Pregi e criticità a due anni dalla introduzione della Disability Card
In passato ci siamo occupati della Carta Europea della Disabilità che è il documento che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate. Lo abbiamo fatto nel numero di Marzo 2022 di questa rivista, comunicando la nascita della Disability card. Ora a distanza di quasi due anni della sua introduzione, quindi dopo averla conosciuta, possiamo approfondire gli aspetti positivi e le relative criticità.
In primo luogo, come evidenziato dal Ministero della Disabilità ricordiamo che la carta europea della disabilità rientra all’interno del progetto europeo “UE Disabili Card” che ha come obiettivo il mutuo riconoscimento delle condizioni di disabilità fra i Paesi aderenti. Possono richiedere gratuitamente la carta europea della disabilità tutti coloro che rientrano in queste categorie:
- Invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata pari o maggiore del 67%
- Invalidi civili minorenni
- Cittadini con indennità di accompagnamento
- Cittadini con certificazione ai sensi della Legge 104/1992, Art 3 comma 3
- Ciechi civili
- Sordi civili
- Invalidi e inabili ai sensi della Legge 222/1984
- Invalidi sul lavoro con invalidità certificata pari o maggiore del 35%
- Invalidi sul lavoro o con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica
- Inabili alle mansioni (ai sensi della Legge 379/1955, del DPR 73/92 e del DPR 171/2011) e inabili (ai sensi della Legge 274/1991, art. 13 e Legge 335/1995, art. 2)
- Cittadini titolari di Trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.
Sulla Carta Europea della Disabilità sono presenti questi dati personali:
- Una fotografia, formato fototessera, del titolare.
- Nome, cognome, data di nascita del titolare.
- Numero seriale e data di scadenza del documento.
- Un’apposita indicazione nei casi in cui il titolare necessiti di accompagnatore o di un maggiore sostegno.
- Un QR Code contenente UNICAMENTE le informazioni relative all’esistenza della condizione di disabilità e quindi alla validità della Card.
- La scritta “EU Disability Card” in Braille.
Per richiederla è sufficiente accedere nella pagina dedicata alla carta europea della disabilità del sito dell’Inps, ed avere, oltre che il proprio documento d’identità personale, una fotografia formato tessera, che deve essere caricata durante la procedura di richiesta online. Una volta terminata la procedura di inserimento dei propri dati la card verrà spedita a casa del richiedente.
La carta europea della disabilità, grazie al QR code incorporato che consente, tramite l’accesso ai dati sensibili, di certificare lo stato di disabilità, sostituisce tutti i certificati cartacei e verbali attestanti le condizioni di disabilità del titolare. Può quindi essere utilizzata per certificare la propria condizione di disabilità presso gli uffici pubblici dando luogo all’accesso gratuito o a tariffa agevolate presso i musei statali e in tutti i luoghi di cultura dei Paesi dell’unione europea che hanno aderito al progetto.
Trattandosi di una carta di riconoscimento rilasciata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, nell’uso quotidiano, tutti noi ci saremmo aspettati una omogeneità di trattamento sull’intero territorio nazionale ma, purtroppo, abbiamo constatato in prima persona che non è così.
Ho avuto modo personalmente di sperimentare la card in Europa. L’ho fatto recandomi con la mia famiglia al parco di Disneyland Paris dove, appena entrato nell’area reception, ho mostrato la mia card e con molta piacevole sorpresa, sono stato assistito come mai mi era capitato nel nostro Paese. Un’assistente mi ha chiesto di mettermi in posa e mi ha scattato una fototessera che, nello spazio di pochi secondi, mi ha consegnato incorporata in una card europea valida, per quattro giorni, per l’accesso al parco, non solo per me ma per quattro componenti, praticamente per tutta la mia famiglia. Davanti alla mia sorpresa, con un sorriso, mi è stato fatto notare che non avrebbe avuto senso l’accesso riservato soltanto a me, perché avrei dovuto comunque aspettare che i miei figli completassero la fila per aggiungermi.
La mia sorpresa è nata dal fatto che soli pochi giorni prima, In Italia, in una nota struttura turistica, l’operatore alla cassa, dopo avergli mostrato la tesserina, mi aveva praticamente detto che non serviva a nulla e che, eventualmente, avrei potuto avere uno sconto soltanto di fronte ad una invalidità del 100%.
Mentre in alcune mostre e musei ho ricevuto l’ingresso gratis per me e per una persona che mi accompagnava, altrove mi è stato applicato solo uno sconto molto più di cortesia che di convenzione, ed in alcuni luoghi pubblici mi è stato detto che non esisteva nessuna regola che gli era stata comunicata dalla direzione per applicare sconti o ingressi agevolati.
Sono tornato a scrivere questo articolo, proprio perché ritengo che sia fondamentale fare chiarezza su questo argomento, perché non è certamente piacevole dover mostrare una card, che comunque manifesta uno stato di disabilità e non sapere se ci si trova di fronte a qualcuno che è disponibile ad accoglierla e a riconoscere eventuali diritti o, al contrario, se è addirittura infastidito dalla esibizione della stessa.
La domanda che sorge spontanea è: perché esiste questo differente trattamento e cosa potremmo fare per evitare lo stato di imbarazzo e di disagio ogni qualvolta ci troviamo alla cassa di un museo, di un teatro, di un cinema, di uno stadio o comunque di un luogo pubblico che dovrebbe riconoscere i diritti dei disabili?
La risposta è molto semplice. La disability card non si applica in modo automatico in tutti gli accessi ai luoghi pubblici ma, al di là dei musei gestiti direttamente dallo Stato, solo in tutti quei casi in cui è stata sottoscritta e applicata una specifica convenzione tra il ministero della disabilità e gli enti a favore dei soggetti interessati alla convenzione che, per l’appunto, da luogo all’accesso a tariffe agevolate.
Purtroppo, fino ad ora, hanno sottoscritto la convenzione, come si può verificare dall’elenco indicato dal ministero per la disabilità che riporta dettagliatamente i singoli accordi, solo alcuni comuni italiani e qualche museo.
In particolare, oltre al Ministero della Cultura gli Enti in oggetto sono:
- COMUNE DI FERRARA
- COMUNE DI ALESSANDRIA
- GRIMALDI LINES
- MUSEI CIVICI DI VENEZIA
- FONDAZIONE IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI
- COMUNE DI RICCIONE
- COMUNE DI VERONA
- COMUNE DI LISSONE
- COMUNE DI FAVIGNANA
- COMUNE DI PONTREMOLI
- FONDAZIONE MIDA – MUSEI INTEGRATI DELL’AMBIENTE
- FONDAZIONE MAXXI
- COMUNE DI SUSA
- COMUNE DI CINISELLO BALSAMO
- COMUNE DI SCORRANO
- ASSOCIAZIONE VALDOSTANA IMPIANTI A FUNE
- COMUNE DI SANSEPOLCRO
- COMUNE DI SIMERI CRICHI
- COMUNE DI TOIRANO
- FONDAZIONE PIEMONTE DAL VIVO
- COMUNE DI GARLENDA
- ABI – ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA
- PROMO TURISMO FRIULI VENEZIA GIULIA
- ACRI
- COMUNE DI PALMI
- COMUNE DI BASELGA DI PINE’
- FONDAZIONE ROBERT HAWTHORN KITSON
- COMUNE DI LAVIS
- FONDAZIONE BRESCIA MUSEI
- COMUNE DI CREMA
- MEDICALIA
- COMUNE DI CAMPI SALENTINA
- JAM SESSION APS
- SANT’AGATA DI ESARO
- MUSEI CIVICI DI BOLOGNA
- COMUNE DI REGGIO EMILIA
- COMUNE DI OMEGNA
Oltre a questi enti e Comuni, Trenitalia, in comunicato ufficiale del 22 luglio 2023, informa che: “Ai titolari di Disability Card che necessitano di accompagnatore o di maggiore intensità di sostegno (individuati nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 novembre 20201), Trenitalia riconosce la gratuità del viaggio per l’accompagnatore del titolare, per i viaggi su tutto il territorio nazionale. Ai fini dell’individuazione delle categorie beneficiarie dell’agevolazione, sul lato anteriore della Carta deve essere presente un’apposita indicazione con lettera “A”. L’agevolazione accordata con la Disability Card non è cumulabile con altre riduzioni, ad eccezione di quella per i ragazzi (come di seguito indicato).
I biglietti emessi in virtù della Disability Card possono essere acquistati presso le biglietterie, le agenzie di viaggio abilitate, il Call Center di Trenitalia, il sito www.trenitalia.com e l’App Trenitalia. All’atto dell’acquisto, il titolare o chi ne fa le veci (genitore/tutore) deve esibire la Disability Card; l’operazione può essere effettuata anche su delega del titolare, previa esibizione della Card e di copia del documento di identificazione dell’intestatario della Carta.
A bordo treno, il titolare è tenuto ad esibire al personale di bordo, unitamente al biglietto a prezzo ridotto, la Disability Card ed un documento di identificazione.
Per le agevolazioni previste per i viaggi internazionali si rimanda alla Parte IV – Trasporto Internazionale delle presenti Condizioni Generali di Trasporto.”
Evidenziato l’elenco dei Comuni che hanno sottoscritto la convenzione e il dispositivo di Trenitalia, restano le tante criticità di un progetto che vuole essere di inclusione e di supporto alle persone disabili, ma che è scarsamente applicato, se non addirittura accantonato da chi dovrebbe, al contrario, presentarlo come una bandiera della propria attività. Non solo, in nessuna struttura, sia pubblica che privata, che personalmente ho frequentato, ho trovato, alla cassa o alla reception, l’avviso dell’eventuale sconto o ingresso gratuito per le persone con disabilità, al punto che, come ho già detto, gli sconti che alla presentazione della mia card mi sono stati applicati, spesso e volentieri, più che un atto dovuto, mi sono apparsi solo come un vero e proprio gesto di cortesia.
Credo, per quanto detto, che bisogna fare un po’ di chiarezza. Il nostro dovere, come Sindacato SILPA, è quello di essere in prima linea per tutelare tutti coloro che si trovano in condizioni di disagio e di difficoltà, ragion per cui, non faremo mancare la nostra voce di dissenso, se questa situazione dovesse proseguire nelle condizioni attuali.
Entrando nel merito della convenzione, che deve essere sottoscritta tra l’ente e la Presidenza del Consiglio dei Ministri dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità, si sottolinea che deve avere come scopo l’obiettivo di consentire ai titolari della carta europea della disabilità di fruire delle agevolazioni, promozioni e servizi dettagliatamente specificati. Possono trattarsi di accessi gratuiti per la persona disabile ed eventualmente anche di un accompagnatore o di sconti che normalmente sono del 50%.
Da nostro punto di vista, non comprendiamo la ragione per cui, per ottenere un beneficio dovuto ad uno stato di disabilità, sia necessario sottoscrivere una convenzione non solo e non tanto tra Ministero ed Enti privati, quanto tra Ministero ed Enti pubblici come i Comuni e, soprattutto, con profonda amarezza, visto che altro non è che un segno di civiltà e di rispetto delle persone diversamente abili, non comprendiamo la ragione che giustifica l’esiguo numero di Comuni italiani che, ad oggi, l’hanno sottoscritta.
Carlo Fantozzi