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13 Gennaio 2025
Lavoro e Previdenza

Riconoscere ruolo e dignità agli operatori di patronato

Stiamo vivendo un momento storico particolare, per l’Italia e il mondo intero, a causa della pandemia Covid-19.
Per tutte quelle attività che sono riconducibili ai compiti dell’Inps, ben sappiamo che soltanto grazie al lavoro svolto dai patronati abbiamo potuto affrontare questo momento così delicato e difficile, e mai come in questo periodo gli uffici di patronato hanno lavorato a ritmi veramente frenetici.
A riprova è sufficiente soffermarci sul numero di pratiche che hanno inviato per quanto riguarda tutte le provvidenze che il Governo, attraverso i vari DPCM, e il Parlamento hanno previsto, e continuano a mettere in campo, per aiutare famiglie e cittadini per contrastare la crisi economica derivata dalla pandemia.
Mi sarei aspettato, però, che da parte dei parlamentari tutti, e da parte del Governo, ci fosse un evidente apprezzamento nei confronti dei tanti lavoratori dei patronati che, con grande professionalità e totale dedizione, hanno affrontato questa situazione emergenziale.
Ancora una volta si tende invece ad oscurare questa categoria di lavoratori che, mai come oggi, abbiamo tutti capito quanto è importante.
Oggi i patronati rappresentano gli enti previdenziali in ogni comune, in ogni paese, finanche nei paesini più sperduti.
Il cittadino oramai presso gli enti di previdenza non si reca più, non va più presso l’INPS o presso l’INAIL. Non ci va per evitare file estenuanti e grandi perdite di tempo, oltre anche per la lontananza che spesso c’è dal proprio domicilio e le difficoltà legate agli spostamenti.
Preferiscono rivolgersi direttamente agli uffici del patronato vicino casa, dove trovano ascolto e professionalità.
A questa attestazione di riconoscenza e di professionalità da parte dei cittadini purtroppo, come dicevo, fa da contro altare il silenzio assordante della politica.
Quello che lamento è la mancanza di un riconoscimento pubblico sull’utilizzo e sul valore dei patronati.
Ovviamente non mi permetto di metterli sullo stesso piano dei medici, degli infermieri, del personale sanitario tutto, a cui dobbiamo il nostro incondizionato ringraziamento per quanto hanno fatto, e continuano a fare, per la salute di tutti noi.
Però tutte queste domande, tutto questo lavoro per far sì che siano arrivate nelle tasche dei cittadini gli aiuti messi in campo dal governo, è stato fatto anche in piena pandemia, anche nei momenti di Lockdown, dal personale del patronato, che non ha mai smesso di lavorare e di garantire il servizio ai cittadini, pur in condizioni di difficoltà lavorative, e spesso lavorando da casa.
Nei momenti più caldi di questa emergenza il personale del patronato si è trovato a lavorare anche per 10 12 ore al giorno, pur di garantire il servizio e rendendo così possibile la soddisfazione delle esigenze dei tanti che si rivolgono al patronato per avere aiuto.
Vorremmo che veramente da parte della politica, complessivamente nel suo insieme e senza distinguo di colore o di partito, di maggioranza opposizione, ci fosse un giusto riconoscimento pubblico nei confronti della funzione pubblica e sociale degli istituti di patronato.
Durante il Lockdown gli operatori di patronato hanno comunque e sempre garantito il proprio lavoro, pur espletandolo da casa.
Hanno lasciato il proprio indirizzo e-mail affisso davanti alle porte delle sedi dei patronati, dando così la possibilità di essere contattati direttamente dagli utenti, senza interruzione di servizio, e dalle proprie abitazioni hanno proceduto a lavorare le pratiche e ad inviare le varie domande agli istituti preposti all’erogazione del dovuto.
Nella prima fase di Lockdown abbiamo obbligato il nostro personale a non andare in ufficio, anche per essere sicuri così di poter garantire l’espletamento dei propri compiti, e poi, appena si sono create le condizioni, ma garantendo sempre le principali e basilari norme di sicurezza per i lavoratori e per i cittadini, gli operatori di patronato sono tornati regolarmente presso le proprie sedi, ma sempre nel rispetto anche delle vigenti disposizioni delle singole regioni.
Se vediamo i dati della produzione dei patronati durante il periodo legato alla crisi pandemica Covid-19, e li rapportiamo con quelli dello stesso periodo dell’annualità precedente, notiamo come vi sia stato un aumento notevole di operatività dei patronati.
Tutto questo sta a dimostrare il ruolo importante, pubblico e sociale, che svolgono i patronati nel nostro Paese.
Ecco perché, con rammarico, evidenzio l’assenza di vicinanza da parte del mondo della politica, degli esponenti dei singoli partiti che siedono in parlamento. Il loro silenzio assordante su questa tematica, il mancato riconoscimento pubblico di questo mondo, che lavora in silenzio e con dedizione, e che chiede soltanto di vedersi riconoscere ruolo e dignità per quello che svolgono al servizio del paese, non può più attendere.

Leonardo Maiolica

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