4 Ottobre 2024
Economia Lavoro e Previdenza

Lavoro: 382mila assunzioni previste dalle imprese a novembre

Non arretra la difficoltà di reperimento che riguarda il 46,4% dei profili richiesti. Necessari quasi 4 mesi per la loro ricerca sul mercato

Sono 382mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di novembre e 1,2 milioni quelle per il trimestre novembre-gennaio. I livelli della domanda di lavoro delle imprese si mantengono superiori a quelli registrati nell’analogo periodo pre-Covid (+33mila su novembre 2019, +95mila sul trimestre), meglio confrontabile con il contesto attuale, influenzato dalle incognite sul piano geopolitico e dalle dinamiche dell’inflazione. Infatti, la flessione registrata questo mese rispetto allo stesso periodo del 2021 (-82mila) sconta l’effetto di “rimbalzo” sperimentato lo scorso anno che ha portato a un aumento del Pil del 6,7%. Ancora in crescita la difficoltà di reperimento che riguarda il 46,4% dei profili ricercati, un valore superiore di circa 8 punti percentuali rispetto a un anno fa.

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. L’industria programma a novembre 121mila assunzioni: maggiori opportunità si riscontrano nella meccatronica (20mila entrate) e nella metallurgia (16mila), oltre che nelle costruzioni (40mila). Commercio (60mila entrate), turismo (51mila) e servizi alle persone (45mila) concentrano il 60% delle entrate che si prevedono nei servizi (262mila lavoratori nel mese). Il borsino delle professioni per novembre evidenzia la richiesta di 10mila Tecnici di rapporti con i mercati, 9mila Tecnici della salute, 7mila Tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni e 5mila Ingegneri tra gli high skills, 41mila Addetti alla ristorazione, 36mila Addetti alle vendite, 25mila Conduttori di veicoli a motore, 15mila Operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle strutture tra le professioni low skills. Cresce ancora il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che interessa il 46,4% delle assunzioni che equivalgono a oltre 177mila profili dei 382mila ricercati. Mediamente sono necessari 3,9 mesi a trovare sul mercato i candidati di difficile reperimento. Per gli Specialisti nelle scienze della vita (difficili da reperire nel 77,5% dei casi) si registrano punte di 7,5 mesi, 5,7 mesi sono necessari per i Tecnici della gestione dei processi produttivi (65,6% la relativa difficoltà), 5,4 mesi per i Fonditori, saldatori, montatori carpenteria metallica (69,5%) e per gli Artigiani e operai specializzati nelle costruzioni (66,7%) e 5,2 mesi per i Tecnici in campo ingegneristico (65,6%). A livello territoriale, 124mila entrate sono previste dalle imprese del Nord ovest, a cui seguono le imprese del Sud e isole (93mila), le imprese del Nord est (89mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 51,9%) e le imprese del Centro (77mila). I contratti a tempo determinato sono proposti a 201mila unità, pari al 52,6% del totale, in diminuzione rispetto a novembre 2021 (55,1%). Seguono i contratti a tempo indeterminato (77mila unità, 20,2%), quelli in somministrazione (50mila, 13,1%), l’apprendistato (20mila, 5,2%), gli altri contratti non alle dipendenze (16mila, 4,1%), le altre forme contrattuali alle dipendenze (12mila, 3,0%) e i contratti di collaborazione (7mila, 1,9%).

fonte: Unioncamere

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