acqua che rende fertile il terreno, in mancanza di acqua ogni forma di vita muore ed ogni tipo di vegetazione smette di esistere. In modo analogo attraverso la fiducia le aziende crescono, come l’acqua per il terreno, l’effetto è vitale tanto da renderle più forti ed agili nell’affrontare i cambiamenti, più creative nel risolvere i problemi e più resistenti alle crisi. Senza la fiducia, a risentirne sono innanzitutto i rapporti tra colleghi perché si logorano. Se non si è capaci di ottenere la fiducia dei consumatori, si incrina la loro fedeltà alla marca, si verifica un calo nelle vendite, le azioni strategiche perdono di efficacia e l’azienda intraprende la strada dell’insuccesso fino all’uscita dal mercato. L’innovazione della teoria di Covey sta nel considerare la fiducia non solo come una caratteristica fondamentale delle relazioni ma come una risorsa che si può apprendere e creare velocemente in quanto è economica, misurabile, realizzabile. La mancanza di fiducia verso i sottoposti e più in generale tra colleghi, porta a delle problematicità importanti nelle aziende: eccesso di controllo dei membri del team, le persone vengono controllate eccessivamente e non vengono guidate a sufficienza al raggiungimento degli obiettivi.

I punti di forza della competenza di fiducia:

  • Favorisce la trasformazione di un gruppo di collaboratori in un team
  • aumenta la leadership
  • aumenta la capacità di aiuto, assistenza e cooperazione da parte dei fornitori
  • aumenta la Brand Awareness
  • aumenta la Brand Loyalty

Il rafforzamento della cultura aziendale avviene quando c’è la volontà di avere come obiettivo l’aumento di fiducia, elemento chiave per migliorare le performance e per consolidare i risultati nel tempo.  I vantaggi che ne scaturiscono sono innumerevoli e favoriscono il buon clima organizzativo in termini di benessere ed efficienza tanto che le aziende hanno tutto l’interesse di comprendere le dinamiche di sviluppo della fiducia e di apprendere metodi per far aumentare la fiducia.

La fiducia consente di ottimizzare le risorse, quindi è economica.

Secondo Covey se la fiducia cala, si perde la velocità di esecuzione del lavoro e di conseguenza aumentano i costi, mentre quando si verifica un incremento della fiducia, aumenta la velocità di esecuzione ed i costi diminuiscono. Il funzionamento della fiducia si basa su due macroaree: competenze (tutto ciò che si sa e si è capaci di fare) e carattere (le modalità di comportamento verso gli altri) e si muove verso l’esterno come le onde centrifughe. Le onde identificate da Covey sono cinque, le prime due collegate al carattere, le ultime due alle competenze.

  1. Prima onda: la fiducia verso sé stessi, fonte di ispirazione negli altri
  2. Seconda onda: la fiducia nelle relazioni
  3. Terza onda: la fiducia all’interno dell’azienda in tutti i livelli dell’organizzazione aziendale, nei confronti dei capi, dei collaboratori e delle persone in generale
  4. Quarta onda: la fiducia nel mercato che si basa sulla reputazione della marca, di un prodotto, di un’azienda: le aspettative, le valutazioni, le percezioni positive che spingono i consumatori all’acquisto e al riacquisto di un prodotto o un servizio.
  5. Quinta onda: la fiducia sociale, quel “carburante” che permette di avere relazioni sane è così tanto presente nella vita quotidiana e sociale che le persone la scoprono solo quando viene meno, la danno per scontata, è ovvia.

Le componenti che rendono possibile costruire la fiducia riguardano quindi carattere e competenze.

Gli ingredienti della fiducia che si riferiscono all’area del carattere:

  • essere intenzionati ad avere fiducia avendo cura degli altri e dei compiti da svolgere
  • autocontrollo
  • trasparenza
  • integrità e onestà
  • equità
  • autenticità

Gli ingredienti della fiducia che si riferiscono all’area delle competenze:

  • capacità (abilità, competenze, esperienze)
  • risultati (reputazione, credibilità, performance)

La fiducia ha sempre un impatto sulla nostra vita, in qualsiasi situazione ci troviamo, qualsiasi cosa venga detta o fatta è un denominatore che ci accomuna tutti, come Stephen M. R. Covey ci insegna: “la fiducia è una cosa che accomuna ogni individuo, relazione, squadra, famiglia, azienda, nazione, economia e civiltà- una cosa che, se eliminata, distrugge il governo più potente, il business di maggior successo, l’economia più fiorente, la leadership più influente, la più grande amicizia, il carattere più forte, l’amore più profondo”.

Teresa Sisto

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