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7 Ottobre 2024
Lavoro e Previdenza Primo Piano

GOL Lazio – Corso di operatore Amministrativo segretariale

Il 17 novembre 2023, a Roma è stata avviata, dall’Ente di Formazione AMILI, la prima edizione del corso “Operatore Amministrativo Segretariale – Percorso 3. Reskilling” rivolto a beneficiari del Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (Gol).

L’obiettivo del percorso è quello di formare i destinatari, mediante un intervento integrato di formazione (330 ore) e stage (70 ore) in modo che possano acquisire conoscenze e competenze per svolgere in autonomia attività di segreteria, nei diversi aspetti, tecnici ed organizzativi, utilizzando strumenti digitali di office automation, sulla base delle priorità e delle esigenze, espresse dai propri referenti. Il corso prevede l’insegnamento di materie teoriche, relative alle aree della comunicazione, alla gestione amministrativa (incassi e pagamenti), all’organizzazione dell’azienda, all’utilizzo di programmi informatici per elaborazione testi, fogli elettronici, servizi di rete. Alla fine del corso, dopo l’esame regionale, verrà rilasciato il Diploma di Qualifica Professionale.

La platea del Programma GOL è rappresentata prioritariamente da soggetti in cerca di occupazione soggette alla cosiddetta condizionalità, per le quali cioè il diritto a ricevere un ammortizzatore sociale o un sostegno al reddito è condizionato dalla disponibilità ad accettare offerte di lavoro o percorsi di politica attiva, pena la decadenza dal beneficio. Ma non tutti rientrano in categorie di disoccupati non soggetti a condizionalità.

Dalla parte dei discenti

La formazione, per chiunque si trovi di fronte a scelte cruciali per il proprio futuro, è di fondamentale importanza. Non perdere mai il riscontro tra conoscenze teoriche e applicazioni pratiche e, soprattutto, rimanere sempre aggiornati, è la bussola che aiuta ad orientarci nel dedalo delle opportunità professionali.

Oggi molte persone devono affrontare difficoltà ed incertezze e gli ostacoli da affrontare nella ricerca di una occupazione sono molteplici quali: una competizione elevata; tecnologia in rapida evoluzione; richiesta di esperienza del settore e le sempre più citate soft skills (tra le tante: capacità di comunicazione e di risoluzione dei problemi).

L’adesione ai Corsi del Programma Gol per molti inoccupati/disoccupati è motivata dal fatto che in questo modo si percepisce un’indennità di partecipazione prevista dal SFL (Supporto per la Formazione e il Lavoro). Ma non tutti decidono di frequentarlo per questa ragione. Inoltre, come anticipato, l’adesione a questo percorso formativo rilascia una Qualifica Professionale e consente di mettere in pratica le conoscenze acquisite, garantendo uno stage in azienda.

Detto ciò, andiamo ad incontrare alcuni dei partecipanti al Corso di “operatore amministrativo e segretariale” per cercare di comprenderne meglio le aspettative iniziali e le sensazioni durante il percorso formativo, puntando anche lo sguardo sul loro vissuto personale, le emozioni e le loro esperienze.

Celeste – anni 36

Celeste è diplomata ragioniera. In giovane età (17 anni) con grande coraggio e notevole sforzo ha intrapreso un’attività imprenditoriale aprendo un negozio di cartoleria, attività che alcuni anni dopo, sfortunatamente, ha dovuto cessare. Successivamente si è anche occupata della gestione degli ordini in un magazzino e della gestione della cassa in un’altra Società e, nel settore dell’infanzia, ha dato ripetizioni. Desidererebbe ricollocarsi in svariati settori, da quello pedagogico e sociale a quello artigianale, informatico o industriale.

Dall’adesione al progetto auspica di acquisire quelle competenze che al momento non le appartengono.

All’interno del percorso formativo segue assiduamente le lezioni e le sue più grandi perplessità riguardano soprattutto la fine dell’esperienza. Le domande che si pone sono le seguenti: Sto acquisendo le competenze necessarie per potermi reinserire in un contesto moderno e in costante evoluzione? Sarò effettivamente in grado di corrispondere alle aspettative dell’azienda dove andrò ad effettuare lo stage? E questo stage, potrebbe concretizzarsi e trasformarsi in una opportunità lavorativa?

Le risposte ce le potrà dare solo Lei, in un futuro (che Le auguriamo) prossimo.

Antonella – anni 43

Antonella si è diplomata al liceo scientifico. Nella sua vita, oltre a dedicarsi a tempo pieno della gestione famigliare (ha cresciuto due figli) e della casa, nei ritagli di tempo si adoperava ad aiutare i suoceri che avevano un negozio di ortofrutta. Qui ha imparato ad interagire con i clienti, riuscendo a risolvere piccoli contrasti con l’utilizzo del dialogo, esprimendo le proprie opinioni senza prevaricare il prossimo. Ora che i figli sono cresciuti, si sente pronta a rimettersi in gioco e a realizzarsi e trovare una sua affermazione, al di fuori dell’ambito domestico. Si chiede: “Questo corso darà l’opportunità di appagare la mia fame di cultura e di colmare il gap che ho con la lingua inglese. Inoltre avrò la possibilità di un inserimento lavorativo oltre ad accrescere le mie competenze?”. Antonella ha anche un sogno: ora che la figlia si sta laureando in medicina e che Lei, grazie a questo corso sta acquisendo nuove abilità, spererebbe di aprire uno studio medico e collaborare al suo fianco.

Vincenzo – anni 37

Vincenzo è nato a Foggia ed inizia a lavorare, anche lui, molto presto a 17 anni. Purtroppo, quando ha 23 anni, un brutto incidente motociclistico lo costringe in un letto di ospedale per un periodo molto lungo. Questa esperienza lo segna profondamente, sia nella psiche sia nel fisico, di fatto lo rende invalido con una percentuale del 75%. Ci dice: “Mi sono ritrovato a dover fare i conti con una realtà che non avevo affrontato fino a quel momento”. Non si è lasciato abbattere dalla disgrazia, si è rimboccato le maniche ed è riuscito, comunque, a trovare degli impieghi, ma tutti precari e senza garanzie. Questo lo spinge (a 35 anni) a lasciare il suo territorio e girare l’Italia, fino ad approdare a Roma dove poter ricominciare e costruire il suo futuro. Frequenta il corso, oltre che per l’acquisizione di nuove competenze, perché lo ritiene una grossa spinta motivazionale.

Ilaria – anni 38

Ilaria ha un Diploma di Istruzione Professionale in Tecnico Addetto ai Servizi turistici. Nella sua esperienza professionale per diversi anni si è occupata di risorse presso una Associazione che gestiva Ostelli per la gioventù in Italia e all’estero. E’ in cerca di occupazione da alcuni anni e ha un forte desiderio di trovare nuovamente una collocazione, preferibilmente in un ambiente numeroso, con la possibilità di relazionarsi sia con i colleghi sia con i clienti. Avendo avuto qualche problematica durante i precedenti impieghi (ha subito mobbing), spererebbe di potersi inserire in un ambiente di lavoro disteso e tranquillo.

Da questo corso si aspetta di aumentare le competenze informatiche acquisendo nuovi strumenti tecnici poiché ha compreso l’importanza della riqualificazione professionale.

Natalya – anni 52

Natalya proviene dall’Ucraina, è Laureata in economia e Commercio, conseguita nel Paese di provenienza, ed è da diversi anni in Italia. Il suo percorso professionale ha subito fortune alterne, avendo avuto, nella maggior parte dei casi, rapporti di lavoro non contrattualizzati. Proprio per questo è l’unico corsista che non percependo alcun sostegno al reddito e quindi non essendo obbligata a frequentarlo, ha deciso di intraprendere questa esperienza per tutt’altre ragioni. Ossia quelle di poter potenziare la capacità di linguaggio della lingua italiana, anche grazie al confronto con i colleghi corsisti, di aggiornare le competenze tecniche e informatiche, essendo da alcuni anni fuori dal mercato del lavoro. Le piacerebbe rimettersi in gioco e riutilizzare alcune delle sue capacità, sperimentate nell’ambiente di lavoro, come il saper prevenire situazioni conflittuali con l’uso della diplomazia.

Le sue più grandi perplessità riguardano la sua età (che ritiene avanzata per il reinserimento lavorativo), il gap delle competenze acquisite (ormai forse superate) in un Paese diverso, e la non fluidità nella lingua italiana.

In bocca a lupo, ragazzi!

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