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14 Gennaio 2025
Primo Piano

Onda Tricolore contro le mafie

Intervista del Direttore massimo Maria Amorosini alla Senatrice Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento Tutela vittime di Fratelli d’Italia e promotrice della campagna nazionale “Onda Tricolore contro le mafie”.

Senatrice Pellegrino, un tema purtroppo ancora di grande attualità quello di cui vi occupate con la campagna nazionale “Onda Tricolore contro le mafie”. Può spiegarci quali sono state le principali attività e gli eventi realizzati all’interno della campagna?

Dal momento in cui abbiamo lanciato di “ONDA TRICOLORE CONTRO LE MAFIE,” ormai tre anni fa, lo abbiamo fatto con uno scopo fondamentale: informare i cittadini e presentare loro soluzioni per dimostrare che il tema della lotta alla criminalità organizzata è ancora estremamente attuale e richiede il nostro impegno continuo.

La nostra campagna ha abbracciato un’ampia gamma di attività coinvolgenti volte a raggiungere i cittadini in diverse località, percorrendo tutta l’Italia, da Trento a Cosenza, da Milano ad Avola.

Abbiamo creduto fermamente che fosse necessario andare oltre la mera informazione sui pericoli delle mafie, poiché la lotta contro queste organizzazioni criminali richiede un coinvolgimento attivo e una comprensione condivisa. Pertanto, abbiamo organizzato Flash Mob, eventi artistici, e conferenze che sono state un altro importante pilastro della nostra campagna. Durante questi incontri, esperti, vittime e testimoni diretti del fenomeno mafioso hanno condiviso le loro esperienze e analizzato i meccanismi delle mafie, offrendo anche strategie e soluzioni pratiche per combatterle in modo efficace.

Inoltre, abbiamo allestito gazebo informativi in diverse località, offrendo materiali informativi e creando un’opportunità di interazione diretta con i cittadini e permettendo così di rispondere alle domande, chiarire dubbi e fornire spiegazioni dettagliate sulla campagna.

Perché organizzare degli eventi sul tema dell’antimafia anche nel Nord Italia? Ci sta dicendo che è un problema diffuso indistintamente su tutto il territorio nazionale?

Nel corso degli anni, le mafie hanno evoluto le loro strategie e i loro obiettivi, espandendosi in tutto il territorio nazionale e spesso collaborando con organizzazioni criminali straniere, come quelle nigeriane e cinesi.

Non è più possibile circoscrivere la loro azione a specifiche aree geografiche, poiché queste agiscono ad ampio raggio e si infiltrano in vari settori, inclusi il riciclaggio di denaro sporco e le criptovalute. Questa diffusione rende la lotta al fenomeno mafioso un problema nazionale, richiedendo un approccio e coordinato. Organizzare eventi nel Nord Italia serve quindi a sensibilizzare anche quelle comunità che potrebbero sentirsi distanti dai tradizionali epicentri delle mafie, ma che sono ugualmente vulnerabili alle infiltrazioni criminali e alle loro conseguenze.

La politica ha sicuramente le sue responsabilità se ancora oggi siamo qui a parlare di mafia e criminalità organizzata. Sul piano politico, quali iniziative e proposte vengono sostenute da Fratelli d’Italia per contrastare il potere delle mafie e promuovere la legalità nel Paese?

Fratelli d’Italia ha dimostrato un forte impegno nel contrastare il potere delle mafie e promuovere la legalità nel Paese attraverso diverse iniziative e proposte sul piano politico. Nel corso degli anni, abbiamo portato avanti una campagna concreta e incisiva, come testimoniato dal volantino blu contenente le proposte fondamentali, che quest’anno sono state finalmente trasformate in azioni concrete grazie all’azione tempestiva del governo guidato da Giorgia Meloni.

Il primo punto, senza dubbio uno dei più importanti, riguarda l’aumento del numero di Forze dell’Ordine mediante l’assunzione di 6.000 nuovi agenti rafforzando la presenza sul territorio nazionale.

In secondo luogo, ribadire l’ergastolo ostativo per i reati di stampo mafioso e terroristico rappresenta un segnale forte e chiaro da parte del governo che tali atti criminali non saranno mai tollerati e riceveranno la massima punizione prevista dalla legge. Inoltre, l’introduzione della procedibilità d’ufficio per tali reati ha eliminato un ostacolo importante, rendendo possibile l’avvio dell’azione penale senza la necessità di una querela da parte della vittima. Questo significa che lo Stato può intervenire autonomamente e tempestivamente senza essere costretto a scarcerare i boss, come accaduto in passato, per assenza o ritiro di denuncia da parte del privato cittadino.

Un altro aspetto rilevante della lotta alle mafie è stato l’attuazione del Decreto Cutro. Le misure introdotte, come l’obbligo di rimpatrio e il divieto di ingresso in caso di rigetto della domanda di protezione internazionale, hanno l’obiettivo di ridurre i flussi irregolari di migranti e di prevenire le tragedie in mare. Inoltre, l’aumento delle pene per il reato di immigrazione clandestina quando si verificano incidenti fuori dalle acque territoriali mostra la volontà di agire con fermezza contro coloro che sfruttano la vulnerabilità dei migranti e alimentano le attività delle mafie straniere.

Le iniziative sostenute da Fratelli d’Italia dimostrano dunque una chiara determinazione nel combattere le mafie e promuovere la legalità nel Paese.

Qual è il messaggio chiave che volete trasmettere attraverso la campagna “Onda Tricolore contro le mafie” ed in che modo sperate che questo messaggio possa influenzare la società?

La lotta contro la criminalità organizzata non è solo una questione politica istituzionale, ma una responsabilità che ricade su tutti noi.

Vogliamo far comprendere a tutti che questa è una lotta per la libertà, perché le mafie minano i diritti e la dignità di tutti i cittadini, impedendo una vera crescita sociale ed economica.

Attraverso la campagna vogliamo sensibilizzare la società sull’importanza di unire le forze e combattere questo fenomeno, perché solo con un impegno collettivo può diventare possibile contrastare con successo queste organizzazioni criminali.

Vogliamo ispirare le persone a prendere posizione, ad agire in modo etico e responsabile e a rifiutare qualsiasi forma di connivenza o complicità con il fenomeno mafioso.

In questi giorni c’è stata una forte polemica, con grande risalto su gran parte dei media, sulla cancellazione del concorso esterno in associazione mafiosa. Viene da chiedersi il Governo Meloni da che parte stia?

Il Governo Meloni è sempre stato schierato dalla parte della legalità e del contrasto alle mafie. La cancellazione del reato esterno in associazione mafiosa non è mai stato in discussione e mai proposto come un provvedimento nell’agenda del nostro governo.

Al contrario, abbiamo continuato a mantenere un impegno costante e deciso nella lotta contro le mafie e nella promozione della legalità nel Paese, proprio a partire alla conferma dell’ergastolo ostativo per i mafiosi e la procedibilità d’ufficio per questi reati.

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