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7 Ottobre 2024
Primo Piano

Le sfide del nuovo governo fra crisi energetica e PNRR

Il verdetto delle Urne è arrivato. Il risultato è chiaro e finalmente non ammette interpretazioni di palazzo.

Il Centro Destra capitanato da Giorgia Meloni avrà la responsabilità di dare vita ad un Governo che nasce in uno dei periodi più delicati della Storia recente del nostro Paese.

Il Primo e più urgente impegno è quello della Legge di Bilancio

Per la manovra economica, che andrebbe approvata entro metà ottobre, il calendario si scontra con quello per l’insediamento del nuovo Governo, previsto per novembre inoltrato.

Quindi: a predisporre la NaDEF d’autunno (la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza che fa da sfondo alla Legge di Bilancio 2023) è stato il Governo Draghi. Il DEF contiene anche primi elementi sulla prossima manovra, e quest’anno saranno quelli comunicati all’Europa entro il 15 ottobre.

La Legge di Bilancio vera e propria, invece, sarà predisposta dal Governo entrante, di conseguenza avrà un iter di approvazione più veloce del solito (un copione che si replica: da anni la Finanziaria viene ormai discussa da un solo ramo del Parlamento).

In base alle prime indicazioni, per definire il testo della Legge di Bilancio 2023, si è da subito instaurata una collaborazione tecnica piuttosto stretta fra l’ex Governo di Mario Draghi e il nuovo Esecutivo, ne sono testimonianza i contatti frequentissimi con Giorgia Meloni e lo staff del Centrodestra. Non si escludono interlocuzioni e neppure una possibile mediazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Si tratta, inutile ricordarlo, di una Legge di Bilancio particolarmente importante, inserita in uno scenario con rischi di recessione economica e di inflazione galoppante dopo un semestre di crescita mandato in fumo dall’invasione russa dell’Ucraina.

Prime priorità: energia, guerra e Covid

Sul fronte internazionale la probabile neo Premier Giorgia Meloni, è stata chiara: la coalizione di Centrodestra si colloca saldamente sul fronte del sostegno all’Ucraina e dell’alleanza atlantica. Mentre sul fronte nazionale ci sono da gestire le misure a sostegno di imprese e famiglie contro il caro bollette.

Sullo sfondo, la questione Covid con la riattivazione della campagna vaccinale e la quarta dose (secondo richiamo booster) per ora limitato a fragili ed over 60 ma, da estendere a tutta la popolazione, considerato il rischio di nuove ondate di contagi con la stagione fredda. Tempi e modi che dovranno essere decisi dal nuovo Governo ma con un’attenzione diversa a sanzioni e obbligatorietà.

Un esecutivo di destra, che con un’azione seria e composta rasserena l’affidabilità della nascente compagine Governativa.

La sfida delle Prime riforme: fisco e flat tax

Per ciò che concerne gli impegni di medio termine, sui quali il nuovo Governo imposterà prevedibilmente le politiche sulle quali ha puntato in campagna elettorale, per prima cosa c’è da portare a casa la riforma fiscale, partita non semplice e di grandissimo interesse per Famiglie e Imprese. Nei programmi elettorali si proponeva la flat tax fino a 100mila euro, per le Partite IVA e solo sulla parte incrementale del reddito: è stato un cavallo di battaglia elettorale del Centrodestra, adesso tocca capire come e quando attuarlo.

Si può prevedere anche una nuova rottamazione cartelle: nel programma è previsto un saldo e stralcio dei debiti fiscali e tributari fino a 3mila euro per le persone in difficoltà e, per importi superiori, una maggiorazione del 5% del debito al posto di sanzioni e interessi, con rateizzazione in 10 anni. C’è anche un’altra proposta possibile che è quella della tregua fiscale per le “situazioni che precedono la cartella esattoriale”, con sanzione forfettaria del 5% e rateizzazione in 5 anni.

Le prime scelte politiche di peso: pensioni, lavoro e imprese

Per le Pensioni da gennaio 2023 si torna ai requisiti Fornero. Capitolo caldo quello della riforma pensioni: quello che proponeva il programma elettorale del Centrodestra era la necessità di favorire una maggior flessibilità in uscita e di alzare i trattamenti minimi. Impossibile inserire elementi di riforma già in questa Manovra 2023, ma sarà necessario affrontarne il tema perché scadono Quota 102, APE Sociale e Opzione Donna. Probabile proroga annuale e slittamento a tempi migliori per la riforma vera e propria.

 Il Capitolo delle misure per lavoro e imprese

In tema di politiche del lavoro, ampiamente condiviso, anche trasversalmente, il taglio del cuneo fiscale per le aziende che assumono, inoltre, Fratelli d’Italia ha proposto il ritorno dei voucher per turismo e agricoltura, il superamento del reddito di cittadinanza, ribadito recentemente anche da Ignazio La Russa, sostituito da uno strumento di tutela per soggetti privi di reddito, fragili, inabili, disabili, over 60 e nuclei familiari con minori a carico. Presente anche il progetto di attuare la decontribuzione per donne, giovani, soggetti e aree svantaggiate.

Per quanto riguarda le imprese, oltre alla spinta su digitalizzazione e transizione green ci sono punti del programma dedicati al sostegno delle aziende ad alta densità occupazionale, del Made in Italy e dell’Agricoltura.

Le prime indicazioni del Premier in pectore Giorgia Meloni

In definitiva, si può dire che sugli obiettivi immediati (Manovra, politica internazionale e Covid) si profila una collaborazione con il Governo uscente, mentre su quelli di medio termine c’è tempo di impostare misure in base al programma, ma qui si misurerà la capacità di dare subito il senso della serietà e della determinazione del Nuovo Governo e della coalizione che ha vinto le Elezioni.

Franco Colombo

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