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14 Gennaio 2025
Cucina Rubriche

Progresso? Un po’ regresso

A volte mi fermo a riflettere e mi pongo diverse domande come ad esempio: “come facevamo senza smartphone? Ma anche senza TV, senza congelatore, senza lavastoviglie?“.

Dal momento in cui scopriamo dei nuovi oggetti da utilizzare nel nostro quotidiano, è difficile poi disfarsene perché diventano di grande aiuto.

Il concetto però, è capire se l’utilizzo che ne facciamo è sempre corretto.

Se il congelatore viene utilizzato solo per fare del ghiaccio e metter dentro buste di prodotti già surgelati per me non è un buon uso dell’elettrodomestico in questione.

Se la TV la teniamo accesa solo per “farci compagnia“, potrebbe anche essere un problema relazionale, lo stare insieme ad altri, generalmente è instaurare con loro un rapporto di vicinanza e condivisione cosa che non accade ascoltando passivamente la TV.

Non parliamo poi dell’uso dello smartphone: senza cadere nel banale sappiamo bene che è una iper attività concentrata su questi oggetti può diventare dannosa per la salute psicofisica, basti pensare che in Corea, la dipendenza da questi dispositivi è considerata una vera e propria patologia, al pari della dipendenza da alcol o droga. A volte tendiamo a far diventare abitudine anche qualcosa che potrebbe essere dannoso, in realtà ciò che è caldo, confortante e comodo come l’abitudine, in un attimo potrebbe diventare noia o dipendenza.

Fermiamoci quindi a riflettere e scopriremo con stupore che non c’è nulla di più stimolante o creativo della sperimentazione, della lettura, delle relazioni con gente appena conosciuta, senza dubbio si apriranno nuovi scenari che ci aiuteranno a riempire il personale bagaglio di conoscenza e saremo senz’altro più felici e completi.

Tutte queste azioni sopracitate come ad esempio leggere o relazionarsi, sembrano iniziative di altri tempi, quasi un regresso, ma in realtà è proprio questo il vero progresso, tutto quello che subiamo passivamente, attraverso dispositivi elettronici ci rende statici, tutto quello che sperimentiamo fattivamente ci rende dinamici ed inevitabilmente più “moderni ».

Ecco che quindi il vero passo in avanti e all’indietro!

Non desidero demonizzare in maniera totalitaria gli strumenti che ci aiutano a facilitare il quotidiano come i tablet ma desidero farne buon uso insieme a voi. Per ricondurre il nostro discorso ad un argomento che mi sta molto a cuore, ecco che torniamo a parlare di cucina in tutte le sue declinazioni. Attraverso i social media, senza muovere un passo da casa, ho imparato pur non conoscendolo (internet in questo è di grande aiuto), che per il “NOMA”, mecca gastronomica a Copenhagen dello chef Renè Redzepi, propone 20 portate di piatti di fama mondiale ed ha suddiviso le stagioni in tre e non quattro:

  • La game e forest Season (stagione della caccia e del bosco) Autunno
  • La vegetables Season (stagione dei frutti della terra) Inverno
  • La Sea food Season (stagione dei frutti di mare) Primavera/Estate

Quest’ultima inizia a Marzo e prendendo appunto spunto dai migliori, abbraccerò una visione più contemporanea di cucina e proporrò anch’io una stagione: “dei totani e dei fiori di zucca“.

In Sicilia, come nel mondo, la primavera è la stagione del risveglio, dei colori, delle primizie ed il piatto che vi proporrò oggi è senz’altro un gustoso esempio di primavera da portare a tavola. “Il risotto con fiori di zucca e julienne di totani“ è una ricetta che amo fare proprio perché mi riporta un po’ indietro nel tempo. Girare in cottura questo riso sul fuoco, che cambia consistenza ad ogni mestolo di brodo aggiunto, mi fa provare le stesse sensazioni che provavo quando ero bambina e guardavo con ammirazione la mia mamma e la mia nonna che dedicavano parte del loro tempo al calore familiare, fatto anche di grembiuli, mestoli, profumi, pentole, indossando a volte anche rossetto rosso e tacchi per non perdere la propria femminilità. Provate anche voi a fare qualche passo indietro, vi renderà sicuramente più sereni ed attivi, fate buon uso della tecnologia e stimolate sempre il vostro cervello con piccoli gesti che facciano sentire il vostro cuore battere con serenità.

Cucinate come me, con amore ed un pizzico di tradizione!

Risotto con fiori di zucca e julienne di totani

Ingredienti per 4 persone

1 lt brodo vegetale (sedano carota cipolla alloro pepe in grani)
300 gr riso carnaroli
1/2 kg fiori di zucca
1/2 kg totani senza tentacoli
Scorza grattugiata di 2 limoni
1 scalogno
1 bicchiere di vino bianco secco
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe

Procedimento

Predisporre tutti gli ingredienti: fare il brodo vegetale (facendo sobbollire per circa un’ora tutti gli ingredienti).

Tagliare i totani a julienne sottile, pulire i fiori di zucca eliminando il pistillo interno ed il gambo. Cuocere questi ultimi in padella con un po’ d’olio sale, pepe ed un dito d’acqua per cinque minuti Cuocere a parte i calamari già tagliati con un po’ d’olio e sale, dopo un minuto sfumarli con mezzo bicchiere di vino, aspettare un altro minuto e spegnere il fuoco. Mentre il brodo sobbolle, cominciare a tostare il riso in una casseruola bassa con un po’ d’olio e lo scalogno intero, appena il riso diventa traslucido sfumare con l’altro mezzo bicchiere di vino. Continuare la cottura aggiungendo il brodo poco per volta, ci vorranno circa 20 minuti affinché sia cotto.

Fate in modo che il riso risulti all’onda e non troppo asciutto A fuoco spento aggiungere i fiori di zucca ed amalgamare bene. Lasciare insaporire un minuto prima di mettere nei piatti aggiungendo i totani e la scorza di limone.

Proprietà nutrizionali

Totani: fonte di potassio (alleato per la salute cardiovascolare), fonte di vitamine e sali minerali, dall’azione antiossidante e fonte di calcio fosforo e magnesio, importanti per la salute di ossa e denti.

Fiori di zucca: Contengono moltissima acqua circa il 90%, sono quindi ortaggi diuretici e drenanti. Contengono vitamine e sali minerali come la vitamina A ed il ferro. Sono facilmente digeribili ed apportano poche calorie al nostro organismo.

Giorgia Neglia

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