13 Gennaio 2025
Lavoro e Previdenza

Tirocini Extracurriculari e Apprendistato. Una riflessione sui due strumenti e sul loro utilizzo

Tirocini Extracurriculari

Nel secondo trimestre del 2021, ci sono state 90mila attivazioni di tirocini extracurriculari, ben 62mila in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Questo aumento ha destato qualche preoccupazione considerando il fatto che i tirocini extracurricolari sono stati concepiti come percorsi di formazione per l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro di figure fragili o svantaggiate, giovani e non, disoccupate o inoccupate.
In origine, quindi, sono stati pensati per porre un freno ai processi di espulsione, esclusione e marginalizzazione nel mercato del lavoro. Nonostante le nobili intenzioni però, oggi solo nel 10% circa dei casi si arriva a un contratto di lavoro stabile e solo il 13,5% dei beneficiari è costituito da persone con fragilità.
Da un’analisi condotta da Fondazione Adapt sui Tirocini extracurricolari emerge che, attualmente, lo stage è utilizzato prevalentemente per mansioni a bassa o bassissima qualifica e in settori come Ristorazione, servizi al Turismo, Magazzinaggio e Logistica, più marginale l’Industria.
Inoltre, negli annunci di lavoro presenti sui portali regionali non si evince l’esistenza di un progetto formativo serio o una reale volontà di attivarli. Invece di ricorrere ad un contratto di lavoro si offrono tirocini spesso a persone già con competenze nel settore.
Secondo Francesco Seghezzi, Presidente di Fondazione Adapt “l’uso improprio del tirocinio impatta sul mancato decollo dell’apprendistato, che è accompagnato da oneri burocratici e amministrativi propri di un contratto di lavoro che richiedono sforzo organizzativo non banale”.
Il tirocinio, così come per la formula dell’apprendistato, non deve mai perdere la sua vocazione formativa e, in questo senso, sono molto interessanti alcune proposte:
• prevedere, a conclusione del periodo di formazione, una certificazione delle competenze rilasciata al tirocinante che costituisca un titolo realmente spendibile nella ricerca di occupazione.
• riconoscere, anche alla luce del dibattito sul sistema pensionistico, il necessario riconoscimento dei periodi di formazione ai fini previdenziali.

Apprendistato

Si tratta di un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione giovanile rivolto a giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
La caratteristica principale di questa tipologia contrattuale è il contenuto formativo: durante l’apprendistato il giovane presta attività lavorativa svolgendo un percorso formativo all’interno dell’azienda attraverso il quale si acquisiscono le competenze necessarie per il raggiungimento di una specifica professionalità (apprendistato professionalizzante) oppure per l’ottenimento di un titolo di studio (apprendistato di 1° e 3° livello).
L’azienda, quindi, oltre a versare un corrispettivo per l’attività svolta, deve erogare la formazione prevista nel Piano formativo allegato al contratto, nel quale si definiscono i contenuti formativi e le competenze che l’apprendista acquisirà alla fine del percorso.
Il mancato decollo dell’apprendistato è burocratico ma anche, e soprattutto, culturale: mancano spesso istituzioni formative e/o enti di formazione in grado di erogare le competenze necessarie, nell’adeguamento dei programmi, ma anche degli spazi e negli strumenti necessari, nella capacità di orientare i giovani e le famiglie nelle loro scelte e nel percorso di inserimento nel mercato del lavoro.
La proposta che arriva da tutti i principali interlocutori istituzionali e dal mondo del lavoro è certamente di trovare un compromesso che possa valorizzare i tirocini di qualità, aumentando i controlli e rafforzando il monitoraggio e, al tempo stesso, incentivare l’utilizzo dell’apprendistato.
Queste azioni nell’immediato dovranno riguardare complessivamente il sistema delle politiche attive focalizzandosi sulle opportunità derivanti dai fondi del Next Generation Eu, quale leva per una decisa inversione di tendenza contro qualsiasi forma di precarietà del lavoro.

Virgilio Pagliaro

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