Quello che si temeva è arrivato. Una nuova ondata di contagi in pieno periodo di festività natalizie causata dalla variante Omicron.
Una delle prime, e forse naturali, conseguenze è stato il prolungare lo stato di emergenza fino al prossimo 31 marzo e a mettere in campo un approccio difensivo delle nostre frontiere per contenere la diffusione della pandemia. Con non poche ripercussioni sul nostro turismo internazionale in entrata, chi arriva in Italia da tutti i Paesi dell’Unione Europea e non è vaccinato dovrà rispettare un isolamento fiduciario per cinque giorni. Isolamento non previsto però per i vaccinati, che devono soltanto aver effettuato un tampone prima di entrare in Italia. Queste disposizioni valgono anche per i nostri connazionali che si trovano all’estero e devono tornare in patria. Regole ancora più restrittive per quanti provengono da fuori Europa, italiani compresi, se non si è vaccinati, per loro la quarantena prevista è di dieci giorni. La massiccia campagna vaccinale portata avanti nel nostro Paese ha invece portato al non prevedere, e speriamo resti così, restrizioni ai viaggi e spostamenti tra e nelle varie regioni italiane. Eccezioni ci saranno però laddove una regione dovesse entrare in zona rossa. Lo scorso 6 dicembre è entrato in vigore un nuovo green pass, il “green pass rafforzato” chiamato anche “super green pass”, una certificazione che esclude chi si sottopone a tampone e si rilascia esclusivamente a chi è vaccinato o risulta guarito dal Covid-19.
Con l’ultimo decreto che ha modificato le regole sul Green pass sono state introdotte anche delle nuove regole da applicare, che dovranno avere la certificazione verde anche per solo soggiornare in albergo e non più per accedere soltanto a certi servizi. In questi casi varrà anche un tampone molecolare negativo (vale 72 ore) o antigenico (vale 48 ore). Novità anche per gli amanti della montagna e degli sport invernali, che potranno accedere agli impianti sciistici con Green pass “base” (vaccinati, guariti o tampone negativo) salvo che nelle zone arancioni dove potranno accedere solo gli sciatori muniti di super Green pass. Superfluo ricordare che nelle eventuali zone rosse gli impianti di risalita chiuderanno per tutti. Obbligo del Super Green pass per teatri, spettacoli, cinema, mostre, musei, eventi sportivi e stadi, feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Stesso discorso per ristoranti e bar al chiuso, mentre per quelli all’aperto resta tutto così come è stato fino ad oggi. Stretta di vite anche per i viaggi su rotaie e gomme, perché l’obbligo di avere il green pass base è in vigore anche per i mezzi di trasporto regionali, autobus, pullman e metropolitane.
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