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14 Gennaio 2025
Arte e Spettacolo Rubriche

Pierre Brault. L’artista che scolpisce la luce

Pierre Brault nasce a Parigi nel 1992, sin da subito inizia a studiare arte. La sua passione nasce dall’interesse verso l’arte e per gli artisti della corrente impressionista, in particolare era affascinato da Monet e dal suo amore per le ninfee, che hanno avuto una grande influenza sul suo lavoro e sulla sua passione. Non appena terminati gli studi, il lavoro di Pierre Brault inizia ad interessare le case di moda che furono affascinate dal suo universo colorato, moderno e luminoso. Venne chiamato ad entrare a far parte della casa di moda Courrèges come assistente alla direzione artistica per la quale realizza numerosi progetti, in particolare per la settimana della moda di Milano. Inizia a creare le sue opere in studio, principalmente installazioni tridimensionali per poi sviluppare lavori più personali e particolari. Il suo universo artistico si concretizza in opere d’arte, oggetti di design, scenografie, ma anche architetture e progetti nell’ambito dello spazio urbano. Il processo creativo nasce e si evolve nel suo laboratorio, che a prima vista ricorda un vero e proprio piano di lavoro chirurgico, dove attraverso un meticoloso lavoro di precisione e determinazione, basandosi sempre sull’amore per la natura, dà vita a forme geometriche in plexiglass riciclato, anche nell’utilizzo dei materiali, infatti, si nota come Brault tenga molto anche all’ambiente e al mondo di cui facciamo parte.

L’artista ci fa riflettere molto sul ritmo frenetico della vita che conduciamo e della società moderna tanto che ci sprona ed incoraggia con le opere, a suo modo, a rallentare, a sostenere una mentalità più “slow”. La sue opere più affascinanti riguardano le sculture anamorfiche, ovvero strutture che creano un effetto di illusione ottica nello spettatore per cui il soggetto viene proiettato sul piano di lavoro in modo distorto, rendendo riconoscibile l’immagine solamente se viene osservata secondo certe condizioni, ad esempio da un preciso punto di vista o attraverso l’uso di strumenti deformanti. L’artista si domanda e ci domanda: “in un contesto in cui il futuro della vita è minacciato, come possiamo valorizzare gli animali?” o ancor di più, “come può l’arte preservare la bellezza e la ricchezza degli animali?

L’unica risposta di Brault consiste nel poter creare ed immortalare la bellezza della natura e del mondo animale nelle sue sculture, sviluppando una visione macroscopica degli insetti associata allo studio dove il colore delle ali, ad esempio di una farfalla, varia a seconda dell’ambiente e della traiettoria del sole. Le sculture in plexiglass lucido, una volta sovrapposte e assemblate, creano una molteplicità di colori e sfumature, le opere presentate ci affascinano con la loro luce e i loro colori esplosivi, in un universo dove ogni animale regna sovrano. La particolarità delle sue composizioni risiede nel far funzionare le sue realizzazioni allo stesso modo di una meridiana, riflettendo la luce, come se prendessero vita, e questo crea, alla vista di noi spettatori, un evento magnifico e con difficoltà riusciamo a distogliere lo sguardo da questa meraviglia. E’ proprio il moto del sole, la cui luce, attraverso le composizioni, tinge di colore le opere e lo spazio circostante in colori vivaci. Essendo la natura, la principale fonte delle sue opere, Brault trae ispirazione dalla bellezza della vita, e la sua arte si esprime come se stesse costruendo un puzzle, si impegna nella composizione e scomposizione di forme geometriche ed esplora diversi modi di conferire all’opera quella che descrive come una “sensazione ariosa”. Le sue installazioni in plexiglass giocano con lo spazio, il colore, la luce e il movimento per trasformare totalmente l’ambiente. Ogni composizione ci invita a fermarci, contemplare e cogliere il momento presente, a svuotare la testa dai mille pensieri quotidiani. Possiamo dire, realmente, che Pierre Brault è l’artista per eccellenza che “scolpisce la luce” in oggetti tridimensionali che ritraggono di fatti, come fosse un vero e proprio inno alla bellezza della natura, il ciclo della vita e lo spirito di rinnovamento che è forte in lui.

Eleonora Vicari

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