Il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, comunica che si svolgerà in Umbria, dal 14 al 16 ottobre 2024, il primo G7 sulla inclusione e la disabilità: “Per la prima volta al mondo, a livello ministeriale”, ha affermato “i Paesi G7 si confronteranno anche sui temi dell’inclusione e della disabilità.
Condividere strategie e impegni
Sarà un’occasione straordinaria per condividere strategie e impegni, ma anche per valorizzare l’esperienza dell’Italia. Inoltre, per la prima volta un G7 si “aprirà al pubblico”.
Il 14 ottobre, la giornata di accoglienza delle delegazioni, si svolgerà in piazza ad Assisi con un evento pubblico. Sarà una giornata dedicata all’accoglienza, all’incontro, al mondo associativo, alle famiglie e tutti potranno partecipare. Il G7 inclusione e disabilità proseguirà nelle giornate del 15 e del 16 ottobre a Solfagnano, in provincia di Perugia, dove si svolgeranno la giornata preparatoria e la riunione ministeriale secondo canoni più formali”.
“Immagino un G7 concreto e operativo – ha sottolineato il Ministro Locatelli -. L’obiettivo è cambiare la prospettiva e passare dall’inclusione alla valorizzazione delle persone, garantendo il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica dei nostri Paesi. È una grande sfida e un impegno per il futuro.
Tutti dobbiamo migliorarci e fare di più dal punto di vista istituzionale, ma anche dal punto di vista del mondo privato e dei singoli cittadini. Non si tratta di qualcosa che riguarda poche persone ma tutte le nostre comunità, che devono sentirsi coinvolte e adottare un nuovo sguardo.
Il G7 italiano sulla disabilità non deve rimanere un’esperienza isolata. Stiamo lavorando con tutti i colleghi per garantire un accompagnamento al prossimo G7 che sarà a presidenza canadese, per introdurre, anche nel prossimo G20, il tema dell’inclusione e perché i temi che riguardano le persone abbiano sempre più attenzione e rilevanza in tutti i confronti di alto livello.
Integrazione sociosanitaria
L’Italia ha tanto su cui lavorare, penso al tema dei caregiver familiari, all’integrazione sociosanitaria, al durante e dopo di noi, alla scuola, alla formazione e al lavoro, al miglioramento della qualità della vita di tutti, e questo è il momento giusto per farlo e per fare di più.
Per ragionare non più solo in termini di assistenza ma per superare le estreme frammentazioni tra presa in carico sanitaria e sociale e per valorizzare ogni persona investendo sui talenti e le competenze di tutti”.
L’evento che sta per realizzarsi è una grande occasione che, speriamo, potrà contribuire a migliorare le condizioni delle persone con disabilità.
I tempi principali
Si tratteranno temi caldi, come il caregiver familiare, la formazione e il lavoro e avrà al centro dell’attenzione, come giustamente sottolineato dal ministro, la valorizzazione di ogni persona e il suo pieno inserimento o, per meglio dire, la loro totale integrazione nella società.
Obiettivi
L’obiettivo che si prefigge questo grande incontro è quello di consentire ad ogni persona, al di là delle proprie condizioni fisiche e della propria disabilità, di poter partecipare in maniera utile e costruttiva, alla vita civile, sociale e politica.
Lo scopo è quello di superare tutte quelle barriere che, fino ad oggi, hanno reso impossibile una reale ed effettiva integrazione delle persone disabili.
Per garantire ad ogni essere vivente un futuro migliore, dove tutti contribuiscono alla crescita comune, c’è la necessità di saper ascoltare anche la voce di chi, a causa delle sue condizioni, è troppo spesso emarginato.
Soluzioni
Per ottenere questo risultato, si avverte l’esigenza ed il bisogno di non limitarsi al superamento delle barriere fisiche ed architettoniche ma soprattutto di quelle di carattere psicologico e culturali.
Non c’è futuro, non c’è domani, se solo ad una persona, indipendentemente dal fatto che sia disabile o meno, sia impedita la possibilità di essere un protagonista della vita civile.
L’ascolto
Noi che quotidianamente ci confrontiamo con le persone che vivono sulla loro pelle le più diverse disabilità, noi che ascoltiamo la loro voce, noi che registriamo i loro malesseri, noi che ci rendiamo partecipi dei loro desideri e dei loro sogni, gridiamo a gran voce: “Per tutti, e, sottolineiamo, nessuno escluso, ci deve essere la possibilità concreta di essere protagonisti.
Dobbiamo solo volerlo, dobbiamo solo essere consapevoli che è questa la strada segnata per guardare con ottimismo al futuro. Siamo grati al ministro Locatelli, di aver scelto la Regione Umbria e la terra di San Francesco per realizzare questo primo grande evento.
Siamo grati a tutti coloro che parteciperanno, a tutti coloro che vorranno dare un contributo e offrire la propria esperienza, ma siamo consapevoli che questo non può che essere l’inizio di un nuovo giorno, perché solo con la forza delle idee, con la pazienza, con l’ascolto, con la predisposizione verso gli altri, si potrà fare in modo che quanto sta per essere realizzato non sia soltanto il risultato di un evento altrimenti fino a sé stesso.
Noi ci saremo, faremo esperienza del vissuto altrui e, soprattutto, vogliamo diventare artefici di un mondo nuovo. Nella mente e nel cuore abbiamo ancora il pensiero di un bellissimo progetto presentato con enfasi, denominato “dopo di noi”.
Una grande idea non ancora naufragata, ma che sta vivendo grandi difficoltà di realizzazione in molte regioni italiane. Bene, vista l’esperienza acquisita, non vogliamo che si ripeta una situazione simile.
Per questo, noi ci saremo, per questo, noi ci adopereremo affinché il domani sia veramente condiviso da tutti.
Carlo Fantozzi