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17 Gennaio 2025
Editoriale

La Turchese: pietra preziosa che apporta benefici

Non tutti sanno che questa gemma, oltre alla innegabile bellezza, può apportare benefici alla salute, fisica ed anche psicologica. Approfondiamo e scopriamone tutte le curiosità

Questa pietra, che si caratterizza per il colore che spazia dall’azzurro acceso al verde acqua, oltre alla sua indiscutibile bellezza possiede caratteristiche che potrebbero sorprenderci.

Chiariamo, innanzitutto, i dubbi sul nome: “la Turchese” o “il Turchese”? Generalmente, il nome al femminile “la Turchese”, viene riservato alle gemme di colore intenso mentre, con il nome al maschile “il Turchese”, si indicano le gemme tendenti al verde-azzurro chiaro. Oltre ad essere una delle pietre più antiche ed apprezzate, la Turchese è anche avvolta da un’aura di mistero. Sin dai tempi più remoti, infatti, viene considerata apportatrice di buona sorte e simbolo di saggezza. Capace di suscitare emozioni positive in chi la indossa o la possiede, viene molto utilizzata come portafortuna. I maggiori Paesi di estrazione sono il Messico, la Cina, il Perù e gli Stati Uniti ma il minerale è diffuso anche in molti altri Stati. Appartiene alla categoria mineralogica dei fosfati (fosfato basico idrato) che si forma a causa dell’alterazione nelle rocce sedimentarie (in prevalenza vulcaniche o arenarie) contenenti alluminio e rame, e proprio dal rame che deriva la sua tipica colorazione azzurro-verde. Ha un livello di durezza che va da 5 a 6, il che significa che è una pietra mediamente dura (per intenderci il rubino misura 9 e il diamante – il valore più alto in natura- misura 10, nella scala di Mohs). Quindi, chi possiede un gioiello in Turchese dovrà prestare una certa attenzione nell’indosso per evitare di danneggiarlo o di modificarne il colore.

Qual è il significato del nome

Perché questa pietra si chiama così? Dipende dal colore? No, in realtà il suo nome deriva dalle origini della gemma che è stata rinvenuta, per la prima volta, in Turchia. Per l’esattezza il nome deriva dal termine francese “pierre turquoise” che significa “pietra dei turchi”.

Colori e composizione

Come detto, la pietra non ha mai una colorazione netta ed uniforme. Il colore più caratteristico è l’azzurro intenso (quasi del colore del cielo) ma può anche virare sui toni del verde acqua e possedere delle striature scure, nere o marroni, a seconda delle inclusioni di altri minerali.

Il colore azzurro caratteristico dipende dalla presenza di rame, mentre le sfumature verso il verde dipendono dal contenuto in ferro che, peraltro, ne fanno abbassare il valore commerciale. Ma non di solo colore azzurro o verde chiaro si trova questa pietra. Sarai sorpreso dal sapere che ne esistono anche di gialle o verde acceso.

Ecco qui di seguito tutte le sue sfumature e i siti di provenienza:

Verde pallido puntinato di nero – estratto nelle miniere africane

Verde mischiato a giallo e blu – estratto dalle aree di Hubei e Anhui, in Cina

Verde acceso – estratto in California

Giallo chiaro mescolato ad una punta di verdino di provenienza cinese, è molto raro

Celeste brillante – proveniente dall’America

Azzurro intenso – estratto dalle miniere messicane Compitas

Azzurro opaco – estratto nel Nepal

Oltre alle pietre naturali ne esistono varietà modificate dal loro stato originale: la Turchese trattata, le cui parti porose sono riempite con una sostanza trasparente che può essere paraffina, colore plastico o olio minerale; la Turchese stabilizzata, dove all’interno dei pori viene infusa una resina. I trattamenti tendono a fare in modo che il colore non muti col passare del tempo e ad aumentare la durabilità della pietra.

Inoltre, il colore della pietra è influenzato anche dagli agenti esterni che, quotidianamente, potrebbero entrare in contatto con la gemma ed alterarne le caratteristiche. Ciò in parte è dovuto alla porosità della pietra. Ed è proprio per questo motivo che accade spesso che la Turchese diventi verde, proprio a causa dei fattori esterni. Quindi, molta attenzione alla cura della gemma perché le alterazioni di colore sono irreversibili.

Proprietà della pietra: credenze e benefici

Come per altre pietre preziose, la Turchese è ammantata di un’aura di mistero e accompagnata da miti e leggende per molte popolazioni. Soprattutto per le tribù dei nativi americani, questa gemma ha molto significato, uno dei principali quello di ritenere che la gemma racchiuda in sé gli spiriti di tutti gli animali. E forse è per questa antica credenza che, in passato in occidente, la Turchese veniva utilizzata per adornare i cavalli, proprio credendo che, grazie alla pietra, si potessero prevenire le cadute da esso. La tribù degli indiani Navajo riteneva che il minerale potesse aiutare a far piovere e quella degli Apache che alla fine dell’arcobaleno ci fosse una Turchese. Anche gli Antichi Egizi la consideravano una pietra magica e la utilizzavano spesso per adornare monili o realizzare decorazioni. Nel Tibet, invece, la gemma simboleggia l’amore e per questo viene scambiata in dono tra gli innamorati.

Cristalloterapia

In questa antica terapia alternativa che sfrutta pietre e cristalli per ristabilire l’equilibrio psicofisico, la Turchese è ritenuta di grande valore, apportatrice di benefici sia a livello fisico sia a livello psicologico. Proprio tra questi ultimi, si ritiene che sia in grado di infondere calma e serenità e di proteggere chi la possiede o la indossa, dalle insidie del mondo e dalle malignità poiché sembrerebbe assorbire tutti i pensieri negativi. E’ dunque un ottimo portafortuna capace di scacciare disgrazie e cattiva sorte è, infatti, anche conosciuta come la “pietra dei viaggiatori” perché riuscirebbe a proteggere da incidenti e cadute. In aggiunta favorirebbe la fantasia e apporterebbe consapevolezza. Collegata al quinto chakra (come altre due pietre blu: lapislazzuli e zaffiro) proteggerebbe dalle affezioni della gola, dell’apparato respiratorio in generale e sarebbe in grado di stimolare la nostra capacità oratoria, liberando così la mente dalle parole non dette ma che in realtà avrebbero un bisogno di essere espresse. È considerata anche ottimo antinfiammatorio, un valido disintossicante e influenzerebbe anche la salute degli occhi.

Come si utilizza?

Per sfruttarne al meglio tutti gli effetti, la gemma deve essere o posizionata in casa o indossata, così da favorire i flussi energetici e creativi. Il cristallo è anche ottimo per la pratica della meditazione poiché si ritiene in grado di aprire la mente. Utile amuleto anche contro insonnia e incubi frequenti.

Si tiene a precisare che la cristalloterapia non è una disciplina basata su prove scientifiche confermate, per cui tutto quanto detto ha scopo puramente informativo.

Dove acquistarla, prezzi e manutenzione

Con questa pietra vengono realizzati principalmente ciondoli, collane, bracciali, anelli e accessori vari. Trattandosi di gioielli, è consigliabile acquistarli in una oreficeria di fiducia o in alternativa, in uno degli ormai numerosissimi negozi online specializzati in gemme. Da tenere a mente però che è una delle pietre più facilmente contraffatte e tra le più falsificate al mondo. Tra le pietre più somiglianti troviamo l’amazzonite, la crisocolla, la smithsonite e la variscite. E non mancano le riproduzioni in vetro e addirittura in plastica. Potrebbe tornare utile sapere che la pietra vera presenta una lucentezza opaca e cerosa.

E quanto costa? Nonostante non si tratti di una gemma particolarmente rara, non è comunque semplice trovare esemplari di alta qualità e privi di imperfezioni. Perciò trovare una pietra di qualità avrà un costo relativamente impegnativo ossia tra 300/400 euro a carato. Più abbordabili saranno le pietre cabochon, ossia quelle con un taglio privo di sfaccettature.

Oltre che porosa, questa è una pietra molto delicata, per cui non dovrà essere trattata con prodotti detergenti o con sostanze grasse. Dovrà inoltre essere tenuta al riparo da fonti di calore ed evitare di essere immersa nell’acqua (quindi evitare bagni di mare o di altro genere). Per essere conservata al meglio la Turchese non deve entrare in contatto con sostanze acide, profumi e il nostro stesso sudore. Per pulirla, è sufficiente utilizzare un panno morbido e leggermente umido.

Monica Cinti

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