La nostra attenzione in questo numero è rivolta alla comunità peruviana regolarmente presente in Italia. Parliamo della quindicesima comunità non comunitaria, per numero di presenze dei cittadini non comunitari in Italia. I dati che riportiamo sono tratti dai Rapporti annuali sulla presenza dei migranti messo a disposizione dal Rapporto di ricerca realizzato da MLPS-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con Anpal Servizi S.p.A. Alla ultima data di osservazione disponibile, ovvero al 1 gennaio 2020, risultano esserci 90.570 cittadini peruviani regolarmente soggiornanti in Italia, dato che la colloca in quindicesima posizione, tra le principali comunità straniere, dopo la comunità nigeriana. I cittadini peruviani rappresentano infatti il 2,5% dei non comunitari in Italia. Come la maggior parte delle comunità, anche la comunità peruviana risulta in leggero calo rispetto al 1° gennaio 2019: -1,1%. Tale riduzione, nel caso specifico, è da collegare soprattutto alle acquisizioni di cittadinanza, che comportano un effetto sostitutivo nelle statistiche (chi diviene italiano non è più inserito nelle statistiche relative ai cittadini stranieri). Su un totale di 113.979 concessioni per cittadini originari di Paesi Terzi nel 2019, i procedimenti a favore di migranti di origine peruviana sono stati 2.685, pari al 2,4% del totale. Nella netta maggioranza dei casi (54,1%) le acquisizioni di cittadinanza da parte di cittadini di origine peruviana sono legate alla naturalizzazione, segue, come motivazione, la trasmissione dai genitori o l’elezione al 18° anno (31,8%), mentre solo nel 14,1% dei casi la cittadinanza è stata acquisita a seguito di matrimonio con un cittadino italiano.
Analizzando le principali caratteristiche demografiche dei cittadini peruviani regolarmente soggiornanti in Italia al 1° gennaio 2020, si registra:
1) una polarizzazione di genere a favore della componente femminile, la cui quota è superiore di quasi 10 punti percentuali rispetto a quella registrata sul totale dei non comunitari (58,3% a fronte del 48,5%). Questa caratteristica mette la comunità al terzo posto, tra le principali comunità in Italia, per incidenza femminile. Come si vedrà più avanti, questa polarizzazione è tipica di un modello migratorio che vede soprattutto le donne emigrare sole, per poi ricorrere al ricongiungimento familiare una volta raggiunta maggiore stabilità socio-economica;
2) Un’età media piuttosto elevata (37 anni), contro i 34 anni per i cittadini non comunitari in generale, con relativa prevalenza delle fasce di età adulte: gli over 30 rappresentano infatti il 66,6% della comunità, oltre 6 punti percentuali rispetto a quanto rilevato per il complesso dei non comunitari (60,3%).
A contribuire maggiormente a un’età media così alta è soprattutto la componente femminile della comunità: l’incidenza delle over 30 tra le donne peruviane raggiunge e supera il 71%, mentre per gli uomini supera di poco il 60%.
In riferimento alla distribuzione territoriale, il 67% circa dei cittadini peruviani risiede nel Nord Italia, un valore superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a quello riferito al complesso dei cittadini non comunitari presenti nel Paese. Si trovano proprio nel Settentrione due delle prime tre regioni per numero di presenze peruviane: la Lombardia, che accoglie quasi il 44% delle presenze peruviane, a fronte di un quarto dei non comunitari complessivamente considerati e il Piemonte (terza per numero di cittadini peruviani) dove si trova il 12,2% della comunità (per il complesso dei cittadini provenienti da Paesi Terzi l’incidenza scende al 7%).
Il Lazio, seconda regione per presenze peruviane, ospita il 16,3% della comunità (contro l’11,2% del totale dei cittadini extra UE), mentre caratterizza la comunità in esame la forte concentrazione nella regione Toscana, dove ha ricevuto o rinnovato il permesso di soggiorno il 10,5% della comunità a fronte dell’8,4% del complesso dei migranti di origine non comunitaria.
Altro tratto distintivo della comunità peruviana è la forte sottorappresentazione nel Meridione, dove solo l’1,8% dei cittadini peruviani regolarmente soggiornanti in Italia, a fronte del ben più consistente 14,4% registrato per il complesso della popolazione non comunitaria.
I dati disponibili sul mercato del lavoro mettono in luce come le condizioni occupazionali della comunità peruviana nel nostro Paese siano migliori di quelle del complesso dei lavoratori extra-UE, con una performance migliore per quanto riguarda l’occupazione e tassi di inattività e disoccupazione inferiori alla media.
Il profilo prevalente – benché non esclusivo – tra gli occupati peruviani è quello di un soggetto femminile canalizzato verso il settore dei servizi alla persona.
Il tasso di disoccupazione nella comunità in esame è invece pari all’11%, valore lievemente inferiore a quello rilevato su complesso dei non comunitari (13,8%).
Il tasso di inattività tra i cittadini peruviani è invece pari a 20,6%; come per l’occupazione, anche qui il divario supera i 10 punti percentuali, sebbene in negativo: 20,6% contro il 30,2% rilevato per la popolazione entra UE nel suo complesso.
All’interno della comunità ci sono 10 punti di differenza tra il tasso di occupazione maschile (76,6%) e quello femminile (66,3%) ma, mentre per gli uomini lo scarto dai valori rilevati sul complesso della popolazione proveniente da Paesi Terzi è piuttosto contenuto (2,6 punti percentuali), per la componente femminile della popolazione la distanza si accentua, sfiorando addirittura i 20 punti percentuali. L’alta incidenza di occupate all’interno della popolazione femminile peruviana contribuisce all’ottima performance della comunità nel suo complesso.
Tra i cittadini peruviani occupati nel nostro Paese prevale un livello di istruzione medio-alto: oltre il 39,3% dei peruviani residenti in Italia possiede un titolo secondario (10 punti di differenza con la media non comunitaria), mentre il 14,2% che ha conseguito anche un’istruzione terziaria, a fronte dell’11,4% registrato sul complesso dei non comunitari. Tra i peruviani residenti in Italia, gli uomini presentino livelli di scolarizzazione leggermente superiori alle donne. Possiede infatti solo la licenza media il 50% circa delle donne della comunità, a fronte del 42,4% degli uomini peruviani: questi ultimi, inoltre, sono mediamente più istruiti degli uomini non comunitari complessivamente considerati, per i quali il dato raggiunge il 65,6%.
La distribuzione degli occupati di origine peruviana tra i settori di attività economica differisce fortemente da quella relativa al complesso dei non comunitari. Come già visto, caratterizza la comunità l’ampio coinvolgimento nei Servizi pubblici, sociali e alle persone, che risultano prevalenti accogliendo complessivamente il 60% dei peruviani occupati in Italia, un dato che si dimezza per i cittadini non comunitari complessivamente considerati, per i quali rappresenta comunque il primo settore di impiego. Lo storico inserimento della comunità peruviana nel settore dei servizi alle persone, meno esposto alle fasi critiche dell’economia, è un ulteriore fattore da collegare agli incoraggianti indici occupazionali rilevati per la comunità. Leggermente superiore, rispetto alla media dei non comunitari anche la quota di lavoratori peruviani nei Trasporti e servizi alle imprese, che rappresentano il settore di impiego del 17% degli occupati appartenenti alla comunità in esame, a fronte del 13% dei non comunitari complessivamente considerati. È invece decisamente inferiore alla media il coinvolgimento dei lavoratori appartenenti alla comunità nel settore industriale (13%) e in Commercio e ristorazione (9%), che risultano invece rispettivamente il secondo e il terzo settore prevalente di impiego per il totale dei lavoratori non comunitari con il 27% e il 24%. Residuale la presenza peruviana in Agricoltura, caccia e pesca, che dà lavoro solo all’1% degli occupati della comunità.
Informazioni Paese
Superficie: 1.285216 km2
Popolazione: 28.220.764 Densità: 21,96 ab/kmq
Lingua: Spagnolo (ufficiale), Quechua, Aymara
Religione: Cattolica (90%), Protestante (7%)
Sede di Governo: Lima
Forma istituzionale: Repubblica Costituzionale
Unità Monetaria: Nuevo Sol (1 euro=3,82 nuevo soles)
Italiani in Perù
La comunità italiana in Perù risulta essere numerosa e molto attiva. Gli italiani hanno avuto una forte presenza nella terra degli Inca da molto tempo ed è anche per questo motivo che i peruviani li accolgono con molta cordialità e simpatia. Nella storia del Perù la presenza italiana la si può vedere nella politica, nell’economia, nell’arte, nella la gastronomia e in tante altre attività. Il legame tra i due Paesi è dunque molto forte.
Presenze in Italia
Persone: 90.570 (58,3% donne)
Età media: 37 anni
Lombardia: 43,8%, Lazio: 16,3%, Piemonte: 12,2%