Sarà un convegno patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, fortemente voluto dal Responsabile Politiche attive Credici – Calabria, Dott. Rocco Mungo, dal titolo “Politiche Attive del Lavoro – Prospettive e opportunità per la Calabria, il ruolo delle A.P.L. nel sistema organizzativo del lavoro”, a tenere a battesimo la nascita della Agenzia per il Lavoro CREDICI per la Regione Calabria.
Al presidente della Provincia di Catanzaro, Dott. Mario Amedeo Mormile, l’onere dei saluti Istituzionali.
Il momento di riflessione e gli approfondimenti sui nuovi temi del lavoro e sugli strumenti organizzativi moderato dal Direttore Responsabile del Magazine “L’esodo” Dott. Massimo Maria Amorosini, sarà affidato alle relazioni tecniche della Dott.ssa Maddalena Palermo Responsabile politiche Attive – CREDICI per il Lazio, della Dott.ssa Nadia Troiano, responsabile politiche attive CREDICI per la Campania e della Dott.ssa Antonella Pagliuca Responsabile Nazionale Formazione AMILI.
All’Avvocato Leonardo Maiolica, amministratore unico Credici srl, invece, la relazione sulle prospettive, gli ambiti organizzativi e le opportunità che l’agenzia per il lavoro può offrire ed incentivare nelle more delle proprie funzioni ed in sinergia con le Istituzioni Regionali e Provinciali.
I lavori verranno conclusi dall’intervento del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, On. Filippo Mancuso.
Un tema “caldo e delicato” quello del mercato del Lavoro, soprattutto in una Regione come la Calabria dove, un quadro sociale contrassegnato da livelli altissimi del tasso di disoccupazione unito alla costante migrazione professionale richiama ad una forte e qualificata azione in tema di servizi di politiche attive capace di intermediare la domanda e l’offerta lavorativa, ma soprattutto di qualificare e professionalizzare la forza lavoro rendendola competitiva alle esigenze ed alle richieste ai modelli europei.
Un compito, che gli effetti della legge “Biagi” di riforma sul mercato del lavoro, ha rimesso nelle competenze di strutture private, quali le agenzie per il lavoro sdoganando di fatto il principio di “collocamento pubblico” pur conservando, le stesse, una imprescindibile dipendenza politica, normativa ed organizzativa al sistema “pubblico”.