“Tra vent‘anni sarai più dispiaciuto per le cose che non hai fatto che per quelle che hai fatto. Sciogli quindi gli ormeggi, naviga lontano dal porto sicuro. Cattura i venti delle opportunità nelle tue vele. Esplora, sogna, scopri.”
Mark Twain
Nel corso della vostra vita vi siete mai pentiti di qualcosa?
È certamente una sensazione comune perché tanti di noi si pentono di non aver fatto qualcosa.
Il pentimento o meglio il rimpianto, è un segnale di quanto siamo più o meno aperti alle opportunità della vita e di come gestiamo i cambiamenti o gli imprevisti. La vita spesso cambia e all’improvviso i piani che volevamo portare a compimento vengono stravolti. Trema la terra sotto i nostri piedi ed uno dei primi pensieri è: “ma perché sta succedendo proprio a me?“.
È un grande lavoro riuscire a trovare la soluzione ed anche riuscire a cogliere la grande opportunità che la vita ha in serbo per ognuno di noi quando si prospetta un cambiamento importante.
Io sono una che ama tenere tutto sotto controllo e qualsiasi cosa generi un imprevisto, seppur con risvolti positivi, inizialmente mi procura ansia, preoccupazione. Inevitabilmente in maniera più o meno forte, il cambiamento ci allontana da qualcosa che era parte delle abitudini, forzandoci ad accettare una nuova condizione.
La vera differenza per noi avviene quando facciamo in modo che il cambiamento lo gestiamo a nostro vantaggio ed invece di subirlo lo trasformiamo in un progresso. È una straordinaria occasione di evoluzione e di miglioramento di quello che siamo. Non dobbiamo cambiare noi stessi, dobbiamo diventare ancora di più chi siamo!
Da un po’ di tempo e grazie anche ad alcune persone molto importanti per me sto facendo un lavoro su quelle che sono le mie paure e le mie insicurezze lasciando così più spazio alle novità e queste ultime, mi rendo conto che, spesso si rivelano essere migliori delle precedenti.
Ho fatto un elenco dei pensieri positivi che mi aiutano quando affronto un cambiamento significativo e tre di questi desidero condividerli con voi:
- se non sappiamo quali sono i nostri obiettivi e le nostre ambizioni, difficilmente sapremo cogliere le opportunità.
- Le opportunità così come arrivano inaspettatamente, vanno via abbastanza velocemente.
- Se ci facciamo assalire dei dubbi e dei timori, probabilmente rischieremmo di pentirci di non aver preso una decisione il tempo.
Decisamente imparare a metabolizzare le paure fa accettare molto di più quelli che sono i punti deboli e le incertezze. A volte quelle che sembrano le decisioni sbagliate portano a qualcosa di inaspettato è meravigliosamente giusto. In questo momento mio figlio Filippo ha una grande opportunità di crescita personale per migliorare il suo futuro ed io desidero fargli un augurio importante: “cogli davvero l’attimo che ti viene offerto, abbraccia questa nuova vita con affetto e convinzione, sii fiero della tua determinazione, arricchisci il tuo bagaglio di nuove relazioni, perdonati sempre per gli errori che farai, anche quelli ti insegneranno tanto e solo così sarai pronto davvero a vivere il mondo!”.
Filippo come me, ha sempre amato cucinare e lo fa spesso quando è possibile. Aveva circa 10 anni quando decise di preparare un pranzo per noi genitori e la ricetta che ha realizzato (molto bene) è una pasta con il pesce: “la calamarata di Fili”.
Un incontro di sapori semplici che ci ha riempito il palato ed il cuore di gioia. Di quel pranzo in cui realizzò tutti i passaggi egregiamente, dal trito al coltello di scalogno ed aromi, passando per la cottura eccellente degli ingredienti, finendo con un impiattamento degno di un bravo chef, conservo un vasto repertorio fotografico ed oggi questa ricetta la ripropongo a voi in versione originale, proprio come lui la realizzò (dopo piccoli insegnamenti della mamma). Bravo Fili, tu cucini e vivi proprio come me, con amore ed un pizzico di determinazione!
Giorgia Neglia
Calamarata di Fili
Ingredienti per 4 persone
400 gr. Pasta calamarata antichi grani timilia
1kg Calamari non troppo grossi e puliti
500 gr. Pomodoro fresco rosso a grappolo
2 scalini
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di basilico
Sale pepe
Olio extravergine d’oliva
Procedimento
Dopo aver pulito (anche dal pescivendolo) e tagliato ad anelli sottili i calamari ed in piccoli pezzi i tentacoli degli stessi, mettere da parte e sbollentare i pomodori per qualche minuto eliminale pelle e semi e tagliare a listarelle.
Predisporre un soffritto tritando lo scalogno e farlo appassire nell’olio finché diventa trasparente.
A questo punto aggiungere i calamari, sfumare con il vino, attendere un minuto ed unire anche i pomodori. Fare cuocere per circa 5/8 minuti. Salare, pepare, spegnere i fuochi ed amalgamare metà del trito di basilico e prezzemolo.
A questo punto cuocere la pasta molto al dente e terminare la cottura nella casseruola del condimento.
Servire aggiungendo un filo d’olio a crudo ed ancora basilico e prezzemolo freschi.
Valori nutrizionali:
Calamari: Ricchi di proteine, poveri di grassi, contengono sodio, potassio, calcio e fosforo. È un alimento che aiuta a contrastare le malattie del metabolismo, a preservare l’equilibrio glicemico e la pressione arteriosa.
Pomodoro: Alimento anti tumorale ed antiossidante, è ricco di vitamine utili contro gotta è reumatismi. Facilita la digestione e calma le infiammazioni dell’apparato digerente ed intestinale.
Pasta calamarata antichi grani timilia: Varietà antica di grano duro, piuttosto resistente alla siccità che non necessita di molta acqua. Viene lavorata per mezzo di antiche macine a pietra, è altamente digeribile grazie al basso contenuto di glutine.
Scalogno: Lo scalogno è ricco di sali minerali, tra cui selenio, calcio, fosforo, potassio, silicio e zolfo. È ritenuto utile per rafforzare i tessuti del corpo, le unghie ed i capelli. Inoltre contiene vitamina A, C e del gruppo B.