L’evasione fiscale in Italia, tra le più alte al mondo, è uno dei problemi principali dell’economia italiana, ma la domanda che ci poniamo è: c’è veramente la volontà di eliminarla? Al di là dei tanti annunci e delle varie iniziative, come l’introduzione della fattura elettronica, l’uso dello scontrino elettronico, la lotteria degli scontrini, il limite all’uso dei contanti, con la soglia che è passata da 3.000 a 2.000 euro a decorrere dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021 ed è destinata ad abbassarsi ulteriormente a 1.000 euro dal 1° gennaio 2022, al di là degli annunci del politico di turno, si vuole davvero risolvere il problema?
La domanda sorge spontanea, perché in realtà gli strumenti tecnologici ed informatici per debellare questa piaga ci sono e potrebbero consentirci ti risolvere il problema con un semplice click.
A cosa mi riferisco? Ad un percorso semplice. Molti di voi avranno avuto la possibilità di accedere alla precompilata dell’Agenzia delle Entrate e rendersi conto che tutte le spese che sono state effettuate con il codice fiscale e finalizzate alle detrazioni fiscali, sono registrate in modo cronologico, automatico e particolareggiato, al punto che noi stessi, nel rileggerle, ci sorprendiamo di tanta precisione e, in realtà, di come siamo spiati.
Partendo da questa constatazione e cercando di capire cosa si conosce di noi, scopriamo che l’Agenzia delle Entrate dispone di un sistema dove vengono registrati tutti i nostri dati e dove nulla è più segreto.
Stiamo parlando di Serpico, il mega cervello elettronico a disposizione dello Stato italiano. Serpico, anche se ci richiama alla mente il super poliziotto interpretato da Al Pacino, non è un nome di fantasia ma sta per “Servizio per i Contribuenti” ed è composto da 2000 server che gestiscono 22.000 dati ogni secondo. Il suo funzionamento è molto semplice, basta inserire il codice fiscale o la partita iva del contribuente ed il gioco è fatto. Serpico si mette in moto, fornendo qualunque tipo di informazione. Dalla dichiarazione dei redditi, agli immobili, alle auto di proprietà, ai terreni ed ogni altro ben di Dio.
Di un cittadino contribuente si conosce tutto, perfino le utenze: luce, gas, acqua e certamente si conoscono tutti gli acquisti, anche quelli più costosi. Non c’è una sola voce o spesa che non viene registrata. In una delle tante schermate ci sono anche indicati i movimenti dei conti correnti, tutte le operazioni sopra le 1.000 € e tutti i rapporti che intratteniamo con le banche e con gli altri intermediari finanziari, non ci sono più segreti, lo Stato italiano, volendo, di noi sa tutto.
Non è più possibile che, ad esempio, un contribuente dichiari poche migliaia di euro e poi, magari, con la propria famiglia, ogni sei mesi va in crociera, in giro per il mondo, o è proprietario di un fuoristrada, che in teoria, con quello che dichiara di guadagnare, non si potrebbe permettere.
Fin dalla sua istituzione, Serpico ha regalato sorprese che hanno dell’incredibile, come ad esempio l’individuazione di centinaia e centinaia di proprietari di aerei, oltre 500, e di decine di migliaia di proprietari di barche oltre i 10 metri, tutti beni di proprietà di persone ufficialmente indigenti.
Con un solo click dell’evasore fiscale si saprà tutto. Basterà mettere a confronto le dichiarazioni dei redditi, i saldi dei conti correnti con il tenore di vita dei contribuenti e tutto sarà chiaro. Non solo, una volta spinto il pulsante e cliccato l’invio, Serpico opererà da solo, fino a svolgere il lavoro in maniera completa. Ossia, non ci sarà bisogno di mettersi alla ricerca degli evasori fiscali, perché sarà Serpico che denuncerà tutte le anomalie sottoponendole all’attenzione dei tecnici dell’Agenzia delle Entrate.
Se questa è la realtà, allora perché in Italia continua ad esserci l’evasione fiscale?
È solo una questione di cultura dei cittadini, come spesso si sente dire, o una scelta politica per coprire una parte del proprio elettorato?
Certo, il sistema si può anche migliorare. Ad esempio, con l’utilizzo del codice fiscale si potrebbero effettuare tutti gli acquisti e tutti i pagamenti. L’idraulico vuole ricevere il pagamento di una riparazione fatta nel nostro bagno senza rilasciarci la fattura? Bene, che problema c’è? Dovendo spendere quel denaro con l’utilizzo del codice fiscale, il nostro amico, non potrà mai utilizzarlo. Per lui sarebbe impossibile poter spendere quei soldi, gli resterebbe solo il vecchio caro mattone, da dove, però, non potrebbero essere più prelevati.
L’uso del codice fiscale abbinato al software Serpico consentirebbe all’Italia di risolvere in maniera definitiva il problema dell’evasione fiscale, e a tutti noi di poter guardare al futuro del nostro Paese con occhi diversi, nella certezza che le tasse che andremo a pagare, visto che le pagheranno tutti, saranno veramente e definitivamente eque.
Carlo Fantozzi