La motivazione con cui la commissione ha scelto Procida come Capitale italiana delle cultura è stata: “Il contesto dei sostegni locali e regionali, pubblici e privati, è ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”.
Il titolo del dossier di candidatura è “Procida, La cultura non Isola”, si pone quindi l’accento sulla terra isolana intesa come luogo di esplorazione, conoscenza e sperimentazione; “Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche, di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”. Il programma è ispirato alla logica delle 6 I: Procida Include, Insegna, Impara, Ispira, Inventa, Innova. Procida Impara prevede progetti che promuovono il rafforzamento di una comunità educante, mediante la creazione di alleanze aperte che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali dal pubblico al privato sociale; Procida Ispira, comprende progetti che candidano l’isola quale fonte d’ispirazione, sia come luogo reale, che come spazio dell’immaginario; Procida Innova contempla progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione, favorendo momenti di confronto tra la comunità nazionale degli innovatori e la comunità locale, in un percorso di ripensamento strategico del proprio patrimonio culturale; Procida Inventa propone progetti che pianificano processi ed eventi propriamente artistici: mostre, cinema, performance e opere; infine Procida Include con progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo posto in relazione alla collettività. Tra gli eventi sono stati integrati laboratori, mostre, concerti, percorsi, festival di teatro e arti performative, un laboratorio di citizen science, installazione sonore, uscite in barca a vela e battute di pesca.
Il direttore di Procida Agostino Riitano ha dichiarato: “Tutti gli eventi di Procida 2022 saranno organizzati col presupposto del coinvolgimento della popolazione locale e per generare un progetto di sviluppo a base culturale in grado di produrre effetti anche dopo il 31 dicembre di quest’anno attirando attenzioni su un luogo che custodisce tantissime ricchezze”. Ancora, sottolinea il sindaco di Procida, Dino Ambrosino “Siamo orgogliosi di poter rappresentare l’Italia dei borghi e delle piccole isole, l’intero golfo di Napoli e la Campania, e lo faremo con un programma in grado di valorizzare la nostra identità e lasciare una profonda eredità culturale anche negli anni a venire”. Importante ruolo assumono i temi dell’ecosostenibilità, della lotta al climate change e del recupero dell’armonia con il pianeta che attraversano l’intero programma culturale infatti tutti gli eventi sono plastic-free e il tema del riutilizzo ha ispirato progetti, come I misteri del Venerdì Santo, con laboratori artigianali e workshop per favorire il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali nell’allestimento dei celebri carri allegorici che caratterizzano la storica processione pre-pasquale, tra i riti più sentiti sull’isola.
Non ci resta che attendere e scoprire gli eventi che quest’isola avrà da offrire nei mesi a seguire!
Maura Malato