Non solo le idee sono in movimento ma anche le persone e le merci, per queste seconde servono le infrastrutture. Che le merci preferiscano circumnavigare l’Europa e andare ad Amsterdam o a Rotterdam, perché con le nostre infrastrutture impiegherebbero più tempo ad arrivare a destinazione, è una follia. L’Italia perde 70 miliardi di euro l’anno solo per questa ragione. I trasporti pubblici che il Governo Conte 2 non è riuscito a potenziare ci hanno portati dritti verso la terza ondata. Anche Draghi chiudendo come un anno fa i bar ristoranti, palestre e piscine e lasciando le persone stipate su autobus e metropolitane non ha dimostrato quel cambio di passo che ci saremo auspicati. Il futuro per l’Italia sta nella consapevolezza di avere una risorsa straordinaria che è il mare. E’ una delle nostre più grandi infrastrutture e non l’abbiamo mai considerata tale. Una delle nostre proposte è l’istituzione del Ministero del Mare: quindi turismo, pesca e infrastruttura portuale. In commissione Trasporti alla Camera ho tra gli obiettivi quello di vedere inserita nel piano nazionale di ripresa e resilienza, questa consapevolezza e concretamente puntare al’Italia come “Porto d’Europa”, con investimenti sulla dorsale Tirrenica e Adriatica e una sinergica connessione tre reti ferroviarie, viarie e infrastrutture portuali e aeroportuali. Sviluppo dell’Economia del Mare con gestione, adeguamento e miglioramento della portualità e della logistica ad essa collegata, fino a ricomprendere altri settori strategici quali i trasporti, il turismo, la cantieristica, la nautica, la pesca e l’industria delle estrazioni marine.
Marco Silvestroni
Parlamentare Fratelli d’Italia