Non potevamo che iniziare questo nostro nuovo percorso con la comunità ucraina, alla quale non possiamo che sentirci vicini per il conflitto bellico che si sta consumando sul loro territorio. Ma non affronteremo questo argomento, bensì racconteremo di questa comunità e del loro vivere nel nostro Paese.
Oggi quella ucraina, con oltre oltre 230 mila persone che rappresentano il 6,4% dei cittadini non comunitari nel nostro Paese, è la quarta comunità, tra le nazionalità extra UE, in Italia.
Sono principalmente donne all’interno di questa comunità, perché ben il 78,6% della popolazione ucraina immigrata in Italia è di sesso femminile, dato in assoluta dissonanza con quello relativo al complesso dei non comunitari nel nostro Paese che si assesta su un 49% di genere femminile. Anche per quanto riguarda l’età anagrafica, con i 46 anni di età media, vediamo l’immigrazione ucraina essere più anziana rispetto al complesso dei cittadini non comunitari (34 anni).
Tanti sono i migranti ucraini over 60, con una forte presenza di donne adulte che per oltre i due terzi hanno più di 45 anni.
I migranti provenienti dall’Ucraina tendono a preferire il Nord Italia, con Lombardia in testa, che è scelto da oltre la metà dei cittadini ucraini presenti in Italia.
Dopo la Lombardia, che accoglie il 22,3% delle presenze, la seconda regione per presenza di cittadini ucraini si trova invece nel Mezzogiorno del Paese ed è la Campania con il 17,5% di presenze.
Il profilo prevalente tra gli occupati ucraini è quello di donne impiegate nel settore dei Servizi, come personale qualificato nei servizi personali ed assimilati e con un grado di istruzione medio-alto.
Rispetto alle altre comunità c’è dunque un ampio coinvolgimento della comunità ucraina nel settore dei Servizi pubblici, sociali e alle persone, che risulta prevalente, accogliendo quasi due terzi dei lavoratori ucraini in Italia (65%).
Sono i motivi familiari (45,3%) a rappresentare la principale motivazione di soggiorno in Italia per i cittadini ucraini, subito dopo abbiamo i motivi di lavoro (38,8%), i motivi umanitari (10,2%), i motivi di studio (1,2%) e per finire il restante 4,5% è legato a varie motivazioni come cure mediche, motivi religiosi, etc..
È di sicuro interesse evidenziare come i permessi di soggiorno per motivi di lavoro rilasciati alla comunità ucraina siano di ben quasi 10 punti percentuali più alti rispetto al complesso dei migranti non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia.
Altro dato importante è quello che emerge se analizziamo un altro fenomeno in crescita nel nostro Paese, l’imprenditoria straniera. Circa un’impresa su dieci in Italia è infatti un’impresa straniera ma la comunità ucraina, quarta per numero di presenze in Italia tra i cittadini di Paesi non comunitari, scende al dodicesimo posto nella graduatoria dei Paesi di origine dei titolari di imprese individuali.
Informazioni Paese
Superficie: 603.500 kmq
Popolazione: 41.960.033
Densità: 70 ab/kmq
Lingua: Ucraino
Religione: Ortodossi (60%),
Uniati (7%), Protestanti (3,6%),
Cattolici (1,2%)
Capitale: Kiev
Forma istituzionale: Repubblica
Membro di: Consiglio d’Europa,
OMC, EBRD ONU e OSCE
Unità Monetaria: Hrivna
Presenze in Italia
Persone: 230.000 (78.6 % donne)
Età media: 46 anni
Nord: Lombardia 22,3%
Sud: Campania 17,5%