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19 Febbraio 2025
Massimo Maria Amorosini
Editoriale

Parità di Genere nello Sport, una sfida aperta

Pochi giorni fa ho avuto l’onore di moderare un panel intitolato “Female Leadership in the Sport Industry”, organizzato da Fortune Italia nell’ambito del Social Football Summit 2024.

Questo evento mi ha offerto l’occasione di riflettere sul ruolo delle donne nello sport e, per prepararmi, ho deciso di scavare oltre la superficie, esplorando le dinamiche profonde che caratterizzano il settore sportivo italiano.

Il difficile cammino delle donne nel raggiungere la parità nel settore sportivo italiano

Ciò che ho scoperto è un mondo ancora troppo “di parte”, dove le donne continuano a scontrarsi con barriere culturali e strutturali.

Un dato emblematico: su 50 federazioni sportive nazionali in Italia, solo una, la federazione danza sportiva e sport musicali, è guidata da una donna.

Ma le disparità non si fermano ai vertici dirigenziali.

A livello di visibilità, compensi e opportunità, le atlete si trovano spesso in una posizione di svantaggio rispetto ai colleghi uomini.

Questo scenario riflette le difficoltà di una società in cui il cammino verso la parità di genere è ancora lungo.

Il mondo dello sport riflette molte delle dinamiche della nostra società, inclusi i progressi e le resistenze verso la parità di genere.

Se da un lato assistiamo a un crescente numero di iniziative volte a valorizzare il contributo femminile, dall’altro persistono disparità significative sia a livello di atleti che nei vertici societari e federali.

La strada verso l’equità è ancora lunga, ma la crescente attenzione mediatica e le battaglie di molte donne leader rappresentano un segnale di cambiamento positivo.

Le differenze tra uomini e donne nello sport sono evidenti, soprattutto a livello economico e di visibilità. In molte discipline sportive, gli uomini ricevono compensi significativamente superiori rispetto alle donne.

Riconoscimento Economico: le Disparità di Genere nello Sport

Un esempio lampante è rappresentato dalle differenze nei premi dei tornei di tennis o calcio, dove le atlete devono spesso lottare per ottenere pari riconoscimento economico.

La rappresentazione delle donne nello sport è ancora limitata.

Eventi femminili ricevono una frazione dell’attenzione rispetto a quelli maschili, con conseguenze dirette su sponsorizzazioni e opportunità di crescita per le atlete.

Se il numero di atlete cresce, lo stesso non si può dire per la rappresentanza femminile nei ruoli decisionali dello sport.

Solo una troppo piccola percentuale di donne occupa posizioni di leadership in federazioni sportive o club professionistici.

Questo squilibrio ostacola la possibilità di portare prospettive diverse e di promuovere politiche più inclusive.

Stereotipi e pregiudizi continuano a limitare l’accesso delle donne a ruoli di vertice

Spesso si associa erroneamente la leadership sportiva a caratteristiche tradizionalmente maschili.

Nonostante le difficoltà, esistono segnali di progresso e donne leader che stanno cambiando il panorama sportivo.

Figure come Silvia Salis che nel 2021, dopo una carriera di strepitosi successi sportivi nel lancio del martello, viene nominata vice presidente vicario del CONI, prima donna ad arrivare così in alto in questo mondo, possono far ben sperare verso una inversione di tendenza e dimostrare che la leadership femminile può rappresentare un valore aggiunto.

Diverse federazioni e organizzazioni stanno implementando programmi per promuovere la parità di genere, offrendo opportunità di formazione e mentoring alle donne interessate a intraprendere carriere manageriali nello sport.

Ma non illudiamoci, perché, nonostante i progressi, la strada verso una reale parità di genere nello sport è ancora lunga.

E’ necessario educare atleti, dirigenti e il pubblico sui benefici della diversità e dell’inclusione.

Garantire pari opportunità con politiche concrete e azioni di cambiamento

E per far questo le Federazioni e organizzazioni sportive devono adottare politiche concrete per garantire pari opportunità a tutti i livelli, dai campi di gioco alle stanze dei bottoni.

La lotta per la parità di genere nello sport non riguarda solo il mondo sportivo, ma riflette una più ampia battaglia per l’uguaglianza nella società.

Sebbene i progressi siano tangibili, non possiamo accontentarci.

Solo attraverso un impegno condiviso tra atleti, dirigenti, istituzioni e il pubblico sarà possibile costruire uno sport davvero equo e inclusivo, dove ogni talento possa essere valorizzato indipendentemente dal genere.

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