Mi trovo a riflettere che il nero, così cupo, così a volte angosciante, è in realtà la sintesi sottrattiva di tutti i colori dello spettro visibile. Dentro al nero c’è il rosso, il verde, il blu, il giallo…..Anche il bianco, simbolo di purezza e luce, sembra la completa assenza di colori, ma è altresì la sintesi additiva di tutti i colori dello spettro visibile. Nelle storie del bene contro il male, il nero rappresenta assenza di luce, paura e morte. Il bianco, invece, è collegato a tutto ciò che è luce, bontà e calma. È importante riconoscere che anche se opposti culturalmente e visivamente, il bianco ed il nero competono e si completano. Quando guardo questi due “colori non colori” non posso fare altro che pensare all’eleganza di uno smoking, al mare d’inverno che infrangendosi contro gli scogli genera il bianco della schiuma, alla maestosità dell’Etna innevato che con le sue colate laviche rende questo paesaggio unico al mondo. Attraverso questa descrizione ho voglia di entrare, in maniera non canonica, in clima primaverile e spero che voi leggendo queste righe lo facciate con me. Proprio dal bianco e nero comincio un “viaggio” verso i colori che la primavera ci riserva ogni anno, a cominciare proprio da Marzo. Ci ritroviamo in una delle stagioni più amate proprio perché spesso associata a sensazioni positive e di rinascita. Osserviamo come il risvegliarsi della natura influenzi la vita ed i sentimenti degli esseri umani. Mi piace pensare che in primavera sia possibile seminare gentilezza color lavanda, coltivare rispetto color giallo e cogliere serenità color verde. Per entrare ancor di più in questo clima vi esorto anche ad osservare il capolavoro di Botticelli che ha per nome proprio “la primavera”; dipinto nel 1477 dall’artista, ancor oggi si può ammirare alla galleria degli Uffizi, a Firenze. Tutti i personaggi sono ritratti sotto un boschetto di allori e aranci; alberi decisamente molto fruttuosi. Sul prato centinaia di fiori, poi ancora la ninfa Flora che è la personificazione della primavera; al centro della scena Venere, dea della bellezza e dell’amore e sopra di lei suo figlio Cupido, Dio dell’amore pronto a scoccare la sua freccia. Tutto questo non può che farci provare un gran benessere, tipico della stagione più “in fiore” dell’anno. Proprio il bianco e nero, le pennellate del quadro di Botticelli, ed i colori dell’Etna in eruzione, hanno ispirato la mia ricetta di questo mese: “Spaghetti al nero di seppia con stracciatella di bufala agrigentina e polpa di ricci di mare”. Da quando sono bambina, nero di seppia e ricci sono tra i miei cibi preferiti. Un giorno di primavera dello scorso anno ho decorato il piatto di spaghetti al nero di seppia con la polpa dei ricci di mare ed un po’ di stracciatella di bufala; mi sono accorta che questi sapori si univano molto bene tra loro e cromaticamente somigliavano davvero al vulcano meraviglioso che abbiamo a Catania. Ho associato questa esperienza sensoriale e di gusto anche alla primavera di Botticelli per similitudine cromatica. Completamento assoluto del piatto è un buon olio extravergine d’oliva biancolilla, aromatizzato con scorza di limoni. Cos’altro aggiungere? Osservate, provate e cucinate come me, con amore ed un po’ di bianco e nero!
Giorgia Neglia
Spaghetti al nero di seppia con stracciatella di bufala agrigentina e polpa di ricci di mare
Ingredienti per 4 persone:
500 gr spaghetti semi integrali
700 gr Seppie (con nero)
100 gr Concentrato di pomodoro
1 cipolla media
200 gr passata di pomodoro
1 bicchiere di acqua
Olio extravergine d’oliva q.b
Sale
Pepe
Scorza di 1 limone grattugiata
Basilico o prezzemolo tritati
Procedimento:
Dopo aver fatto pulire le seppie al pescivendolo (tenendo da parte le sacche di nero), fare soffriggere per circa due minuti la cipolla con l’olio; quindi unire la passata ed il concentrato di pomodoro; cuocere a fuoco lento per 15 minuti circa con sale e pepe. Tagliare le seppie a dadini piccoli, in un’altra padella rosolarle per circa un minuto; unirle quindi al sugo di pomodoro insieme alle sacche di nero che dovranno essere schiacciate per far fuoriuscire il liquido scuro; unire il bicchiere d’acqua, aggiustare di sale e fare cuocere per 45 minuti a fuoco lento. Nel frattempo mettere la pentola con acqua salata sul fuoco per far cuocere la pasta e predisporre: la stracciatella, la polpa di ricci, la scorza di limone, il basilico o il prezzemolo tritati. Appena gli spaghetti saranno bene al dente, mantecarli in una larga padella con il nero di seppia ed un po’ di olio a crudo. Per servirla disporre alla base del piatto un po’ di stracciatella di bufala, poi adagiare la pasta ben condita, per ultimi aggiungere la polpa di ricci un po’ di basilico o del prezzemolo, la scorza di limone ed un filo d’olio.
Proprietà nutrizionali
Seppia: Contiene tante proteine, pochissimi zuccheri e grassi. Non mancano le vitamine A, D, B1, B 12, selenio, fosforo, potassio, ferro, rame, zinco, fibra. La seppia è anche un alimento ipocalorico, ottimo per chi segue una dieta dimagrante.
Riccio di mare: Fonte di proteine nobili con scarso contenuto di grassi, elevati quantitativi di sali minerali con fosforo e ferro.
Stracciatella di bufala: Su 100 g di alimento il 77% sono grassi, il 22% proteine ed il 2% carboidrati.
Spaghetti semi integrali: Il termine integrale indica che la semola usata non è soggetta al processo di raffinazione che si segue invece per ottenere la farina 00. Tutti i componenti come ad esempio crusca e germe che contengono nutrienti importanti sono conservati. Contiene inoltre fibre, ferro, fosforo, zinco. Risulta più salutare rispetto alla pasta bianca per il minor contenuto di lipidi (grassi). In più è meno calorica ed ha un indice glicemico più basso della pasta bianca.
Olio extravergine d’oliva biancolilla: La colorazione di queste olive cambia durante le fasi della maturazione. Inizialmente verde chiarissimo quasi bianco, poi diventa lilla poi tendente al viola. Da questo il suo nome. La molitura di queste olive avviene a freddo affinché si mantengono tutte le proprietà organolettiche. Olio molto aromatico con sentori di mandorla, pomodoro fresco ed a volte carciofo. Molto indicato per il suo utilizzo a crudo soprattutto sul pesce. Profumato e saporito, l’olio è un grande amico per la salute del cuore. Alimento cardine della dieta mediterranea ho talmente tante qualità da considerarsi senz’altro la migliore fonte di grassi per l’alimentazione umana. Privo di colesterolo, ha elevato contenuto di acidi grassi, mono insaturi, omega 3, omega 6 polifenoli con potente azione antiossidante come lo squalene e la vitamina E.
Scorza di limone: Quando si mangia il limone si pensa subito alla vitamina C, ma è proprio la scorza che ne contiene di più. La scorza è inoltre ricca di fibra e calcio. È bene aggiungerla agli alimenti per ultima per non disperdere le vitamine ed il colore.