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16 Giugno 2025
Elogio delle erbe
Cucina

Elogio delle erbe

“Sento il vento e l’odore del basilico, fino a punte di esasperazione mistica” Cit.
Preziose, umili, insostituibili!

Sono sempre pochi gli aggettivi utili a descrivere le erbe aromatiche che timidamente vivono in un vaso sul balcone, o in un cespuglio in giardino.

È così quotidiano il loro uso da farne dimenticare l’importanza, eppure la loro storia si perde nella notte dei tempi fin da quando l’alloro era sacro ad Apollo ed i guerrieri romani si riposavano sulle sue foglie; mentre il basilico nell’antica Roma era simbolo dell’odio e ci volle un millennio perché la sua fama cambiasse; il timo era usato dagli egizi durante le imbalsamazioni; dei reperti archeologici certificano coltivazioni di prezzemolo già in età neolitica; ancora più curiose sono le leggende come ad esempio quella che riguarda il rosmarino: si racconta che Isabella, regina di Ungheria si facesse curare la gotta con l’olio di questa pianta e all’età di 72 anni ringiovanì talmente da essere chiesta in sposa dal re di Polonia.

La storia invece ci parla di Carlo Magno che, in un celebre documento, dava istruzione su come organizzare le aziende rurali elencando con minuzia le erbe aromatiche da coltivare; più tardi nel XVI secolo, Cosimo de’ Medici diede vita a Firenze al “giardino dei semplici“ (piante con virtù medicamentose), oggi è il terzo orto botanico al mondo.

Per gustare tutto il sapore di queste preziose alleate, vi parlerò in particolar modo del basilico (mia erba aromatica preferita): semplicemente unico, trionfa nel pesto ma nobilita anche classici come la salsa di pomodoro, la pizza margherita o la caprese, è un’erba aromatica capace di performance inimitabili a cominciare dal pesto genovese che, ha una qualità unica proprio in virtù degli ingrediente principe coltivato sul territorio; a Genova il basilico è “diverso“ come riconosce il marchio DOP, per via dell’olio essenziale in cui entrano una ventina di componenti tra cui l’estragolo che gli dà un lieve sentore di limone tanto che, in Liguria per dire che il basilico non va bene si dice che sa di menta.

Questa piantina dal profumo ineguagliabile si riconosce anche alla vista: foglioline lucide, verdissime, piccole ed ovali, i gambi delle piantine lunghi non più di 12 cm, vengono per tradizione raccolti in mazzetti che sembrano pronti per essere appuntati all’occhiello, coltivatelo: nell’orto, in giardino, sul balcone, fategli “respirare” sole ed acqua di mare ed avrete accanto a voi una macchia verde bellissima e molto profumata che arricchirà ogni vostra ricetta, anche una semplice insalata di pomodori.

È proprio il basilico il protagonista della ricetta di oggi: la sfogliata di patate con crema al basilico e feta, antipasto perfetto per le nostre tavole di inizio estate, da gustare tiepida ma anche a temperatura ambiente, per una colazione con amici che cominci a spingerci prepotentemente incontro alla bella stagione.

Cucinate come me, con Amore ed un pizzico di verde!

Sfogliata di patate

Ingredienti per sei persone

Un rotolo di pasta sfoglia rettangolare, anche pronta
Tre patate medie
Un mazzo di foglie di basilico fresco
Due fette di pane in cassetta
Un cucchiaio di aceto di mele
200 gr di feta
Olio e sale, quanto basta

Procedimento

• Lessare le patate con la buccia e lasciarle quindi raffreddare;
• tagliarle poi a fette abbastanza sottili e condirle con due cucchiai d’olio ed un pizzico di sale;
• privare il pane della crosta e tritarlo grossolanamente nel frullatore con il basilico;
• metterlo in una ciotola e bagnarlo con l’aceto misto a 2/3 cucchiai di acqua;
• mescolare fino a rendere tutto cremoso;
• a questo punto unire la crema di basilico alle patate;
• stendere la sfoglia e ritagliare lungo il perimetro una striscia di 2 cm, applicandola lungo i bordi inumiditi con l’acqua;
• distribuire sulla sfoglia la crema con le patate;
• cospargere con la feta sbriciolata ed infornare a 200° per 20 minuti circa;
• prima di servire, distribuire sopra alcune foglioline di basilico fresco.

Giorgia Neglia

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