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17 Gennaio 2025
Economia

Tax Credit per le librerie

L’incentivo permette alle librerie di usufruire di un credito d’imposta su Imu, Tasi, Tari e affitto, nella misura massima di 20.000 euro per gli esercenti librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite e di 10.000 euro per gli altri esercenti.

Il Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac) ha stabilito i termini per la presentazione della domanda per il riconoscimento del credito di imposta riferito all’anno 2020, dalle ore 12:00 del 13 settembre 2021 e fino alle ore 12:00 del 29 ottobre 2021, esclusivamente mediante questo portale, taxcredit.librari.beniculturali.it/sportello-domande/. Si segnala inoltre che gli utenti che hanno presentato istanza o effettuato l’accesso al portale nell’anno precedente, devono comunque effettuare una nuova registrazione a partire dalla data suindicata.

La misura nota come Tax Credit Librerie, introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, può contare quest’anno su uno stanziamento complessivo di 18.250.000 euro.

Il Tax Credit Librerie è riconosciuto agli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 o 47.79.1 in possesso dei seguenti requisiti:

•avere sede legale nello Spazio economico europeo;
•essere soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
•avere sviluppato nel corso dell’esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, come disciplinata dall’art. 74, comma 1, lettera c) , del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, ovvero, nel caso di libri usati dall’art. 36 del decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, e successive modificazioni, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati.
Le piccole librerie, non comprese in gruppi editoriali gestite dagli stessi esercenti, possono accedere a un bonus fino a 20.000 euro. Mentre tutte le altre fino a 10.000 euro.

Il massimale del credito d’imposta è calcolato, con riferimento al singolo punto vendita, alle seguenti voci a cui è associato un massimale di costo:
• imposta municipale unica – IMU: € 3.000
• tributo per i servizi indivisibili – TASI: € 500
• tassa sui rifiuti – TARI: € 1.500
• imposta sulla pubblicità: € 1.500
• tassa per l’occupazione di suolo pubblico: € 1.000
• spese per locazione, al netto IVA: € 8.000
• spese per mutuo: € 3.000
• contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente: € 8.000

Gli importi devono riferirsi all’anno precedente alla richiesta di credito:

Scaglioni di fatturato annuo 2020
derivante dalla vendita di libri

Percentuale di ciascuna voce di costo valida
per quantificare il credito d’imposta teorico spettante

Fino a 300.000 100
Compreso tra 300.000 e 600.000 75
Compreso tra 600.000 e 900.000 50
Superiore a 900.000 25

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, a decorrere dal decimo giorno lavorativo del mese successivo a quello in cui la Direzione generale biblioteche ha comunicato ai beneficiari l’importo del credito spettante. L’utilizzo di una somma maggiore rispetto al credito d’imposta concesso, ha come conseguenza lo scarto dell’operazione di versamento.

La misura vuole favorire in particolare le librerie dei piccoli centri, spesso l’unico luogo di aggregazione culturale della comunità. Nel ripartire il totale delle risorse disponibili, il credito d’imposta verrà infatti riconosciuto in una prima fase agli esercenti dell’unica attività commerciale nel settore della vendita al dettaglio di libri, in esercizi specializzati, presenti nel territorio comunale e successivamente agli altri aventi diritto.

Le richieste per il riconoscimento del credito d’imposta dovranno essere inviate dagli esercenti per via telematica alla Direzione generale biblioteche e istituti culturali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Entro i trenta giorni successivi, la Direzione generale biblioteche e istituti culturali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo verificata la disponibilità delle risorse, comunica ai soggetti interessati il riconoscimento del credito d’imposta spettante.

Federica Sorge
Caporedattore Economia.news

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