Grande fermento intorno ai tirocini curriculari, quelli svolti mentre si studia,
e grande passo in avanti fatto in parlamento lo scorso 10 maggio perché le varie proposte di legge sull’argomento hanno trovato sintesi in un “testo unico”.
Ne parliamo con Massimo Ungaro, Parlamentare di Italia Viva e membro della VI COMMISSIONE (Finanze) della Camera dei Deputati.
Ungaro lei si occupa dei tirocini da molto tempo e già nell’agosto del 2018 aveva depositato la sua proposta per disciplinare questo strumento. Altre quattro proposte di parlamentari erano al vaglio oltre la sua, possiamo finalmente dire di essere arrivati ad una posizione condivisa e condivisibile da tutti?
Spero proprio di sì, perché è un tema importante quello di dare maggiori tutele ai giovani lavoratori. Ricordiamoci che il nostro Paese ha troppi giovani inattivi, abbiamo tre milioni di NET, ovvero giovani tra i 15 e i 34 anni che non stanno né studiando né lavorando ma di contro abbiamo anche tante aziende che non trovano i lavoratori che cercano. Possiamo risolvere questo paradosso puntando sulla formazione, e formazione vuol anche dire tirocini purché siano di qualità. Le norme che regolano questo strumento in Italia sono vecchie, risalgono alla fine degli anni 90 e avevano alcune importanti lacune. Otto anni fa si è riusciti ad intervenire sui tirocini extracurriculari, quelli fatti dopo il percorso di studio, ed ora è il momento di meglio disciplinare quelli curriculari. Bisogna creare le condizioni affinché i ragazzi abbiano delle occasioni di formazione di alta qualità.
Il testo unico è composto da undici articoli e tra i partiti c’è stata un’ottima collaborazione nella stesura del testo unico, come avete superato le divergenze sull’indennità economica da corrispondere ai tirocinanti e sulla durata massima degli stage?
Avevamo due finalità parallele, dare maggiori tutele ai ragazzi e non soffocare di nuovi adempimenti, nuova burocrazia le Aziende. Nostro scopo è stato quello di trovare il giusto equilibrio tra le due esigenze ed alcuni partiti erano più sensibili ad un tema mentre altri all’altro. C’è stato un lungo dibattito ma alla fine siamo arrivati ad una giusta sintesi sui temi oggetto di posizioni differenti, la durata e l’indennità. La gran parte dei tirocini in Italia funziona bene ma non dobbiamo nasconderci che qualche volta ci sono aziende che abusano dei tirocini per avere forza lavoro a basso costo, in alcune regioni ed in alcuni settori soprattutto, ed altre volte alcune aziende avviano tirocini ma senza veramente crederci e quindi non formando adeguatamente i ragazzi e fallendo così l’obiettivo del tirocinio. Per combattere i tirocini inutili e far sì che ci sia una formazione di qualità si è pensato di inserire una indennità minima da erogare pari a 300 euro minimo solo per i tirocinanti maggiorenni dal secondo mese e solo per i tirocinanti maggiorenni. Ma abbiamo previsto anche una detraibili al 50% per l’azienda.
Quali sono le finalità che deve perseguire il tirocinio curricolare?
Sicuramente la finalità è quella di formare e preparare i ragazzi ad entrare nel mondo del lavoro. Con i tirocini cerchiamo di avvicinare il mondo del lavoro con quello della formazione.
Chi può accedere ai tirocini curricolari?
Chiunque abbia bisogno di espletare una esperienza formativo/lavorativa per completare un percorso di studio. Parliamo di studenti delle scuole, della formazione professionale e delle università.
Quali sono i soggetti che possono promuovere questi tirocini, solo le università e le istituzioni scolastiche?
I soggetti promotori sono le università le scuole, centri di formazione professionale, gli ITS, mentre possono essere soggetti ospitanti del tirocinio sia le aziende private che la pubblica amministrazione.
Cosa prevede la convenzione che bisogna sottoscrivere prima di far iniziare un tirocinio curriculare?
Innanzitutto il piano formativo individuale che è costruito direttamente per il tirocinante, con indicazione di orario, modalità e luogo di svolgimento, e poi i diritti e doveri delle parti in causa che sono il soggetto promotore, il soggetto ospitante e il tirocinante.
Non c’è il rischio che i tirocinanti vengano usati impropriamente per sostituire i lavoratori dipendenti nei periodi di maggiore attività produttiva oppure di sospensione o di riduzione dell’attività produttiva?
È un rischio vero, e purtroppo c’è tanta gente che ne approfitta con stage selvaggi e non retribuiti. Bisogna intervenire decisamente.
Una vera e propria piaga nel nostro mondo del lavoro è quella degli infortuni, troppo spesso mortali, dei lavoratori. I tirocinanti sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro, ma soprattutto cosa si prevede per prevenire gli infortuni?
Anche se il tirocinio non è un rapporto di lavoro, le norme sulla sicurezza sono applicate anche al tirocinante come se fosse un lavoratore dell’azienda. Tutti gli obblighi previsti dll’81/08 sono dunque estesi anche ai tirocinanti.
Parliamo di un altro tema giustamente molto importante, quello economico. Cosa si prevede per indennità e rimborso spese?
Il tirocinante non deve sostenere alcun costo per spostarsi e qualora debba fare attività per più di 5 ore deve avere rimborso anche per il vitto. Abbiamo previsto anche una indennità minima di 300 euro al mese dal secondo mese ma soltanto per i maggiorenni.
Per far svolgere i tirocini servono però le strutture, pubbliche o private disposte ad accogliere questi ragazzi. Avete previsto degli incentivi o delle premialità per chi apre le proprie porte ai tirocinanti?
Vogliamo premiare le aziende che al termine dei tirocini assumono questi giovani, perché significa che si è raggiunta la finalità dello strumento, ma allo stesso tempo è giusto monitorare l’andamento dei tirocini e sanzionare duramente chi non rispetta le regole.
Adesso per il testo unico si è aperta la fase degli emendamenti, quando pensa che la proposta di legge possa iniziare il suo viaggio verso il Senato?
Spero che arrivi in Senato prima della pausa estiva ma in maniera più cautelativa possiamo definirci fortunati se finirà il suo percorso a ottobre.
Possiamo dire che milioni di giovani stagisti potranno a breve guardare al futuro con uno zaino di diritti sempre più pieno?
Non posso prometterlo ma ci stiamo provando e per la prima volta ci siamo davvero vicini.