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7 Ottobre 2024
Primo Piano

Aiutiamo senza se e senza ma.

Dall’inizio del conflitto in Ucraina il nostro Paese ha già accolto circa 25 mila profughi minori ma si teme che questo numero purtroppo sarà destinato ancora ad aumentare. Molti di loro, quasi 9 mila tra bambini e ragazzi, sono anche stati già ammessi nelle nostre scuole che hanno potuto contare sulla mediazione linguistica garantita dalla grande comunità ucraina in Italia. Tanti sono anche i bambini che sono arrivati sul nostro territorio senza i propri genitori, o perché orfani o perché pur di salvarli le loro famiglie li hanno fatti partire da soli. È bello assistere ad una vera e propria gara di solidarietà per poter aiutare questi bambini da parte delle famiglie italiane, è bello vedere tanto amore verso il prossimo, fanno piacere le tantissime dichiarazioni di disponibilità ad adottare questi minori soli. Ma facciamo attenzione a quelle che sono le priorità e soprattutto a cosa è meglio per questi bambini. Non facciamoci però prendere da un impeto di entusiasmo che potrebbe celare anche un nostro bisogno genitoriale piuttosto che il bene del minore. Possiamo tutti fare la nostra parte, e dobbiamo farla senza se e senza ma. Se si vuole veramente aiutare lo si deve fare a prescindere dal fatto che si tratti di un minore o di una madre con dei figli o di una intera famiglia. Facciamo la nostra parte senza pensare a noi, ma pensando al bene che possiamo fare a prescindere dall’età.

Leonardo Maiolica

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