Esce oggi il numero 24 di questo giornale nato un po’ come una sfida per distinguersi da una stampa troppo faziosa, di parte e non sempre sincera, chiara ed obiettiva. La nostra avventura è iniziata in un particolare momento storico del Paese, in piena pandemia COVID-19, che ha messo in evidenza le tante fragilità presenti nel nostro tessuto sociale ed economico.
Sono sempre di più gli italiani che si avvicinano alla spaventosa soglia della povertà, e sempre più spesso arrivano richieste di aiuto, vere proprie urla che non trovano sempre risposte e soluzioni.
Quando abbiamo pubblicato il primo numero, nel dicembre del 2020, l’Esodo era di solo 20 pagine, e non mancavano gli scettici, gli invidiosi e gli increduli che ci guardavano come dei veri e propri folli per aver voluto realizzare un importante progetto editoriale in un momento in cui l’editoria, ed in particolare la carta stampata, verteva in condizioni di estrema difficoltà.
La determinazione del nostro editore, Leonardo Maiolica, è stata un po’ da sprono per tutto il comitato di redazione che, con grande spirito di servizio, è andato avanti in questi due anni portando la testata ai risultati che sono oggi sotto gli occhi di tutti.
Porre sempre al centro della nostra attenzione i cittadini e le imprese, e tutti coloro che pongono domande e attendono risposte che spesso non arrivano, ha fatto sì che oggi il nostro giornale sia diventato un vero e proprio punto di riferimento dove trovare mensilmente informazioni, notizie, risposte ed aiuti.
I tanti approfondimenti sui temi di attualità, di cultura, di economia, di politica, di lavoro, di società, nonché le rubriche sportive, di arte, musica, cucina e viaggi, hanno fatto sì che crescesse sempre di più l’interesse dei lettori nel nostro confronto e, come immediata conseguenza, il giornale è diventato di 60 pagine mensili.
Come penso sia ben chiaro a tutti, questo è un risultato raggiunto non senza fatica, dedizione, impegno e sacrifici, ma tutto ciò passa in secondo piano perché troviamo gratificazione nel pensare che il nostro giornale sia diventato oggi un vero e proprio compagno di viaggio per i nostri tanti lettori, da noi accompagnati in un percorso verso la conoscenza e l’approfondimento.
Numerose le richieste di collaborazione che arrivano in redazione, segno che l’interesse verso L’Esodo è sempre più crescente; non solo tra i lettori, ma anche tra chi ha, o potrebbe avere, qualcosa da dire. Non tradiremo il nostro spirito iniziale e continueremo sempre a dare voce, spazio e risalto a chi abbia qualcosa da raccontare che possa essere di interesse per il nostro affezionato pubblico e per chi si avvicinerà a noi nei prossimi mesi.
Massimo Maria Amorosini