Incontriamo Antonio Coeli, il direttore del CAF SILPA, per farci raccontare come nasce la sua passione per il mondo “commerciale” e per conoscere il suo percorso professionale che lo ha portato ad assumere da poco la direzione del neonato CAF.
Coeli lei non è nuovo al mondo dei CAF, ha sempre lavorato in questo ambito?
E’ tanto che sono in questo settore ma prima di entrare nel mondo dei CAF ho maturato oltre 15 anni di esperienze in realtà del mondo della finanza, dei servizi e del software, sempre con ruoli di commerciale sul territorio prima e di direttore commerciale poi.
Quando inizia la sua esperienza nei CAF e con quale ruolo?
La mia esperienza inizia nel 2005 presso il Gruppo Servizi CGN, di cui il Caf CGN SpA fa parte. Arrivo al Caf Cgn in un momento storico in cui, dopo 10 anni dalla sua fondazione, l’organico era di circa 30 persone e il numero di dichiarazioni 730 gestite di circa 700.000, posizionando il Caf CGN al 5° posto nella classifica dei Caf nazionali per numero di 730 gestiti. Entro a far parte del mondo Cgn come braccio destro del fondatore Giancarlo Broggian, e assieme a lui cominciamo un percorso di crescita che ci avrebbe portati, dopo 13 anni, a contare 250 dipendenti e circa 1.500.000 di 730 gestiti, e al 3° posto nella classifica dei Caf nazionali per numero di 730 gestiti dopo CGIL e CISL.
Ci sta dicendo che la crescita di quel gruppo è fortemente legata al ruolo da lei ricoperto ed alle sue idee innovative?
I risultati sono sempre ottenuti con il lavoro di squadra, mai da un singolo; sicuramente nella squadra Cgn di allora ho dato il mio importante contributo. Un passaggio cruciale per la fortissima crescita del Caf CGN fu la creazione nel 2010 di una vera rete commerciale, con 20 figure dislocate su tutto il territorio nazionale; la creazione e la gestione della rete commerciale da parte mia fece la differenza sui tassi di crescita anno su anno, doppi e tripli di quanto accadeva in precedenza
Quelli della creazione e gestione della rete furono gli anni più entusiasmanti; partecipai attivamente alla selezione delle persone, creai i sistemi incentivanti e, soprattutto, adottai un metodo di gestione un po’ fuori dai canoni (che ho descritto nel mio libro “AAA Venditori Cercasi: Far crescere le persone per far crescere le vendite” https://g.co/kgs/x8Ea8S).
I risultati ottenuti li ho sinteticamente citati poco sopra; al di là dei numeri, la creazione nel 2010 della rete commerciale consentì di essere proattivi sul mercato e di andare a conquistare quote e settori fino ad allora off-limits.
Da quello che ci racconta viene naturale chiederle come mai non sia ancora al suo posto di comando all’interno di quella realtà che sembra poter essere definita una sua “creatura”?
Nel 2018 da parte mia erano venute meno le motivazioni iniziali e l’entusiasmo dei primi anni caratterizzati da progetti e sfide sempre nuove; le divergenze di vedute, di strategia e di stile di gestione portarono alla mia uscita da Cgn.
Per un pò di tempo lei è scomparso dalla scena dei CAF, ma oggi la rivediamo protagonista. Come ha ritrovato la motivazione?
Per un paio di anni sono stato fuori dal mondo Caf, fino a quando l’Avv. Maiolica mi contattò per chiedermi se volevo partecipare alla sfida di costituire da zero il Caf SILPA. Accettai con entusiasmo, in primis per la grande fiducia e stima nell’Avv. Maiolica, e poi perchè costruire da zero una nuova realtà, sapendo quali sono gli ingredienti indispensabili per avere successo, è al tempo stesso facile e stimolante.
Quando nasce la sua conoscenza con l’avvocato Maiolica?
Fu durante gli anni in Cgn che conobbi l’Avv. Leonardo Maiolica, all’epoca alla guida di un Patronato a diffusione nazionale, con il quale stringemmo una reciprocamente fruttuosa collaborazione e sinergia, nell’ambito della quale potevamo offrire alla comune clientela sia i servizi Caf che quelli di Patronato. Già allora mi parve che la visione dell’Avv. Maiolica fosse quella più corretta: al cittadino e ai Professionisti non si possono offrire solo i servizi Caf ignorando quelli di Patronato e altri servizi correlati e complementari. Su questo tema, invece, la posizione di Cgn era (ed è tuttora) diversa: la proprietà non ha mai creduto nel Patronato.
L’avvocato Maiolica è il patron del Gruppo Silpa, una galassia di enti e associazioni tutte rivolte ai servizi per i cittadini. Cosa la ha colpita principalmente di questa realtà?
Ho da subito apprezzato come il Gruppo SILPA, unico in Italia, stia perseguendo una strategia vincente di diversificazione e complementarietà dei servizi, affiancando a Caf e Patronato i servizi dell’Agenzia Per il Lavoro, le attività sindacali, la formazione finanziata, la ricerca e selezione del personale, ecc., con l’obiettivo di fornire a cittadini e Professionisti tutto ciò di cui possono avere bisogno in ambito fiscale, previdenziale e dei servizi alla persona in generale. Condividendo con il Presidente Maiolica l’entusiasmo per questa nuova avventura, stiamo creando la rete commerciale (come già detto è la chiave di una forte crescita) del Gruppo Silpa; l’obiettivo che ci poniamo come Gruppo, non solo come Caf SILPA, è di aumentare progressivamente i volumi di pratiche gestite per conquistare un posto di rilievo nel panorama nazionale.
Quali potranno essere le chiavi del successo di questa nuova avventura?
Le chiavi di questo inevitabile successo che ci attende sono molteplici: la grande etica che ci accomuna e contraddistingue, l’entusiasmo, la voglia di cercare e vincere sempre nuove sfide, la centralità delle persone nei nostro progetto, siano esse i cittadini a cui eroghiamo i servizi, siano esse i collaboratori e dipendenti delle nostre società. L’interesse (vero e sincero, non simulato come mi è capitato di vedere altrove) per le persone è il fattore principale per il successo di un’impresa, perchè genera persone motivate ed entusiaste che contribuiscono attivamente alla realizzazione degli obiettivi.