-5.6 C
Roma
14 Gennaio 2025
Primo Piano

Una società civile ed evoluta non fa discriminazione tra i generi

Nei tanti anni di esperienza alla guida di gruppi di lavoro e associazioni di rappresentanza ho maturato la convinzione che soltanto grazie alla diversità può esserci un forte e reale sviluppo. Donne e uomini chiamati a lavorare insieme, pur nelle naturali e specifiche diversità, portano necessariamente ad un continuo confronto che porta sempre a notevoli margini di miglioramento, anche intellettuale, culturale e spirituale, di cui beneficia poi l’intero gruppo. L’8 marzo come ogni anno si festeggia la donna, anche se però spesso ci dimentichiamo che la Giornata Internazionale dei Diritti della Donna ricorre per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le tante discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state, e sono ancora, oggetto in molte parti del mondo. Sembra impossibile ma purtroppo ancora oggi nel ventunesimo secolo molte donne vedono calpestata la propria dignità in quanto donne e ritenute per questo motivo meno capaci, meno competenti, meno meritevoli. Le società dove ancora oggi sono presenti disparità di considerazione e trattamento tra generi non possono essere considerate società civili.
In Italia molto si è fatto in tal senso, con importanti e significativi passi in avanti dagli anni ’70 in poi, facendo aumentare sensibilmente il tasso di occupazione femminile. Molta strada c’è ancora da percorrere però, perché autorevoli stime parlano della necessità che trascorrano ancora circa 60 anni per raggiungere una vera parità di genere, tenendo anche in considerazione che spesso le donne non lavorano a tempo pieno. È assurdo che nel 2022 la nostra società continui ancora a mantenere vivi certi stereotipi e pregiudizi verso le donne che sono un elemento essenziale per la società stessa. La diversità fra uomo e donna deve essere considerata come un vero e proprio valore aggiunto, e per far sì che così sia bisogna semplicemente praticare il rispetto. Allo stesso tempo serve che ogni donna sia consapevole del proprio valore ed eserciti con coraggio la possibilità di esprimere appieno le proprie potenzialità. Dimostriamo di essere moderni, di essere una società evoluta. Mettiamo da parte stereotipi e atteggiamenti e comportamenti che sono anacronistici. Donne e uomini uniti ed insieme potranno dare prova di grande civiltà, affermando questi principi da portare avanti indistintamente dal proprio sesso. Buon 8 marzo a tutte e tutti noi.

Leonardo Maiolica

Articoli Correlati

Tra gender gap e divario territoriale

Redazione

L’evoluzione delle applicazioni di gestione delle attività lavorative.

Redazione

Attenzione al potere d’acquisto

Redazione