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11/09/2024
Consumatori Economia Lavoro e Previdenza

Supermercati senza casse: in Italia è già una realtà

Riuscire a farci fare la spesa sempre più velocemente e senza passare dalle casse sarà uno dei nuovi traguardi cui dovranno puntare in futuro le catene di supermercati e le compagnie che vendono al dettaglio.

Il mondo sta cambiando velocemente e ora possiamo entrare in un supermercato cashierless (senza casse) fare la spesa e non fare quelle file chilometriche per pagare il conto perché possiamo fare comodamente da soli (basta solo un po’ di pratica). E se la prima volta ci sembrerà un po’ strano, poi ci abitueremo facilmente.

Il nord Italia, prima con Verona e poi con Trento, sta portando con sé delle novità di peso. Già Tesco, Carrefour, Zippin e Alibaba, stanno sperimentando modelli di negozi senza casse. Questo per seguire il trend battuto da molte compagnie, in tutto il mondo, le quali stanno facendo ricerca per creare negozi in cui lo shopping sia gestito da algoritmi di intelligenza artificiale dove tutto il processo di acquisto è automatizzato. Come ad esempio, il colosso dell’ecommerce Amazon che continua ad aprire i suoi “Amazon Go” (negli Stati Uniti) dove i clienti sono monitorati da centinaia di telecamere. Vengono identificati all’entrata, possono fare gli acquisti e, una volta conclusa la spesa, uscire facendosi addebitare il conto sulla carta di credito. Il gioco è fatto, niente ansie e soprattutto niente più dimenticanze poiché il punto vendita è assistito da telecamere in grado di monitorare il cliente, seguendolo per tutto il perimetro del negozio.

Questo ormai sembra un format vincente perché, oltre all’interesse suscitato dalla novità, sembra aver attirato l’attenzione anche della clientela italiana considerata abitualmente conservatrice e scettica verso le innovazioni. Ed i numeri degli innovativi Store di Verona sembrano confermarlo “In soli 6 mesi in termini di vendite e accoglienza abbiamo registrato un totale di 60mila visite, circa 70mila scontrini emessi e oltre 2700 spese fatte a settimana. Con un’affluenza e incassi regolari dal lunedì al giovedì e che crescono ulteriormente nella fascia del weekend. La clientela è sempre variegata, comprende ogni fascia di età e si registra un’importante componente turistica”. “A differenza di altri tentativi, entrambi gli store si trovano infatti nel centro storico dove c’è una grande affluenza sia di cittadini sia di turisti, ed è un modello replicabile con tante realtà che si stanno aprendo alla possibilità di realizzare progetti simili”. “Questo progetto ha un senso economico e non solo sperimentale. La tecnologia è al servizio della spesa e non è solo un esercizio di stile, l’obiettivo è costruire un nuovo modello di business” queste le considerazioni dei co-founder di Retail Hub.

Per i consumatori l’eliminazione della fila alle casse è stato sicuramente un vantaggio. Un sondaggio recente, condotto dall’Università Bocconi, ha rivelato che una grande percentuale degli intervistati preferisce che il tempo di attesa non superi mai i 3 minuti). Ma la vera innovazione di Trento sta nelle bilance per l’ortofrutta, ossia un sistema che permette di identificare il prodotto posizionato sulla bilancia, senza selezione di codici. Questo sistema, grazie all’Intelligenza Artificiale, auto apprende e propone il prodotto esatto, con le relative misurazioni.

Il futuro sembra ormai non è più alle porte ma è arrivato! Altre novità sono già immaginabili, e aprono nuove prospettive per l’intero settore del retail italiano: dalla distribuzione della merce (secondo le preferenze dei consumatori) all’indice di gradimento dei prodotti e del packaging: Il tutto, viene interpretato dal tempo in cui la scelta di un prodotto va a buon fine o, addirittura, dal riposizionamento dello stesso sullo scaffale.

Da cassiere ad assistente alla clientela

La più grande preoccupazione relativa alla notizia della prima apertura, era quella che il progetto di digitalizzazione potesse portare ad una radicale diminuzione del personale, e questo in un momento storico di forte crisi occupazionale. Mentre, oltre la legittimità delle perplessità a riguardo, negli Store automatici, l’impiego degli addetti è rimasto lo stesso di un punto vendita tradizionale. Questo perché gli addetti (i cassieri) hanno semplicemente cambiato mansione. Invece che il lavoro automatico dello scorrere le merci sul nastro trasportatore, sono diventati assistenti alla clientela, monitorando il percorso dei consumatori e dando loro il giusto supporto.

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