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14 Gennaio 2025
Economia Primo Piano

Paper Week è la campagna informativa dedicata all’informazione e sensibilizzazione dei cittadini sull’utilità del loro impegno quotidiano nel fare la raccolta differenziata

Si è svolta dal 15 al 21 aprile la Paper Week organizzata da Comieco, in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici e Unirima e con il patrocinio di ANCI, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Rai per la Sostenibilità. La campagna nazionale, giunta alla sua terza edizione, si è svolta su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza in materia di sostenibilità della filiera produttiva e dell’economia circolare di carta e cartone attraverso un mix di iniziative a carattere di approfondimento di regole, normative, numeri, attività industriali, di discussione, di call to action con il supporto di tante associazioni, aziende, comuni, insegnanti, scuole, designer e artisti, ma anche di occasioni di divertimento. “La Paper Week è un appuntamento che portiamo avanti dal 2021, prima con eventi digitali (complice la pandemia), quest’anno solo in presenza, coinvolgendo circa 40 mila cittadini sul territorio e milioni di utenti sul web e sui social Puntiamo quest’anno ad ampliare la platea anche grazie ad un ricco programma di iniziative locali organizzate da tutti i paperweeker, veri e propri ‘ambasciatori del riciclo’, che hanno accolto il nostro appello a fare rete per costruire un racconto corale e di sistema”, ha commentato Carlo Montalbetti, direttore generale del Consorzio, “sistema che, lo dicono i numeri, continua a dare ottimi risultati: nel 2021 la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia è cresciuta del 3,2% e stiamo già raggiungendo gli obiettivi stabiliti dall’Unione europea che prevedono il riciclo dell’85% degli imballaggi cellulosici entro il 2030 (…) La raccolta differenziata dei materiali cellulosici ogni anno supera ampiamente i 3 milioni di tonnellate, stimiamo che ci siano circa 800mila tonnellate di carta e cartone che sfuggono al circuito della raccolta differenziata soprattutto nell’area meridionale del Paese e puntiamo ad intercettarne 200mila nei prossimi anni attraverso un Piano straordinario per il Sud varato recentemente da Comieco (…) Questo vuol dire che il nostro Paese, che già oggi da importatore è diventato esportatore netto di macero, possa rafforzare e consolidare la propria leadership in questo settore. Del resto, insieme alla Germania, siamo già ‘maglia rosa’ per raccolta differenziata e avvio a riciclo (…)”.

La conferma di quanto la filiera cartaria sia un comparto trainante dell’economia circolare italiana emerge dai dati nazionali relativi al riciclo degli imballaggi cellulosici: proiettandoli a livello europeo, si registra un consolidamento della posizione dell’Italia nell’ambito degli obiettivi di riciclo posti dalla normativa europea, lungo la direttrice che porta agli obiettivi previsti per il 2030.

Secondo Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza EnergeticaL’Italia è un’eccellenza: ha saputo creare un vero e proprio comparto industriale nel riciclo dei rifiuti con benefici in termini occupazionali, di know how e per i territori. Già oggi il 75% degli imballaggi nel nostro Paese viene riciclato, in anticipo sui target previsti dalla normativa europea e questo grazie agli investimenti fatti sulle infrastrutture, a cui il PNRR darà ulteriore impulso. La sensibilità dei cittadini fa il resto ed è importante continuare a renderli protagonisti. Iniziative come la Paper Week vanno esattamente in questa direzione”.

IL CICLO DEL RICICLO: COME VIENE RICICLATA LA CARTA DOPO AVERLA BUTTATA NELLA SPAZZATURA?

Anche l’edizione di quest’anno della Paper Week è stata un’occasione di crescita e di condivisione.

La campagna ha avuto uno scopo divulgativo e di sensibilizzazione dei cittadini, a partire dalle scuole, sull’utilità del loro quotidiano impegno per la raccolta differenziata, primo step del ciclo del riciclo, e sul ‘viaggio’ della carta dopo il cassonetto e sul suo ‘ritorno’ sotto forma di scatole, giornali, sacchetti o quaderni.  “In 7 giorni, circa 50.000 persone hanno partecipato agli eventi organizzati su tutto il territorio nazionale: tra questi, 13.000 studenti hanno visitato gli oltre 100 “luoghi della carta” (tra impianti di gestione dei rifiuti, cartiere, cartotecniche e musei) nell’ambito dell’ormai tradizionale appuntamento RicicloAperto” (fonte: Ansa  21.4.2023), quali le cartiere, aziende cartotecniche e impianti di gestione dei rifiuti che lavorano per ridare nuova vita a carta, cartone e cartoncino correttamente differenziati, per incrementare il livello di consapevolezza dei cittadini sul modo corretto di riciclare scatole e sacchetti di carta, spiegando e mostrando sul campo cosa succede ai materiali cellulosici dopo essere stati correttamente differenziati.

Una sinergia tra realtà diverse per parlare di carta con punti di vista inediti e originali, promuovendo attività di comunicazione sul territorio in partnership con i Comuni e le aziende di raccolta, dialogando con le diverse realtà comunali del loro ruolo nella raccolta differenziata e della filiera industriale che ne garantisce il riciclo.

Tante le campagne di informazione attuate non solo per sensibilizzare il corretto avvio a riciclo di carta e cartone ed il corretto conferimento degli stessi, ma anche al fine di massimizzare la frazione recuperabile dal rifiuto urbano indifferenziato mettendo a terra importanti investimenti per l’implementazione degli impianti di trattamento e recupero dei rifiuti, aumentando le possibilità di trattamento dei materiali raccolti per via differenziata. Un impegno che trova nella collaborazione con le imprese del settore il motore di un circolo virtuoso e circolare.

LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E’ UNA DELLE PRIORITÀ DEL NOSTRO TEMPO: L’ITALIA MODELLO NEL RICICLO DI CARTA. “UN PICCOLO GESTO, LA DIFFERENZIATA, MA CON BENEFICI ENORMI SUL FRONTE DELLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO OLTRE A RAPPRESENTARE UN CANALE DI FORNITURASEMPRE PIÙ STRATEGICO PER LE INDUSTRIE DELLA FILIERA NAZIONALE DELLA CARTA”, HA DICHIARATO CARLO MONTALBETTI

L’Italia si conferma è tra i migliori Paesi in Europa nel differenziare e riciclare carta e cartone, con una raccolta annuale che supera ormai i 3,6 milioni di tonnellate, che “equivale, in termini di abbattimento della CO2, al blocco di tutti i veicoli circolanti per 15 giorni”, confermano i dati dei report di COMIECO.

La filiera della carta e del cartone dà un significativo contributo alla transizione ecologica e allo sviluppo di modelli industriali ancora più efficienti, sostenibili e tecnologici, mirati al risparmio energetico e alla riduzione di emissioni di CO2. Le sfide della transizione verso un modello di economia circolare ci chiedono, però, di fare sempre di più ed anche meglio, perché la qualità all’origine è essenziale per garantire valore lungo la filiera e assicurare un riciclo delle famiglie e sui circuiti commerciali efficiente.

Sappiamo bene l’importanza del riciclo di carta e cartone come gesto responsabile e fondamentale per alimentare una filiera circolare e virtuosa e quanto sia prioritario e fondamentale stimolare la sensibilità delle generazioni più giovani su questi temi di estrema importante e attualità, coinvolgendole in iniziative che hanno l’obiettivo di sviluppare comportamenti e stili di vita rispettosi dell’ambiente che le circonda e promuovere iniziative innovative di economia ecostostenibile. Un gesto quotidiano come la raccolta differenziata deve diventare per tutti – se non lo è già – una priorità e dobbiamo impegnarci in questa direzione: un plauso, quindi, ad iniziative come la Paper Week che, con una grande forza divulgatrice, affermano la priorità dell’informazione e della formazione collegata alla raccolta differenziata di carta e cartone e spiegano ai cittadini e, in particolare, alle nuove generazioni il loro valore.

L’asticella dell’attenzione e del senso di responsabilità dei cittadini nel gesto quotidiano della raccolta differenziata di carta e cartone deve rimanere alta.

 LA CARTA E LA SUA FILIERA HANNO UN RUOLO STRATEGICO PER L’ATTUAZIONE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE: FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA È CONVENIENTE SIA SOTTO IL PROFILO ECONOMICO CHE AMBIENTALE E DI COMUNITÀ.
LA COLLABORAZIONE CON LE IMPRESE DEL SETTORE E’ IL MOTORE DI UN CIRCOLO VIRTUOSO E CIRCOLARE PER RIDURRE L’IMPATTO PER L’AMBIENTE ED ESTENDERE LE POSSIBILITÀ DI UTILIZZO DEI PRODOTTI E AMPLIARE IL MERCATO DI SBOCCO DEI MATERIALI RECUPERATI

Il recupero domestico di imballaggi ha registrato un grande balzo in avanti dalla pandemia in poi: le nuove modalità di consumo e la crescita di e-commerce e food delivery hanno determinato un aumento del 22% della quantità di imballaggi presenti nella raccolta urbana di carta e cartone.

Sono molte le strategie attuabili per aumentare la già alta circolarità del settore e raggiungere così obiettivi sempre più ambiziosi di sostenibilità ambientale, transizione energetica e decarbonizzazione.

Oggi è importante il riciclo del packaging che per i consumatori è l’elemento che maggiormente esprime la sostenibilità di un prodotto. L’industria del comparto è chiamata ad offrire soluzioni sempre più performanti per un packaging in carta e cartone riciclabile, capace di garantire sostenibilità e capacità di prolungare la vita dei prodotti, così contribuendo alla lotta contro gli sprechi alimentari.

L’innovazione tecnologica è uno dei driver di cambiamento verso un sistema più sostenibile, capace di migliorare le capacità di qualificazione dei materiali derivanti dai rifiuti al fine di ottenere prodotti di maggiore qualità. E’ necessario implementare il revamping impiantistico; puntare sull’ottimizzazione della filiera del recupero di materia per consentire l’ulteriore sviluppo dell’economia circolare e per ampliare i risparmi energetici e la riduzione delle emissioni climalteranti derivanti dal riciclo nonché sulla creazione di nuovi prodotti bio-based, rinnovabili e riciclabili, in particolare nel settore degli imballaggi e dei prodotti monouso.

I cittadini e soprattutto i giovani devono rivedere le loro priorità nell’ottica di un futuro fatto anche – e fortunatamente – di carta, imparando ad adeguarsi a un nuovo stile di vita perché i risultati globali si ottengono grazie all’attenzione e all’impegno quotidiano di ciascuno nel fare la raccolta differenziata anziché nel ‘buttare tutto insieme’. Percorrere con decisione la strada della circolarità, la strada del futuro per la Next Generation EU: in quest’ottica, lo sviluppo tecnologico deve andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente. Attenzionare le persone sulla sinergia tra ambiente e cultura, perché solo facendo cultura i cittadini assumono maggior consapevolezza che il ciclo del riciclo parte da un loro, semplicissimo, gesto.

Paola Francesca Cavallero

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