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14 Gennaio 2025
Editoriale

Editoriale n°38 – Gennaio 2024

Inizia un nuovo anno e fa il suo debutto in un mondo alle prese con conflitti bellici che sembrano non andare nella direzione di cessare ma, anzi, sono continuamente alimentati con il conseguente rischio di ampliare l’area geografica degli scontri ed il coinvolgimento di sempre più Paesi. Ma cosa dovremo aspettarci da questo entrante 2024? Questa è la domanda che viene naturale porsi. Soprattutto da parte di quanti, e non sono pochi, temono che l’antica credenza di “anno bisesto anno funesto” non faccia pensare a nulla di buono. La credenza che ritiene che gli anni bisestili siano portatori di sfortuna è ben radicata nella tradizione popolare, che narra come gli anni bisestili siano associati a eventi negativi o sfortunati. Si tratta dunque di superstizioni o leggende tramandate nel tempo, senza alcuna prova scientifica che dimostri che questi anni siano intrinsecamente nefasti. Il mondo è sempre pieno di alti e bassi. Nel corso di questi ultimi anni, non bisestili, ci sono stati vari eventi significativi, alcuni positivi e tanti altri meno. Nel 2021, la pandemia da COVID-19 ha continuato a influenzare molte parti del mondo, con alcune regioni che combattevano con varianti del virus e sfide legate alla vaccinazione e alla ripresa economica. Nel 2022 diverse zone del pianeta hanno continuato a lottare con le conseguenze della pandemia mentre altri eventi, come cambiamenti climatici e tensioni geopolitiche, hanno attirato l’attenzione globale. In questi anni trascorsi dall’ultimo anno bisestile, quel 2020 che ha visto la nascita di una nuova malattia virale identificata con il nome di COVID-19, che ha letteralmente messo in ginocchio l’intero pianeta, di eventi negativi ne abbiamo conosciuti molti. Guerre, siccità, carestie, alluvioni, terremoti, giusto per citarne alcuni. Il Conflitto in Ucraina, che oltre a portare morti e distruzione ha fatto tornare indietro di decenni le relazioni tra Mosca e l’Occidente, deteriorandole a un punto mai visto dopo la fine della Guerra fredda, ha innescato una serie di reazioni a catena che hanno investito tutto il mondo, colpendolo con una crisi energetica, economica e alimentare. Ma anche l’ignobile attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, con una serie di attacchi terroristici e massacri di civili e militari, a cui sta facendo seguito da ambo le parti un’offensiva militare che vede tante, troppe, vittime innocenti tra gli israeliani e tra i palestinesi. Anche in questo caso si iniziano a contare le innumerevoli conseguenze economiche globali, legate soprattutto alla difficoltà per il traffico marittimo in quell’area del mediterraneo. Ed abbiamo citato solo alcuni eventi successi in anni “non sfortunati”, come quello che si è appena concluso. Non ci resta che attendere soltanto 365 giorni per capire se il 2024 sarà ricordato positivamente, o se andrà ad alimentare la credenza di “anno bisesto anno funesto”.

Massimo Maria Amorosini

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