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15 Luglio 2025
Prestazione universale in favore delle persone anziane
Lavoro e Previdenza Primo Piano

Prestazione universale in favore delle persone anziane

Valido anche l’ISEE sociosanitario recante un nucleo ristretto

L’articolo 34 del decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, ha introdotto, in via sperimentale e per il periodo dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, una nuova prestazione denominata Prestazione Universale.

La Prestazione Universale è riconosciuta a favore dei soggetti anziani con età anagrafica pari o superiore a 80 anni, titolari di indennità di accompagnamento, in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) sociosanitario non superiore a 6.000 euro, a cui è stato riconosciuto un livello di bisogno assistenziale gravissimo.

L’Inps ha comunicato con messaggio del 10/06/2025 che, a seguito delle ulteriori indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ai fini del riconoscimento della Prestazione universale deve essere ritenuto valido anche un ISEE recante un nucleo ristretto qualora il valore dell’attestazione risulti non superiore a 6.000,00 euro.

L’Inps, in applicazione delle nuove indicazioni, procederà d’ufficio al riesame delle domande presentate, accettando anche le richieste di Prestazione universale in presenza di un’attestazione ISEE recante un nucleo ristretto non superiore a 6.000,00 euro.

La Prestazione Universale, una volta riconosciuta, assorbe l’indennità di accompagnamento e, le ulteriori prestazioni di cui all’articolo 1, comma 164, della legge n. 234/2021 (contributi per remunerare il lavoro di cura svolto da operatori titolari di rapporto di lavoro o per l’acquisto di servizi forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale). 

Il “Livello di bisogno Assistenziale Gravissimo” che il richiedente deve possedere, è determinato sulla base di un doppio criterio, un criterio sanitario, relativo alla compromissione della salute della persona con disabilità “di livello gravissimo” e un criterio sociale, riguardo alle criticità e problematiche della condizione familiare e socioassistenziale del soggetto. 

Per quanto attiene alla valutazione del criterio sanitario per il riconoscimento della “disabilità gravissima” la competenza è attribuita a un’apposita Commissione medica, i cui componenti sono individuati dal Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS competente per territorio.

Il criterio sociale attiene alla valutazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo ed è determinato sulla base del punteggio attribuito alle risposte inserite, nel questionario presente nella domanda, dal richiedente la Prestazione Universale.

Le domande riguardano la composizione del nucleo familiare, la presenza di eventuali contributi già riconosciuti dalle Amministrazioni locali (diversi da quelli previsti dall’articolo 1, comma 164, secondo periodo, della legge n. 234/2021) l’avere già attivato delle misure di assistenza a favore dell’interessato da parte delle strutture pubbliche territoriali. 

La Prestazione Universale una volta riconosciuta è composta dalle seguenti due quote:

  1. una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento che, viene erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento dell’indennità di accompagnamento;
  2. una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, per un importo attualmente pari a 850 euro mensili, nei limiti delle risorse disponibili, che viene erogata tramite specifico pagamento predisposto dalla procedura automatizzata tramite la piattaforma “Prestazione Universale”.

La quota integrativa è finalizzata a:

  1. remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici per almeno 15 ore settimanali, con mansioni di assistenza alla persona, titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore; 
  2. acquistare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale. I servizi che possono essere acquistati, e che non devono essere di natura sanitaria e infermieristica, sono quelli di seguito elencati:

Area socioassistenziale 

  • servizi di cura e di igiene della persona;
  • servizi di lavanderia;
  • servizi per il confezionamento o la distribuzione di pasti a domicilio;
  • servizi per la cura e l’aiuto nella gestione della propria abitazione;
  • servizi per l’accompagnamento a visite;
  • servizi per lo svolgimento di piccole commissioni;
  • servizi per il disbrigo pratiche amministrative

Area sociale 

  • servizi mirati al sostegno relazionale per il mantenimento di relazioni sociali;
  • servizi per l’aiuto al mantenimento di abilità pratiche;
  • servizi di sostegno psicologico/educativo;
  • servizi sociali di telesoccorso e teleassistenza.

Per ottenere la prestazione l’interessato deve inoltrare richiesta all’INPS.

La domanda può essere presentata telematicamente da chi ha un’età pari o superiore a 80 anni o dal primo giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico, attraverso il portale dedicato sul sito istituzionale dell’Istituto, tramite la propria identità digitale, o tramite il Patronato. 

La Prestazione universale è esente da imposizione fiscale e non soggetta a pignoramento, ed è erogata su base mensile a decorrere dal primo giorno del mese di presentazione della domanda. 

Fede Di Matteo

Responsabile Assistenza Fiscale

CAF Silpa

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