Il mese di maggio mi fa sempre pensare a momenti belli: alla gentilezza, ai colori pastello, al mare turchese ancora freddo, al grande desiderio che la bella stagione arrivi e con essa anche momenti di relax.
In questo mese così “leggero” la seconda domenica è dedicata a festeggiare la mamma e come per incanto il pensiero va subito alle rose rosa da regalarle, ai sorrisi che dona sempre ai propri figli, alle frasi d’amore e di ringraziamento a lei dedicate, un essere speciale di cui ogni figlio dovrebbe aver cura. Tantissimi autori e poeti hanno nel tempo tessuto le lodi delle mamme e di certo io non saprei far meglio, però vorrei esprimere il mio personale sentimento quando penso alle mamme, alla loro forza, alla loro passione, al loro istintivo senso di protezione nei confronti dei propri “cuccioli”.
Il gesto che faccio prima di ogni altro quando penso ad una mamma è sorridere, sì perché la Mamma è sorriso, proprio quello che porge ad ogni figlio.
In quel sorriso c’è accoglienza, protezione, aiuto, amore incondizionato.
Non a caso nello stesso mese della “festa della mamma” si celebra un’altra festa, la prima domenica di maggio è: “la giornata mondiale della risata”, per ricordare che ridere non è solo divertente ma fa bene alla salute, migliora la respirazione ed il ritmo cardiaco, rilascia endorfine e queste ultime ci danno la sensazione di benessere e rilassamento, esattamente quello che si prova quando si è accolti tra le braccia della propria mamma.
“La salute si basa sulla felicità”, su questo assunto il medico statunitense della clown terapia Patch Adams ha fondato il suo metodo terapeutico: una combinazione vincente di sorrisi e divertimento quali ingredienti essenziali per la guarigione fisica e mentale del paziente. Ad oggi è convinzione comune degli esperti che la terapia del sorriso sia non solo in grado di aiutare i malati a vivere meglio la loro patologia, ma apporti anche notevoli benefici a livello respiratorio, circolatorio, di ossigenazione, nonché di riduzione dello stress e degli stati ansiogeni.
Questo è quello che cerco di trasmettere da mamma ogni giorno mio figlio, gli ricordo infatti che educazione, rispetto e sorrisi sono alla base della felicità e che tutto riesce meglio se istintivamente si porgono questi gesti verso il prossimo a partire dal proprio sorriso, quest’ultimo è decisamente un atteggiamento mentale nei confronti della vita, un ottimista quando sorride mostra fiducia nelle proprie capacità comunicative.
Allora cari lettori, facciamoci una risata perché ridere rappresenta la più semplice via per il benessere sia fisico che mentale nella vita di tutti i giorni.
Momenti di condivisione e sorrisi si possono cercare e trovare in tanti gesti e sapete che per me uno di questi è cucinare.
Quello che non sapete è che generalmente a me rilassa cucinare da sola ma c’è una ricetta che fa eccezione ed è “la salsa fresca di pomodoro”.
È una ricetta tipicamente estiva che pur essendo molto semplice come procedimento, necessita di strumenti di lavoro piuttosto ingombranti come un pentolone per cuocerla, bottiglie per conservarla e tappi ermetici con relativo strumento per inserirli.
È un momento di aggregazione nelle calde giornate estive perché, fare la salsa crea una catena di montaggio umana che aiuta a risparmiare tempo e rilassarsi in compagnia.
Io le volte in cui l’ho fatta ho preferito farne in quantità elevata appunto è conservarla per l’inverno, ma nulla vieta che si possa fare in quantità giornaliera al momento in cui si consuma ad esempio con un bel bel piatto di pasta.
Oggi la ricetta è “semplice”: “la pasta alla Norma”.
Classico della cucina siciliana, che ha le sue origini nella città di Catania ed è un esplicito riferimento all’omonima opera di Vincenzo Bellini “La Norma”, infatti uno chef siciliano la perfezionò in occasione delle celebrazioni per la nuova opera lirica del grande compositore catanese.
A questo piatto è dedicata la giornata nazionale della pasta alla norma che cade il 23 settembre ma ho preferito dedicarvela a maggio ed associarla ad un inizio d’estate pieno di sapori e sorrisi… Semplicemente!
Cucinate come me, con amore ed un pizzico di sorrisi!
Pasta alla Norma
Ingredienti
Per la salsa
2 kg pomodoro siccagno o 2 Kg pomodoro San Marzano (pomodoro che viene coltivato senza acqua dall’agricoltore che cerca di trattenere l’umidità del terreno lavorandolo sfruttando le escursioni termiche ed il vento)
1 cipolla bianca media
1 carota
1 mazzo di basilico
Sale pepe
Olio extravergine d’oliva
Per la pasta alla norma
500 gr passata di pomodoro fresca (2kg pomodoro)
3 melanzane oblunghe nere
100 gr ricotta salata
1 mazzetto di basilico
500 gr spaghetti o rigatoni
Sale pepe
Olio extravergine d’oliva
Procedimento
Per prima cosa preparare la salsa fresca: lavare bene i pomodori inciderli a croce lasciandoli interi o tagliarli a metà e togliere i semi (per chi volesse una passata ancora più corposa) porre i pomodori in una pentola capiente ed aggiungere la cipolla tagliata grossolanamente, una carota tagliata a pezzi (quest’ultima darà dolcezza alla preparazione) ed un mazzetto di basilico.
Lasciar cuocere per 40/50 minuti circa a fuoco molto lento, quindi aggiungere un po’ di sale e pepe.
Passare al passaverdure un po’ per volta i pomodori cotti, rimettere tutta la salsa ottenuta di nuovo in pentola e proseguire la cottura per altri 15/20 minuti per farla restringere ancora un po’.
A questo punto tenerla da parte e nel frattempo friggere le melanzane a fette sottili tagliate per lungo (così si servono nella norma).
Cuocere contemporaneamente la pasta ben al dente e quindi amalgamarla alla salsa
Posizionare tutto in un piatto da portata, adagiare sopra abbondanti melanzane, grattugiare la ricotta salata, adornare con un ciuffetto di basilico fresco ed un po’ di olio extravergine di oliva.
Giorgia Neglia