“La musica è il cibo dell’amore “ W. Shakespeare
Si è sempre parlato dell’accostamento tra cibo ed emozioni, non parlo solo del nutrirsi con gusto, ma dell’importante rapporto tra mangiare ed emozionarsi.
Per questo siamo alla ricerca di esperienze legate al palato che siano però in grado di trasmetterci emozioni. Tutto questo ingloba, nella sfera della cucina, non solo aspetti legati al gusto ed ai sapori ma anche quegli aspetti emozionali che riguardano ambiente, luci, colori, musica e persone. A partire dall’ambiente che ti accoglie è possibile provare sensazioni di benessere o di rifiuto. Non si va più al ristorante per soddisfare solo il bisogno primario di nutrirsi, ma anche per soddisfare dei bisogni connessi alla sfera emotiva, come per esempio condividere esperienze sensoriali con i propri cari. Si tratta di un mix di emozioni in cui ad esempio, l’evocazione di ricordi legati alla musica mentre gusti del cibo può avere un ruolo fondamentale a livello mentale. Studi scientifici dimostrano che la chimica del cibo unita all’ascolto di buona musica agisce sulle nostre relazioni interpersonali perché è in grado di influenzare il nostro atteggiamento e di conseguenza il nostro umore. Il connubio fra gusto ed udito può addirittura influenzare il sapore del cibo e del vino. Charles Spence, docente di psicologia sperimentale ad Oxford, ha dimostrato che la musica influenza il sapore di ciò che mangiamo o beviamo. Le nostre papille gustative reagiscono negativamente se il nostro udito percepisce del rumore di sottofondo, mentre la giusta melodia può aumentare del 15% la piacevolezza del cibo e del vino che stiamo gustando. Sempre secondo Spence, l’udito ed il gusto comunicano: l’uomo tende ad associare gli stessi gusti agli stessi suoni. Generalmente, tendiamo ad abbinare i suoni acuti con l’acidità del cibo, i suoni più delicati con la dolcezza, ed infine i suoni profondi con l’amaro. In realtà, la musica non crea nuovi sapori all’interno del cibo che stiamo assaggiando ma è in grado di “deviare“ l’attenzione e la concentrazione dell’assaggiatore su determinate caratteristiche. Attraverso le mie personali letture ho scoperto che esistono delle ricerche secondo le quali il jazz renderebbe migliore il gusto del cioccolato. Come il jazz offre conforto alle nostre orecchie così il cioccolato lo offre al nostro palato. La musica jazz si sviluppa nelle piantagioni sudamericane per coordinare e ritmare i movimenti del lavoro nei campi. Io invece accompagnerò la fattura della mia ricetta a base di cioccolato ad una canzone jazz che amo da sempre: “What a wonderful world” (che mondo meraviglioso) di Louis Armstrong. Il cioccolato, insieme all’olio extravergine di oliva, al basilico ed al limone, è senz’altro tra i miei alimenti preferiti in cucina. Ho molti libri dedicati al cioccolato e mi piace che sulle mie tavole non manchi mai un piatto a base di questo meraviglioso alimento. Associare questa canzone alla mia ricetta mi dà un senso di completezza e felicità. Provate anche voi a cucinare sempre con un sottofondo musicale e percepirete bellissime sensazioni. La ricetta di oggi è la “torta mousse al cioccolato”; questa, è stata la prima ricetta al cioccolato che ho imparato a fare con la mia insegnante di cucina Isabel. Avevo vent’anni ed ho scoperto grazie anche ad i suoi insegnamenti quanto sia bello cucinare con disciplina e dedizione. Replicate questo dessert, anche in prossimità della Pasqua, adornerà al meglio le vostre tavole e quando lo assaggerete vi verrà voglia di cucinare come me, con amore ed un pizzico di goduria!
Torta mousse al cioccolato
Ingredienti
200 gr cioccolato fondente al 70%
6 albumi
4 tuorli
100 gr burro
80 gr zucchero di canna
12 gr colla di pesce
3 cucchiai di latte intero
2cestini di lamponi
Per la base
250 gr biscotti oro saiwa al cacao
10 gr cacao amaro
100 gr burro
Per la glassa
150 gr cioccolato al 70%
100 gr latte intero
30 gr glucosio
Procedimento
Mettere i fogli di colla di pesce in una ciotola di acqua fredda per ammorbidirli. Tritare i biscotti con il burro morbido ed il cacao. Posizionare il composto ottenuto all’interno di una tortiera cerniera e porre in frigorifero a solidificare.
Nel frattempo preparare la mousse: spezzare e sciogliere a bagno Maria il cioccolato con il latte, quindi aggiungere il burro e mescolare. Montare i tuorli con 60 g di zucchero fino a che diventino chiari e spumoso. Unire quindi il cioccolato fuso a filo ed i fogli di colla di pesce strizzati e sciolti dolcemente sul fuoco.
Porre in frigorifero; montare anche gli albumi con i restanti 20 g di zucchero. Aggiungerli quindi con cura alla crema di cioccolato e versare molto delicatamente alla base della torta.
Livellare con una spatola e porre due ore in freezer perché questa torta per essere glassata ha necessità di essere congelata.
Preparare la glassa: versare in un pentolino a fuoco dolce il glucosio ed il latte appena avrà sfiorato il bollore aggiungere il cioccolato tritato e mescolare fino a farlo sciogliere completamente.
Trasferirlo in una ciotola, fare raffreddare per circa 15 minuti mescolando continuamente prima di versare sulla torta congelata.
Porre altri 30 minuti in freezer per fare solidificare bene gli ingredienti.
Uscire dal freezer 30 minuti prima di servirla.
Decorare con i lamponi.
Giorgia Neglia